Ho paura del mio quartiere, non certo di entrare al Bernabeu o al Monumental è la frase di Carlos Tevez sul barrio Fuerte Apache.
Carlos è legatissimo alle sue origini(e chi non lo è!?!?), forse anche perchè si tratta di una quartiere popolare dove c’è la gente vera, quella genuina. Il soprannome del calciatore, L’Apache, viene proprio dalla zona in cui è nato e cresciuto, infatti il barrio Ejército de los Andes, periferia della città di Cudadela, del Distretto di Buenos Aires, è detto anche Fuerte Apache, in onore dell’omonimo film.
Ti ricordi le sue esultanze mentre mette in mostra la maglia con la scritta Fuerte Apache? Ne abbiamo parlato.
Il quartiere è nato nel 1966, durante la dittatura di Juan Carlos Onganía. Ciò è avvenuto a tappe, con una delle quali coincide la costruzione degli stadi per il Campionato mondiale di calcio 1978. Secondo un censimento del 2001, Fuerte Apache aveva 17.777 abitanti, divisi in 4.657 abitazioni. Per un breve periodo di tempo, il quartiere fu battezzato Liberation Father Mugica in onore di un attivista anti-povertà che venne ucciso dai paramilitari. Nel 1976, i militari lo ribattezzarono Ejército de los Andes (Esercito delle Ande) Il soprannome Fuerte Apache fu dato dal giornalista José de Zer alludendo al film di Fort Apache, The Bronx durante la sua relazione su un scontro a fuoco nel complesso.