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Coreografia Tribuna A in Cosenza Catanzaro

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coreografia cosenza catanzaro

Ultras e musica, un binomio che si arricchisce grazie alla coreografia della Tribuna A in Cosenza vs Catanzaro del 14 Febbraio 2016.

Il derby di Calabria è molto sentito e più passano gli anni e più aumenta il prestigio e la rivalità, si tratta di una sfida che non ha paragoni nella stessa categoria, tra 2 squadre non “importanti”, ma tra 2 tifoserie magnifiche, con modelli di tifo diversi.

A farla da padrone non sono stati tanti i cori, seppur meritevoli, o gli sfottò, ma le parole della coreografia degli ultras cosentini. Lo striscione presente in Curva Bergamini riporta un “We cre about ultrà”, mentre quello della Tribuna A riporta parte del testo di una canzone dei CCCP:

“Siamo arrivati tardi o forse troppo presto… comunque il nostro tempo non assomiglia al vostro”.

Le parole non sono presenti in un disco, ma sono comunque attribuibili a Giovanni Lindo Ferretti, mitico leader della band musicale reggiana. Lo stesso cantate scrive sulla sua pagina Facebook che il brano veniva sempre suonato, ma che non avendo trovato una forma adeguata, non fu mai inciso su vinile o cd.


Johnson Righeira canta un giorno all’improvviso

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Johnson Righeira un giorno all'improvviso

Un giorno all’improvviso cantata anche da Johson Righeira, in concomitanza con la sfida tra Juventus e Napoli.

Il coro è oramai sulla bocca di tutti ed i giornalisti hanno montano il cosa derivante dall’autenticità della canzone:

Un giorno all’improvviso è il coro dei tifosi juventini o di quelli napoletani?

A dirla tutta, non ci hanno capito nulla perchè i primi ad usare il coro da stadio sulle note di L’estate sta finendo sono stati gli ultras de L’Aquila..prima di parlare informatevi! E poi ribadiamo che c’è sempre tanto da imparare dalle tifoserie che vantano meno numeri, ma un grande affiatamento.
In ogni caso, come specifichiamo sempre, la paternità di una canzone da stadio conta poco, di molte non si conosce, l’importante è come viene eseguita.

Ma torniamo al gossip sul coro un giorno all’improvviso…il cantante dei Righeira Johnson, torinese e juventino, ha dichiarato:

Mi sembra giusto riaffermare la paternità di questa canzone nata a Torino, scritta da uno juventino sul finale di un’estate. Il fatto che sia tornata in una veste completamente nuova, dopo 30 anni dall’uscita, fa enorme piacere. I napoletani riescono sempre a metterci un certo pathos.

E davanti al giornalista de La Stampa, ha intonato il coro, in versione bianconera, quello della Curva Sud dello Stadium:
Un giorno all’improvviso,
mi innamorai di te,
il cuore mi batteva, non chiedermi il perché;
di tempo ne è passato,
ma sono ancora qua,
ed oggi come allora, io tifo la JUVE
Ecco il video del Righeira che canta un giorno all’improvviso.

Le parole di Vieri su Roberto baggio

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roberto baggio bobo vieri

Le parole di Cristian Vieri sul suo ex compagno di squadra di club e nazionale Roberto Baggio, divin codino.

Andavo a vedere Baggio in curva a Firenze con 10 mila lire. Poi me lo ritrovo in attacco al Mondiale 98. Incredibile. I sogni diventano realtà

La frase di Leonardo su Roberto Baggio

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baggio e leonardo milanLa frase di Leonardo su Roberto Baggio che esalta il calciatore di Caldogno.

Leggenda vivente simbolo di due generazioni. Col suo talento infinito ha segnato il calcio italiano

Le parole di Mazzone su Roberto Baggio

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baggio-guardiola-mazzoneLe parole di Carletto Mazzone su Roberto Baggio, suo giocatore al Brescia nel 2000, insieme al mitico Guardiola.

Ragazzo educato, rispettoso, puntuale, generoso, da esempio per tutti…e poi ci fa pure vincere

Ovunque andrai sarem, Curva Nord Foggia

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curva nord foggia ultras

Onvunque andrai sarem, canta la Curva Nord di Foggia, lo spicchio dello stadio Zaccheria dove si ritrovano gli ultras rossoneri.

Il coro degli ultras foggiani:

La parole della canzone dei tifosi del Foggia sono:

ovunque tu sarai sempre con te
noi siamo la Nord, noi siamo la Nord
ovunque andrai sarem noi siamo la nord
noi siamo la Nord, noi siamo la Nord
ovunque andrai sarem noi siamo la nord
noi siamo la Nord, noi siamo la Nord
ovunque andrai sarem noi siamo la nord
noi siamo la Nord, noi siamo la Nord
ovunque andrai sarem noi siamo la nord
noi siamo la Nord, noi siamo la Nord
ovunque andrai sarem noi siamo la nord
Il coro a ripetere della tifoseria dello stadio Zaccheria è molto orecchibiabile e non solo perchè lo hai già sentito da altri ultras..la canzone, diffusa tra le curva d’Italia e non solo, si rifà ad un brano molto famoso degli anni 60.

La canzone orginale sulla quale nasce il coro degli ultras del Foggia è Sloop John B, un disco dei Beach Boys.

Il 45 giri fu inciso per l’etichetta Capitol Records nel 1966 ed ebbe subito successo; si ispirava ad una canzone folk tradizionale caraibica della Indie Occidentali, The John B. Sails.
Prima dei “ragazzi del surf” il brano fu registrato dal mitico Johnny Cash.

Un brano per Paolo l’Armiere degli Skins Inter

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paolo armiere skins inter ultras

Un brano musicale per Paolo Coliva, il fondatore degli Skins Inter, uno dei più importanti gruppi ultras d’Italia a seguito dei Nerazzurri.

L’Armiere è un simbolo di tutto il movimento ultrà italiano, nonostante i colori, nonostante la sua fede politica; in Curva Nord a Milano, specie negli anni che vanno dalla metà degli 80 ai primi 90 era così: croce celtica e biscione. Si parlava della contrapposizione casciavit vs bauscia come di destra vs sinistra, poi ovviamente giornali, tv ed opinione pubblica ci hanno ricamato; a tutti piace parlare, tanto, troppo.

Vi riportiamo la canzone I leoni di Milano, dei Malnatt, una band oi! meneghina del circuito dell’estraema destra e degli skinheads.

Malnatt in dialetto lombardo significa nati male, nati nella strada….non è un caso che i componenti della band abbiano avuto seri problemi con la legge. La canzone è stata pubblicata nel mini cd Duri a morire nel 2004 per ‘etichetta musicale Skinhouse Production.

Ecco il testo di I leoni di Milano, la canzone per Paolo l’Armiere della Curva Nord Milano:

Quanto sangue è sparso sopra i marciapiedi
Quanto sangue sopra i muri, senti il passo di potenti anfibi neri
Senti il passo dei guerrieri, senti il passo dei guerrieri!

Mostra al tuo nemico che non sei finito
Che non sei ancora finito, se ti trovi solo uno contro cento
Non piegarti e taglia il vento, non piegarti e taglia il vento!

La mia vita tra i leoni di Milano!
Cosa importa anche se sembra tutto vano?
La mia vita tra i leoni di Milano
Poi ci penserò, ma adesso me ne frego!

Vita dura per chi non ha mai paura di una strada fredda e scura
Alzeremo ancora il braccio dritto al cielo
Cento braccia dritte al cielo, mille braccia tese al cielo!

La mia vita tra i leoni di Milano!
Cosa importa anche se sembra tutto vano?
La mia vita tra i leoni di Milano
Poi ci penserò, ma adesso me ne frego!

«Paolo Coliva detto l’Amiere presente!»

Quanto sangue è sparso sopra i marciapiedi
Quanto sangue sopra i muri, sentirai ancora il passo delle schiere
Questo è il passo dell’armiere, questo è il passo dell’armiere!

La mia vita tra i leoni di Milano!
Cosa importa anche se sembra tutto vano?
Do la vita ai leoni di Milano
Poi ci penserò, ma adesso me ne frego!

Cristiano Lucarelli e la maglia del Livorno

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lucarelli-footballeur-communisteLa frase di Cristiano Lucarelli e la maglia del Livorno, suo grande amore, suo ideale oltre il calcio, squadra della quale ha indossato la maglia e portato la fascia di capitano.

Lucarelli ha detto sui labronici:

Ci sono giocatori che con i soldi guadagnati si comprano yacht e Ferrari. Io mi ci sono comprato la maglia del Livorno
2004, il Livorno torna in serie A dopo 55 anni e Cristiano Lucarelli fa l’amore con la maglia amaranto.


Pep Gardiola, quando giocavo sputavo sangue

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pep guardiolaPep Guardiola dice che quando giocava sputava sangue e che vuole lo stesso dai suoi calciatori ora che allena.

“Sono pagato per insegnare calcio, do tutto per i miei ragazzi. Quando giocavo ho preso più di quelle strigliate, dai miei allenatori… La differenza peró era che io tornavo a casa mortificato, ero talmente incazzato che non vedevo l’ora che arrivasse la prossima partita per rifarmi. I ragazzi di oggi invece sembra che ti stiano facendo un favore. Kimmich è un ragazzo ancora molto giovane… Gli ho solo ricordato di ascoltarmi quando parlo, e che non ha molte alternative. In campo i miei ragazzi possono sbagliare una giocata oppure un passaggio, l’importante è che fanno quello che dico io. Quando giocavo sputavo sangue, e devono farlo anche loro… se non hanno voglia di migliorarsi, conoscono la strada di casa.” Pep Guardiola

Coro Curva Nord Parma, Granata che bruci sul divano

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coro parma reggiana

Granata che Bruci sul Divano, così cantano in un coro gli ultras della Curva Nord di Parma, ribattezzata Matteo Bagnaresi, in “onore” dei cugini rivali di sempre della Reggiana.

Quello tra Parmensi e Granata è un derby che va oltre al football, ricco spesso di episodi di violenza, coinvolgendo l’intera cittadinanza provincia di Parma e Reggio; in effetti questa inimicizia tra ducali e fedeli della Regia ha origini che si perdono nella storia.

Ed ecco il coro della Curva Matteo Bagnaresi a sostegno dei crociati con riferimento allo striscione rubato degli Ultras Ghetto:

Di seguito le parole della canzone dei tifosi del Parma che manzionano anche il derby dell’Enza del maggio 1990 che vide i Gialloblu promossi in serie A proprio in quell’occasione:

Granata che bruci sul divano
Guardando i cugini in Serie A,
Ripensi a quel Derby del ’90,
e ancora non puoi Dimenticar..
Quando il sindaco segno’,
Sandro Melli raddoppio’,
e Il Tardini già bruciava di passion,
Passan gli anni senza che,
cambi niente fra me e te,
lo striscione Ultras Ghetto è qui con me!
Questa canzone è un rifacimento italiano di un mito del tifo argentino, un canto dei tifosi del San Lorenzo de Almagro: Vengo dal barrio de boedo.

Gianluca Signorini e le parole di Mattia Perin

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matia perin genoaGianluca Signorini e le parole di Mattia Perin nel ricordarlo il giorno del suo compleanno.

Oggi sarebbe stato il tuo compleanno grande capitano!!! Non ho avuto l’onore di conoscerti…ma spesso chiedo alle persone che hanno avuto questa possibilità di sapere che persona eri, per cercare di imparare e capire cosa vuol dire essere leader…Tu(scusa se ti do del Tu ma piace immaginarti anche come mio capitano) eri leader non solo di una squadra ma di una tifoseria..di un popolo intero! Quelle poche volte che ho indossato quella fascia…il momento esatto in cui la indosso prima di scendere in campo mi vieni in mente tu e non posso essere che super orgoglioso di vedere quella fascia sul mio braccio. Detto questo ancora oggi sei il capitano e il simbolo del Genoa. Il tuo coraggio e il tuo esempio restano nella storia e sono un modello per tutti i giocatori che indossano e indosseranno questa maglia! Ciao Gianluca.

Le parole di Massimo Moratti su Alvaro Recoba

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moratti recobaLe parole del patron dell’Inter Massimo Moratti su Alvaro recoba, detto El Chino, la punta uruguayana che ha deliziato i tifosi nerazzurri.

Recoba è sempre rimasto un sogno: tu lo mettevi in campo e sapevi che poteva farti in ogni momento la cosa più bella che avevi mai visto

I vorrei di Gianluca Signorini

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gianluca signorini capitan o genoaGianluca Signorini, il Capitano del Genoa, ed i suoi vorrei, una frase ricca di gioia di vivere che ci aiuta a ricordarlo sempre.

Vorrei alzarmi e correre con voi, ma non posso. Vorrei urlare con voi canti di gioia, ma non posso. Vorrei che questo fosse un sogno dal quale svegliarmi felice, ma non lo è. Vorrei che la mia vita riprendesse da dove si è fermata.

Numero 9, una canzone per Borgonovo di Andreani

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stefano borgonovo como

Numero 9 è una canzone per Stefano Borgonovo scritta ed interpretata da Filippo Andreani, un cantante che come noi di Football a 45 giri ama il calcio come la musica.

Il cantautore non è infatti nuovo a brani che parlano di football, inseriti in contesti di tutti i tipi, in album dove si parla di tanti argomenti importanti, come la politica, attività molto cara a Filippo.

Tra Gigi Meroni, Gianni Brera ed i Clash nell’album La prima volta ecco Numero nove:

“Quando i blu saranno in cielo voglio essere con loro!”

Non stiamo qui a parlare di Andreani, artista lombardo che ci segue e che seguiamo anche su Facebook, ma di questa sua canzone dedicata a Stefano Borgonovo, un calciatore simbolo per la sua bravura in campo, per la sua sfortuna, ma anche e soprattutto per la sua forza di volontà che gli ha permesso di lanciare messaggi importanti e chiari a tutto il mondo del pallone e non solo.

Tutti ci ricordiamo le immagini toccanti dell’attaccante malato; in molti ci ricordiamo le sue gesta in campo..mi pare ieri che parlavo del binomio Baggio Borgonovo con Claudio, il mio amico di infanzia con cui scambiavo la figurine panini. Ci piaceva giocare a pallone uno contro uno in interminabili partite interrotte solo dal richiamo della mamme e della cena; durante quei match ognuno di noi si faceva la telecronaca delle proprie gesta calcistiche e spesso ci davamo un nome d’arte, giocavamo interpretando un calciatore: io spesso ero Baggio, lui Brogonovo.

Non potevamo immaginare cosa sarebbe accaduto al numero 9 che segnava tanti goal.

Filippo ha un passato musicale molto interessante con l’Atarassia Gröp e gli Erode, ciò gli consente di poter contare sulle collaborazioni importanti in ambito musicale come Banda Bassotti e Nabat.

I tifosi del Chelsea secondo Drogba

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chelsea v liverpool, premier league. pic andy hooper didier drogba scores for chelsea

chelsea v liverpool, premier league. pic andy hooper
didier drogba scores for chelsea

I tifosi del Chelsea secondo le dichiarazioni di Didier Drogba, l’attaccante ivoriano che ha passato 9 anni a Londra con la casacca dei Blues.

Nella mia vita ho avuto tutto… felicità, soldi, donne. Non posso proprio lamentarmi. La cosa di cui peró vado più fiero è l’amore che ho per i miei tifosi. È un rapporto viscerale quello instaurato negli anni, nato così, d’improvviso, tra un gol e una linguaccia, tra un bacio alla maglia, e un’esultanza a braccia aperte a raccogliere l’amore della mia gente. Non c’è cosa che ami di più. I Tifosi Blues sono un brivido che ti entra dentro


Il più bel coro da stadio è Vengo dal barrio de boedo del San Lorenzo

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piùbel coro da stadio gloriosa butteler

Vengo dal barrio de boedo, barrio de murgia y carnaval cantano in coro tifosi del San Lorenzo de Almagro, è il più bel coro da stadio ed unisce calcio e musica.

La hincha dei Cuervos, una delle più importanti e calde di Buenos Aires e di tutta l’Argentina:


Le paroele del coro de La Gloriosa Butteler a supporto del Ciclon:
Vengo del barrio de boedo
barrio de murga y carnaval
te juro que en los malos momentos,
siempre te voy a acompañar…
dale dale matador
dale dale matador
dale dale dale dale matador.

Oltre al fatto di essere una delle canzoni da stadio più belle e ripetute in tutto il mondo, questa è favolosa perchè si rifà ad un brano musicale molto famoso. Lo riconosci?

Bad moon rising dei Creedence Clearwater Revival, un successo pubblicato in vinile dall’etichetta Fantasy Records nel 1969.

I see a bad moon rising.
I see trouble on the way.
I see earthquakes and lightnin’.
I see bad times today.
Don’t go around tonight,
Well it’s bound to take your life,
There’s a bad moon on the rise.
I hear hurricanes a blowing.
I know the end is coming soon.
I fear rivers over flowing.
I hear the voice of rage and ruin.
Well don’t go around tonight,
Well it’s bound to take your life,
There’s a bad moon on the rise.
Hope you got your things together.
Hope you are quite prepared to die.
Looks like we’re in for nasty weather.
One eye is taken for an eye.
Well don’t go around tonight,
Well it’s bound to take your life,
There’s a bad moon on the rise.
Don’t come around tonight,
Well it’s bound to take your life,
There’s a bad moon on the rise.

Lo striscione dei romanisti Signori senza quatrini

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signori senza quatrini

Tra i tifosi romanisti che sostengono la squadra capitolina appare uno striscione con scritto Semo Signori senza quatrini, motto noto per i romani che si rifà alla canzone popolare.

La musica ed il tifo calcistico, si sà, vanno a braccetto e tra i tanti Bob Marley e Mick Jagger ecco spuntare un qualcosa di tradizionale, di italiano, anzi di locale. L’ASRoma e la romanità sono un sodalizio indistruttibile!
Il romano da sempre è un po’ bullo, simpatico, violento e che ama i vizi tralasciando i doveri; questa descrizione ai molti potrebbe sembrare semplicistica, ma è reale. Anche la musica di Roma riporta nei testi la giovialità, l’amore senza freni per il “magnà e beve”, pure quando mancano i soldi. Il cittadino dell’Urbe infatti ha anche un’altra caratteristica, difficilmente è abituato a “risparmiare”, appena ha soldi li spende, anzi li spende anche se non ce li ha. L’abitante di Roma i vizi non se li leva in disparte, ma coinvolge gli altri, si dice “chi magna da solo se strozza” ed allora offrire è un dovere…anche se non si ha “una lira”.Ed ecco che ha senso la frase “signori senza quatrini”, gente che pure senza soldi spende ed offre.

Queste parole sono il testo di una canzone di musica popolare romana, Fiori Trasteverini:


De li giardini semo li mughetti
Semo romani e ‘n più trasteverini
No pe’ vantasse semo li più perfetti
Cantamo tutti e semo ballerini
Se dice gente allegra Dio l’aiuta
Noi semo allegri e voi sapé perché
Ogni tanto ‘na mangata e ‘na bevuta
E tutto quanot er rest viè da se .

Semo romani, trasteverini
Semo signori senza quatrini
Ma er còre nostro è ‘na capanna
Còre sincero che nun t’inganna
Se stai in bolletta noi t’aiutamo
Però da ricchi nun ce passamo
Noi semo magnatori de spaghetti
Delle trasteverine li galletti.

Famo li pranzi mejio de Nerone
Bevemio er vino co’ la coccolina
‘N’abbacchio in quattro credi va benone
E pe’ antipasto ognuno ‘na gallina
‘Na ciumachella che te brilla er còre
Che te vò bene e non te sa sa mentì
‘Na serenata che sussura amore
Me di chi amoco dove voi morì.

Le milanesi con le toscane
Se impareranno a parlà romano
E se diranno: viè su Marietta,
S’annamo a beve ‘n’antra foglietta.
La veneziana, ch’è fumantina,
La chiameremo cor nome Nina,
E le baresi e le napoletane
Lassatele passà che so’ romane!

Roma bella, Roma mia,
Te se vònno portà via
Er Colosseo co’ Sampietro,
Già lo stanno a contrattà
Qui se vònno venne tutto
Cielo sole e ‘st’aria fresca
Ma la fava romanesca
Gliela potemo arigalàù.

Venite tutti a Roma v’aspettamo
Se dice che più semo e meglio stamo.
Se dice che più semo e meglio stamo

Buffon e la lettera dedicata alla porta

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buffon record portaL’estremo difensore della Juventus e della Nazionale italiana di calcio Gianluigi Buffon ha scritto una lettera dedicata alla porta, sua tana, suo scrigno, sua patria.
Queste parole sono state pubblicate a seguito del record raggiunto di 973 minuti di imbattibilità.

Avevo 12 anni quando ti ho voltato le spalle. Rinnegai il mio passato (aveva cominciato da centrocampista) per garantirti un futuro sicuro. Una scelta di cuore. Una scelta d’istinto. E continuerò a farlo. Finché gambe, testa e cuore reggeranno. Oltre 25 anni ho fatto il mio voto – continua il portiere della Juventus – ho giurato di proteggerti e custodirti. Mi sono fatto scudo contro i tuoi nemici. Ho sempre pensato al tuo bene

In Curva A lo striscione Rhum cocaina dei napoletani

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napoli rum e cocaina

Tra i tifosi partenopei più affezionati e caldi, tra torce e bomboni, in Curva A lo striscione Rhum e cacaina si fa largo tra gli ultras napoletani.

Pezze, 2 aste e striscioni ce ne sono molti in tutte le gradinate, a Napoli fioriscono e tra motti, parole contro il calcio moderno e frasi di sostegno per i calciatori c’è di tutto.

Rhum e cocaina è un’accoppiata pericolosa ben nota a molti, un binomio esplosivo un po’come calcio e musica, quello su cui si fonda Football a 45 giri.
Rhum e cocaina è parte del testo di una canzone; ricordi quale?

Ma si, dai! Maracaibo, quel brano che molti associano a Raffaella Carrà, ma che non è suo, quella canzone che tutti cantano e ballano sfrenati in ogni occasione e che tutti cantano, in particolare, proprio il pezzo in cui il testo recita le 3 parole famose: Rum e cocaina.

Alla gente piace l’idea e la associa al divertimento.

Maracaibo è un brano che pubblicò l’etichetta musicale Carosello nel 1981, un singolo cantato da Lu Colombo, una traccia ce ha dato la notorietà a quest’artista.

Maracaibo
balla al Barracuda
sì ma balla nuda
za’ za’
sì ma le machine pistol
sì ma le mitragliere
era una copertura
faceva traffico d’armi con Cuba
innamorata
sì ma di Miguel
ma Miguel non c’era
era in cordigliera da mattina a sera
Sì ma c’era Pedro
con la verde luna
l’abbracciava sulle casse
sulle casse di nitroglicerina
tornò Miguel tornò
la vide e impallidì
il cuor suo tremò
quattro colpi di pistola le sparò
Maracaibo
mare forza nove
fuggire sì ma dove?
za’ za’
L’albero spezzato
una pinna nera
nella notte scura
come una bandiera
morde il pescecane
nella pelle bruna
una zanna bianca
come la luna
Maracaibo
finito il Barracuda
finito ballar nuda
za’ za’
un gran salotto
23 mulatte
danzan come matte
casa di piaceri per stranieri
130 chili
splendida regina
rum e cocaina
za’ za’
se sarai cortese
ti farà vedere
nella pelle bruna una zanna bianca come la luna

Il testo narra di una frenetica storia d’amore e d’avventura creola, a proposito di una ballerina cubana che si esibisce in un locale (“Balla al Barracuda, sì ma balla nuda, Zazà!”).

In realtà, è un modo per sviare i sospetti dalla sua reale attività, (“Era una copertura, faceva traffico d’armi con Cuba”). La ragazza ha una tresca sentimentale con Fidel Castro (il nome venne cambiato in “Miguel” su pressione dei discografici). Il testo racconta che lui era molto impegnato (“ma Miguel non c’era, era in Cordigliera da mattina a sera”), che lei si lasciava consolare da Pedro (“L’abbracciava sulle casse di nitroglicerina”); quando Miguel lo venne a sapere, le sparò (“la vide, impallidì: il cuore suo tremò, quattro colpi di pistola le sparò”) ma la trafficante d’armi fuggì per mare. Una tempesta (“mare forza nove”) la fece naufragare (“l’albero spezzato”) e un pescecane (“una pinna nera, nella notte scura”) la morde (“una zanna bianca, come la luna”) ma lei sopravvive. Dopo questa avventura rinuncia al traffico d’armi e al ballo (“finito il Barracuda, finito ballar nuda”) si costruì una seconda vita aprendo un bordello (“un gran salotto, 23 mulatte, danzan come matte, casa di piacere per stranieri”). A causa di eccessi (“rum e cocaina”) ingrassa fino a raggiungere il peso di 130 chili. La canzone si conclude dicendo “se sarai cortese ti farà vedere nella pelle bruna, una zanna bianca, come la luna”, evidente ricordo del naufragio e dell’incontro col predatore.

La cantante pronuncia il nome della città Maracaìbo con l’accento sulla “i”, ma in realtà la pronuncia corretta sarebbe con l’accento sulla “a” del dittongo: Maracàibo.
In molti erroneamente attribuiscono Maracaibo alla cantante e showgirl Raffaella Carrà oppure alla cantautrice Giuni Russo per la somiglianza del tono di voce (e per alcuni file che girano online) che però nella loro carriera non l’hanno mai incisa.
Maracaibo fa parte della colonna sonora dei film Vacanze di Natale, Il dolce e l’amaro, Terraferma e, in versione mixata da Bob Sinclar, di Vacanze di Natale a Cortina.
Il coautore del brano, David Riondino, l’ha incisa nel suo album Racconti picareschi, del 1989.

Nel 2011 Bob Sinclar ne realizza una versione dance remix.

Walter Samuel spiega come marcare gli attaccanti

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walter samuelWalter Samuel, The wall, il difensore centrale argentino che è esploso calcisticamente in Italia, con poche parole spiega come marcare gli attaccanti, annullandoli.

Quando un attaccante ti vuole umiliare con dribbling, veroniche e slalom, fagli sentire lo spessore dei tacchetti sullo stinco.

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