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La musica del nuovo coro della Curva Sud Cremona

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voglio solo star con te cremoneseLa musica del nuovo coro da stadio della Curva Sud Erminio Favalli di Cremona viene dal brano Don’t take me home.

Gli ultras grigiorossi, ultimamente molto in forma come presenze, tifo, colore e livello sonoro sono andati a riproporre quella che è una canzone dei tifosi della nazionale inglese e di alcuni club britannici come il coro della Toon Army di Newcastle, bellissimo e coinvolgente! Arrivato in Italia come “Voglio star con te“, man mano sta conquistando diverse gradinate fino ad arrivare qui, nella Bassa Lombarda.

Ecco la versione della Curva Sud della Cremonese, qui allo stadio Zini contro il Frosinone nel Febbraio 2018:

Le parole della canzone della tifoseria cremonese sono:

Cremo alè

Forza Cremo alè

voglio solo star con te

voglio vimncere e cantar per te

forza, forza Cremo alè

Achy breaky heart

E’ questo il titolo del brano musicale che ispira i cori dei tifosi di calcio, inciso nel 1992 da Billy Ray Cyrus e pubblicato in un disco country dalla Mercury record.

You can tell the world you never was my girl
You can burn my clothes when I’m gone
Or you can tell your friends just what a fool I’ve been
And laugh and joke about me on the phone

You can tell my arms to go back onto the phone
You can tell my feet to hit the floor
Or you can tell my lilps to tell my fingertips
They won’t be reaching out for you no more

But don’t tell my heart, my achy breaky heart
I just don’t think it’d understand
And if you tell my heart, my achy breaky heart
He might blow up and kill this man
Ooo

You can tell your ma I moved to Arkansas
Or you can tell your dog to bite my leg
Or tell your brother Cliff who’s fist can tell my lips
He never really liked me anyway

Oh tell your Aunt Louise, tell anything you please
Myself already knows that I’m okay
Oh you can tell my eyes to watch out for my mind
It might be walking out on me today

But don’t tell my heart, my achy breaky heart
I just don’t think it’d understand
And if you tell my heart, my achy breaky heart
He might blow up and kill this man
Ooo

But don’t tell my heart, my achy breaky heart
I just don’t think it’d understand
And if you tell my heart, my achy breaky heart
He might blow up and kill this man
Ooo

Don’t tell my heart, my achy breaky heart
He might blow up and kill this man
Ooo

Don’t tell my heart, my achy breaky heart
He might blow up and kill this man
Ooo


TheGiornalisti ed il Mondiale di calcio 2006

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thegiornalisti mondiali 2006

Il nuovo brano musicale dei TheGiornalisti cita il mondiale di calcio 2006, quello vinto dalla Nazionale italiana, quando il cielo di Berlino si tingeva d’azzurro.

La nuova canzone della band romana, Questa nostra stupida storia d’amore, non parla di football, ma ne fa un riferimento importante:

“Sai che ho vinto il mondiale da quando ci sei,
Sei la Nazionale del 2006″
La coppa del mondo che vide trionfare l’Italia!!!
https://youtu.be/-B-GfRZOYm4

TheGiornalisti ed il calcio

Eh già, questo gruppo fornato nel 2009 che fa pop non è la prima volta che riesce ad infilare un po’di pallone nela sua storia. Tommaso Paradiso, Marco Primavera e Marco Antonio Musella hanno chiamato un loro disco Fuoricampo ed hanno dedicato una canzone a Mario Balotelli e girarono anche un video msicale allo stadio; si trattava del comunale di Pomezia dove giocano i rossoblu locali nel campionato di Eccellenza del Lazio e del Singolo Sold Out. Chissà perchè proprio quell’impianto sportivo, chissà perchè proprio la SSD Pomezia Calcio, una squadra che non è tra le più famose d’Italia…anche se può vantare degli episodi importanti, se non unici, che l’hanno portata alla ribalta della cronaca:
  • La squadra simboleggiata dalla Dea romana Pomona rimase in 8 durante una partita di Play off contro il Rieti per via di 5 espulsioni ed il match fu sospeso..ritenuto però valido ai fini della schedina del Totocalcio di un lontano 1997
  • i calciatori rossoblu in trasferta al Ceravolo appoggiarono la protesta del colleghi del Catanzaro, rimanendo seduti a terra durante tutto il primo minuto del match di serie D.

Vediamoci il video di sold Out..peccato che le comparse che facciano i tifosi di calcio non abbiamo le bandiere del Pomezia, ma verde ed azzurre…

Leeds United bootboys 70s

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boootboys service crew leeds

I bootboys tra i tifosi del Leeds erano numerosi, come in altre città ed altre gradinate britanniche, negli anni 70, protagonisti di scontri tra hooligans.

Theese boot aren’t made for walking

La sottocultura legata agli scarponi – boots – o anfibi segue iun filo sottile che lega i primi skinheads, quelli original che ascoltavano soul, r&b e reggae, con la seconda ondata, quella punk-oi!. I bootboys iniziano a predere piede intorno al 1972 e si distinguono dai “progenitori” rasati per i capelli lunghi e per i pantaloni larghi sotto, a campana. Musicalmente, come ogni subcultura hanno avuti anche loro i generi preferiti, tra questi c’è da annoverare il glam rock ( Slade e Mud ad esempio) e più di ogni cosa il northern soul. Il boot boy è un giovane, della working class, ama il football e si esprime con violenza.

We all hate Leeds cunt

Già i ragazzi del Leeds sono stati tra i più odiati dell’intera Inghilterra, seppur le loro rivalità ufficiali siano solamente (se si poù dire “solamente”) con manchester United, Nottingham Forest, Chelsea, Bradford City e Millwall. La firm di hooligans della città è la Service Crew, nata nel 1974 e nota in particolare negli anni 80. Tra le prime azioni degne di essere citate c’è la finale di Coppa Europea contro il Bayern Monaco del 1975 al Parco dei principi a Parigi, in cui si registrarono scontri, accoltellamenti ed i cori “We are the Champions, Champions of Europe” nonostante la sconfitta. Ci sarebbe da dilungarsi raccontando quanto accadde contro il WestBrom‘ nel 1982, il Chelsea nel 1984, il Birmingham nel 1985, il Bradford l’anno successivo ed il Bournemouth nel 1990…

Striscione tifosi del Livorno e musica degli Oasis

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striscione ultras musica livorno

Uno striscione dei tifosi del Livorno parla di musica, usando le parole di un disco degli Oasis.

E’ particolare la presenza nella Gradinata Morosini di questa pezza con su scritto “Feeling supersonic”, un qualcosa che lega particolarmente il mondo del calcio al genere musicale britpop. Il drappo poi è caratterizzato dal colore amaranto e lo stemma del Comune con una torre in mezzo al mare.

Quando si pensa ai labronici la mente va alla Curva Nord, quella di qualche anno fa con le BAL, quella “militarizzata” e nettamente schierata politicamente con severità. Mentre questo stendardo con le parole dei fratelli Noel e Liam Gallagher da molta più leggerezza, seppur questo non cambia la connotazione sinistroide della tifoseria e probabilmente neppure di chi porta proprio questo stendardo.
Lasciandoci questa annotazione social-politica alle spalle, poichè soltanto una costatazione personale e per giunta non inerente al nostro blog che si occupa piuttosto di sottoculture, ultras e musica, torniamo agli Oasis e questa frangia di tifoseria.
I ragazzi della gradinata sembrano vicini allo stile casual, “più fashion, che army” quindi, più Stone Roses che Banda Bassotti per dirlo musicalmente…

(***qualora ci fossero insesattezze, non esitare a scriverci***)

Supersonic

Portare allo stadio la musica dei Gallagher è sempre fantastico, seppur i livornesi non sono i primi e non saranno nemmeno gli ultimi a citare gli Oasis, la band che dopo i Beatles sembra aver avuto più peso per la crescita di intere generazioni.
Oltretutto quando parliamo di Noel e Liam Gallagher non parliamo musicisti estranei al mondo del calcio, anzi proprio di tifosi, di appassionati; se ci mettessimo qui a descrivere quanti aneddoti unsicono i fratelli mancuniani al pallone, potremmo scrivere per ore..invece no, ci fermiamo qui, pensando solamente ad ascoltare questa dolce poesia che è SUpersonic: singolo con il quale la band ha debuttato, sesta traccia del disco Definitely Maybe, ( il disco preferito proprio dai Gallagher!) dell’etichetta musicale Creatin Record ed uscito nel 1994. Particolarità è che lo stesso Noel autore del brano ha dichiarato che è stato scritto in una sola notte, in quel di Liverpool…ottenendo quindi il miglior risultato con il minimo sforzo, e pure in trasferta, buono per la media inglese 😉

I need to be myself
I cant be no one else
I’m feeling supersonic
Give me gin and tonic
You can have it all but how much do you want it?
You make me laugh
Give me your autograph
Can I ride with you in your B.M.W ?
You can sail with me in my yellow submarine
You need to find out
‘Cos no one’s gonna tell you what I’m all about
You need to find a way for what you want to say
But before tomorrow’
‘Cos my friend said he’d take you home
He sits in a corner all alone
He lives under a waterfall
No body can see him
No body can ever hear him call
You need to be yourself
You can’t be no one else
I know a girl called Elsa
She’s into Alka Seltzer
She sniffs it through a cane on a supersonic train
And she makes me laugh
I got her autograph
She done it with a doctor on a helicopter
She’s sniffin’ in her tissue
Sellin’ the Big Issue’
when she finds out
‘no one’s gonna tell you what I’m on about
you need to find a way for what you want to say
But before tomorrow
‘Cos my friend said he’d take you home
He sits in a corner all alone
He lives under a waterfall
No body can see him
No body can ever hear him call

Sottocultura bootboy ed hooligans del Man United

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bootboys manchester united

E’ la sottocultura Bootboy quella che ha caratterizzato gli hooligans del Manchester United nei primi anni 70, temibili e sempre presenti in trasferta.

La Red Army di Manchester ha avuto anni di gloria ed è ricordata in patria e fuori come una delle tifoserie più rispettate e temibili del mondo. Si fa spesso confusione con la dicitura “Red Army” tra i tifosi e gli hooligans; entrambi degni di nota, ma il nome per anni si è riferito solamente alla frangia del tifo violenta, protagonista degli scontri negli stadi. Con il tempo Red Army è diventato sinonimo dell’intera tifoseria dello United, mentre spesso per indicare i ragazzi coinvolti negli incidenti tra tifosi si è parlato di Man in black, dato che molti di questi avevano l’abitudine di indossare indumenti di colore nero. Sono state prestni anche altre sigle per definire le “firm“, le frange hooloigan del Manchester United, come Young Munichs, the Inter City Jibbers, the M58 Firm and the Moston Rats. Nel libro “Undesirables”, l’autore, un hooligan della Red Army, Colin Blaney afferma che molti degli appartenenti alla crew sono stati coinvolti in fatti criminosi, come lo paccio internazionale di droga.

Red Army e la stagiorne calcistica 1974/75

Il nome Red Army viene coniato nei primi anni 70 e proprio in quel periodo conosce la fama; in particolare l’accezione negativa viene attribuita dal 1974, stagione nella quale la squadre retrocedette ed i tifosi al seguito si trovarono a girare per città e stadi mai visti prima, a confrontarsi con tifoserie “nuove”, spesso anche poco numerose. E’ l’escalation della violenza! Ci sono dei casi in cui i fan del Man Utd sono più di quelli della squadra di casa..lascio a te imamginare cosa possa essere successo in queste occasioni.

Il Manchester United è uno dei club più importanti dell’Intera Inghilterra, la patria del calcio, questo comporta un numero importante di supporters e non soltanto a Manchester, tanto per fare un esempio, i tifosi delllo United sono numerosissimi anche a Londra, nonostante la Capitale abbia molte squadre che giocano nei compionati maggiori ed alcune siano storiche e gloriose.

Tifoseria numerosa e diffusa nell’Isola, vuol dire un bacino enorme dal quale attingere e questo comporta un proporzionale numero di hooligans. Ovunque il Man Utd ha giocato c’è sempre stato un manipolo di ragazzi vogliosi di mettersi in mostra. Mancuniani in viaggio per la trasferta e “rinforzi” da altre città o anche spesso proprio dai reds presenti nella città che ospita lo United. Una forza incredibile, un passo avanti rispetto a tutti gli altri!

C’è da citare un triste evento delittuoso, proprio nel 1974, il 24 Agosto degli hools dello United hanno accoltellato uccidendo un tifoso del Blackpool durante una partita di Second Division. Questo fatto fu poi una delle cause di una delle prime leggi antiviolenza legate al football.

Sulla tifoseria del Manchester United ci sono libri e documentari, in particolare menzioniamo quello della trasferta a Londra del 1985 che narra gli scontri contro la ICF del West Ham, ma anche Life on Mars della BBC che incentra il discorso sull’hooliganismo degli anni 70 e The Rel Football Factory. Sono da leggere i due libri di Tony O’Neill, membro della firm, Red Army General e The Men in Black, basati rispettivamente sui fatti degli anni 70 e primi 80 il primo e l’altro invece dalla seconda metà degli 80 ai giorni nostri.

I Bootboys

La Red Army, quindi, punta di diamante “hooliganisticamente parlando”, è stata alla ribalta delle cronache per anni e nei decenni sono state diverse le sottoculture che si sono alternate nelle terraces. Mods, skinheads, herberts, casuals etc etc…Nei primi anni 70, dal 1972 in particolare, sono stati i bootboys ad avere un ruolo importante nella tifoseria del manchester United; parliamo di ragazzi appartententi per lo più alla working class, esagitati, amanti del bere, discendenti degli skins e con molte cose in comune con questi. Il boot boy è caratterizzato, lo si evince dalla denominazione stessa, dall’utilizzo degli scarponi – “boots” – come segno distintivo. Una pettinatura alla moda, capello lungo con spesso una frangetta, il pantalone largo sotto tipo ” a campana” e, specie allo stadio, sciarpa con i colori sociali del club tifato e delle toppe sulle giacche. Stilisticamente parlando belli e particolari, questi kids sono stati coinvolti in incidenti con le altre tifoserie e ben visibili e riconoscibili, proprio causa il loro look, durante i tafferugli. Anche vedendo foto d’epoca o video degli scontri, è molto facile individuare questi sottoculturati che sferrano calci e pugni agli avversari.

Già nella seconda metà degli anni 70, la moda ricambiò, la musica glam rock ed il soul lasciarono il posto al punk e l’oi!, ci fu la seconda ondata skinhead ed i capelli si accorciarono..rimase l’ “attitude”, rimase la birra, i famosi anfibi Dottor Martens e la passione per il football.

 

Boom di richieste per i pronostici calcio da parte degli scommettitori della rete, vediamo cosa si cela dietro a tanto interesse.

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In Italia sono tantissimi gli appassionati di scommesse sportive ed il suo numero è in continuo aumento grazie alla facilità con cui oggi si può scommettere ed al grande lavoro fatto dai siti di pronostici calcio. Una volta quando le scommesse sportive erano appena sbarcate in Italia si poteva giocare solo in apposite sale scommesse ed anche i pronostici calcio erano distribuiti su carta e per queste due ragioni non c’era tutto l’interesse che vediamo oggi che invece grazie ad internet è esploso grazie alla facilità con cui si può scommettere, basta uno smarthphone, e a tutte le informazioni che si possono trovare in rete riguardanti le scommesse proprio sui siti di pronostici calcio. Questi portali di pronostici calcio hanno cambiato il modo di scommettere attraverso le loro analisi e sono così in grado di fornire pronostici calcio oggi che siano affidabili perchè prendono in considerazione tutti quegli aspetti che possono trasformare un semplice pronostico calcio in pronostici vincenti. Su questi siti possiamo trovare tutta una serie di informazioni che nel web non è facile trovare per un neofita delle scommesse e quindi semplificano molto la vita del lettore che prima di mettersi a giocare una schedina verifica gli stati di forma delle squadre, gli scontri diretti se hanno infortuni pesanti o nuovi acquisti di mercato tutte informazioni queste da conoscere assolutamente. Ogni pronostico calcio è accompagnato come detto in precedenza da un analisi scritta che spiega il perchè si sono fatte delle scelte che possono essere condivise oppure possono essere usate come spunto di partenza per un nostro pronostico. Oltre a fornire informazioni utili e pronostici calcio su questi portali sono presenti molti servizi per scommettitori molto utili ed apprezzati come ad esempio la comparazione quote dei diversi eventi sui vari siti di gioco così da sapere chi ci offre la vincita più alta per quel tipo di giocata così da ottenere sempre il massimo dalle proprie schedine oppure i risultati live dei match per controllare in tempo reale l’esito delle proprie giocate insomma un mondo a 360° che i giocatori hanno imparato ad apprezzare sempre più. Questi portali non possono garantire vincite sicure al 100% sempre, ma è un dato di fatto di cui si sono accorti anche i giocatori con un attenta analisi degli eventi e dei dati le probabilità di vincita per il giocatore sono aumentate a discapito dei bookmakers e quindi questi portali sono sempre più richiesti e visitati.

Foto scontri Lazio Roma 1990 al Flaminio

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scontri lazio roma polizia 1990

La foto degli scontri in Lazio v Roma ’90 al Flaminio, tra ultras biancocelesti e Polizia è rientra nella serie de I misteri dello stadio e delle sottoculture.

E’ un’ immagine interessante, datata, in movimento, ma ce ne sono molte altre così ed anche più vecchie, meglio messe a fuoco, con incidenti più cruenti e contatti più duri…perchè questa foto? Cosa nasconde?

Innazitutto la location è particolare, lo stadio non è quello delle due squadre capitoline, ma quello che era della Lodigiani e che fu utilizzato dei biancocelesti e dai giallorossi durante i lavori di rifacimento dell’Olimpico per i mondiali di calcio 1990.

La polizia entrò in curva scatenando cariche e controcariche con i laziali. Ma anche fino ad ora, tutto normale ordinanza; dov’è la particolarità?

Er Puma

Si dice che il ragazzo impegnato immortalato in una fase concitata sia Ivano de Matteo, colui che anni dopo interpretò in TV il personaggio de Er Puma nella serie Romanzo Criminale, che poi sarebbe ispirato a Er Pantera, Gianfranco Urbani della batteria di Nicolino Selis. Eh già, i presupposti di questo scoop che lega ultras e cinema ci sono, Ivano, ora attore e regista è classe ’66 e la foto è del 1990, quindi qui lui avrebbe 24 anni; ci sta. Oltretutto è noto che Di Matteo sia tifoso, ma che dico, tifosissimo della Lazio e frequantatore della Curva Nord; e pure questo calza a pennello. Gira anche un documentario dal nome Mentalità ultras che parla proprio della frangia più dura e pura della tifoseria laziale e porta la firma di un certo Ivano de Matteo; allora abbiamo fatto bingo!

La ragazza

Non è importante avere le generalità, che poi ci mancherebbe pure…ma quel che conta è che la donna coinvolta nella foto e presumibilmente (non sappiamo con che ruolo) nei tafferugli del derby della Capitale del marzo 1990 sembra possa essere (voci di corridoio) la prima del suo sesso, diffidata!

Skinheads e boot boys

Nello scatto si possono notare con estrema facilità gli anfibi della ragazza e se guardi bene alla sinistra estrema della foto, c’è un uomo con pantaloni corti, bomber e boots ciliegia. Sono gli anni, quelli tra la seconda metà degli 80 ed i primi 90 in cui i Dr.Martens vanno per la maggiore, vanno di moda, così come i pantaloni corti ed i bomber (un pò come ora nella seconda metà dei 2010), ma ad esser maliziosi potrebbe celarsi dietro a questa immagine un soggetto appartenente ad una subcultura: un boot boy, uno skinhead, un herbert.

Ok, ok, noi della Redazione di football a 45 giri, stiamo andando oltre, stiamo correndo con le conclusioni per trovare a forza un legame ultras – cinema o ultras – sottocultura..può essere, è una deformazione professionale e l’assunzione di troppo alcol non aiuta; ma allora aiutaci tu, lascia un commento, intervieni se ne sai di più.

Nino Manfredi

Possiamo però con certezza escludere che l’agente della Celere protagonista della foto sia Nino Manfredi, anche se ai tempi impegnato nelle riprese di linda e il Brigadiere, serie tv con Claudia Koll. 🙂 Forse è Saddam Hussein però…

Una canzone gli ultras Banda Bayer Torino

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banda bayer torino primaveraUltras e musica, il binomio si rinnova con la canzone hardcore dei Pretesto dedicata alla Banda Bayer della Curva Primavera di Torino.

Come tutti i brani del filone musicale dedicato alle tifoserie, anche questo, fa riferimento alla vita da stadio, alla mentalità ultras ed al calcio moderno. Abbiamo trovato una versione live che inzia proprio con un’interessante introduzione del cantante..le parole esaltano la violenza ultrà.

La Banda Bayer

è un gruppo ultras del Torino FC e che frequenta la Curva Primavera dello Stadio Olimpico, nota per delle idee politiche ben definite e per delle “frequentazioni sottoculturali“…non a caso a cantare questo inno del gruppo è una band oi!-core, genere musicale affine a punk e skinheads. La crew prende il nome da Enrico Mayer Bayer, tifoso granata scomparso prematuramente.

Pretesto

una band del giro Sharp torinese che suona punk-hc e speed oi!


Il coro da stadio degli ultras Olbia

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curva mare olbia coroIl coro da stadio della Curva Mare di Olbia, Ho preso un’altra nave, unisce ultras e musica.

Questa canzone dei tifosi olbiesi fa trapelare un senso di romanticismo legato alle trasferte dei galluresi quasi tutte “in continente”, quindi via mare e quasi tutte lontane dalla loro città e dello stadio Nespoli.
Ecco la tifoseria olbiese in azione:

Ma tu mi capirai

La canzone dei tifosi bianchi, dell’Olbia, ricalca la melodia di un vecchio vinile molto famoso degli anni 70 e le parole del coro degli ultras sono un inno d’amore verso la squadra del cuore. Il testo della canzone dei tifosi dell’Olbia sono:

ho preso un’ altra nave

per stare accanto a te

attraversando il mare

raggiungo lo stivale

solo per star con te

se mi diffideranno

scusarmi dovrai

dovro’ starti lontano

non ti potro’ seguire

ma tu mi capirai

La prima cosa bella

questo è il titolo del brano dal quale hanno preso spunto i ragazzi della Curva Mare ed anche altre tifoserie italliane, seppur tutti siamo soliti appellarlo come “Ho preso la chitarra”. Si tratta di un 45 giri di Nicola di Bari, scritto da Mogol, inciso su disco dalll’etichetta musicale RCA Italiana nel 1970. Un successo enorme che dura da quasi 50 anni. A portare la fama al pezzo sono stati però i Ricchi e Poveri che hanno interpretato la canzone al Festival di Sanremo dello stesso anno. Il brano è stato poi riportato in auge dalla cover di Malica Ayane.

I tifosi del West Ham e la musica di Sweet Caroline

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tifosi west ham sul battello a londra

I tifosi del West Ham cantano in coro Sweet Caroline mentre vanno in trasferta a Chelsea per il derby di Londra, in battello sul tamigi.

Questo video rappresenta l’apoteosi per chi come noi adora gli hammers, il calcio inglese e la buona musica.

Ecco il filmato della tifoseria claret & blue sulla barca verso lo Stamford Bridge ad Aprile 2018:

Hammers

Non si può spendere poche parole sulla tifoseria dell’east end londinese, ma non possiamo nemmeno scrivere tutto quello che vorremmo sugli hammers perchè dovremmo redarre almeno un libro di più tomi. Il West Ham è il mio grande amore dall’infanzia (stavolta ci metto del mio, io della Redazione, che sono sempre imparziale!) per i colori, per l’inno (I’m forever blowing bubbles), per la storia, per il simbolo, la città, l’ubicazione e per la tifoseria. Noti per la loro violenza da stadio, gli hammers sono molto altro, ma qui in Italia, si sa, solo gli hooligans fanno notizia..e creano mostri anche e soprattutto tra chi, come noi, ama il football.

Sweet Caroline

tra le tante canzoni che i tifosi cockney cantano allo stadio (dall’ “ei fu” Upton Park allo Stadio Olimpico) questa ci piace particolarmente, forse perchè con il calcio non ha partiolari legami, anzi nessuno..

Ma è orecchiabile ed è favoloso ascoltare sia il vinile che suona, sia le voci dei “temibili” supporters londinesi..a dirla tutta Sweet Caroline non è un patrimonio dei tifosi del West Ham, la cantano in tanti in inghilterra e nei paesi Britannici, dai supporters della Nazionale Irlandese.

Si tratta di un vecchio brano composto da Neil Diamond inciso dall’etichetta Uni/MCA su disco 45 giri nel 1969: un successone!

Where it began,
I can’t begin to knowin’
But then I know it’s growing strong
Was in the spring
And spring became the summer

Who’d have believed you’d come along.

Hands, touchin’ hands
Reachin’ out, touchin’ me touchin’ you
Sweet Caroline
Good times never seemed so good
I’ve been inclined
To believe they never would
But now I, look at the night
And it don’t seem so lonely
We fill it up with only two.

And when I hurt,
Hurtin’ runs off my shoulders
How can I hurt when I’m with you
Warm, touchin’ warm
Reachin’ out, touchin’ me touchin’ you
Sweet Caroline
Good times never seemed so good
I’ve been inclined,
To believe they never would
Oh, no, no

Sweet Caroline
Good times never seemed so good
Sweet Caroline,
I believe they never could
Sweet Caroline………

Nuovo coro Udinese Alè Non so stare senza te

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nuova canzone curva nord udine

E’ bellissimo il nuovo coro della Curva Nord, Udinese alè non so stare senza te, si ispira alla musica del brano don’t take me home, già canto da stadio in Europa.

Eh, sì, gli ultras di Udine si sono superati con questo coro da stadio! Ecco il video girato nell’occesione della partita interna al Friuli contro la Lazio di Aprile 2018:

Le parole della canzone della Curva Nord Udine sono:

Udinese alè

Udinese alè

non so stare senza te

non importa se

soffrirò per te

Udiense alè alè

Don’t take me home

La tifoseria friulana non è l’unica ne’la sola ad aver utilizzato questa canzone per incitare i propri beniamini, infatti tale coro corre da una gradinata all’altra in Italia, come in tutto il continente, partendo dall’Inghilterra. Non portarmi a casa è quanto più incarna la filosofia di chi vive lo stadio, di chi come noi vorrebbe fosse sempre domenica, di chi condivide con la propria crew i momenti belli e quelli brutti, le sconfitte, la pioggia, i viaggi, la solita routine. In terra d’albione i georgies hanno trasformato questa filosofia di vita in un coro da stadio al seguito del Newcastle united..la canzone è stata poi riproposta in tanti impianti sportivi fino ad arrivare alla tifoseria della nazionale inglese.

Achy Breaky Heart

è questo il tutolo originale del brano dal quale i tifosi di calcio hanno preso spunto; si tratta di una disco country di Billy Ray Cyrus pubblicato nel 1999 dalla Mercury.

Wattie, il cantante degli exploited tra calcio e musica

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wattie exploited hearts

Walter “Wattie” Buchan, il cantante della punk band Exploited ha una vita che spazia tra la musica ed il calcio, essendo tifoso degli Hearts od Midlothian.

Parliamo di uno dei particolari musicisti e frontman di tutti i tempi, una persona così particolare da aver per primo sperimentato la cresta colorata come capigliatura, diffusa poi nella sottocultura dei punx.

Lui stesso ha pubblicato il giorno del derby di Edimburgo del 2018 tra, appunto, Hearts e Hibs un video su instagram che lo ritrae allo stadio Tynecastle.

Il derby di Edimburgo:

la stracittadina della capitale scozzese è un appuntamento fisso per chi ama il football ed in particolare tutto ciò che viene da Oltremanica. Si tratta di una partita che si vive 365 giorni l’anno, di un match che si gioca in campo e sugli spalti, ma anche in città. La capitale scozzese è divisa in due…da sempre!
Il derby è nato il 28 dicembre 1875!
A parte la stagione 2014-15 in cui entrambe le compagini erano in seconda divisione, la partita ha sempre avuto importanza anche ai fini della classifica della PremierLeague scozzese. Hearts ed Hibs infatti sono tra le squadre più titolate della Scozia. Al momento l’Hibernian detiene il record di vittorie sui rivali in tutte le sfide giocate.

Hearts of Midlothian:

I maroons sono il club di football più vecchio della città, seppur si poassano soltanto un anno con i cugini. La società rappresenta la parte protestante della città, già come a Glasgow tra Ranger e Celtic, anche qui c’è appartenenza religiosa a dividere i cittadini. Anche le origini sono diverse, I cabbbage, i tifosi dell’Hibernians, sono di orgine irlandese, infatti hanno come colore predominante il verde. The Jambos sono presenti nei capolavori di Irvine Welsh, seppur l’ìautore tifi per i rivali di sempre. Ci piace segnalare come Diane, la fidanzata di Renton in Trainspotting, sia tifosa dei Maroons, club meno popolare e più aristocratico, almeno come origini.

The Exploited:

“Non ho vergogna di essere punk,
non mi importa niente e non mi importa quello che dici
perché credo nell’anarchia”
questa frase, estrapolata da I Believe in Anarchy del 1981, descrive bene la band..
parliamo di uno dei gruppi che più di tutti ha seganto la storia del punk, seppur variando spesso genere e sottogeneri, come l’oi! il metal e l’Harcore.
Matt Justice, Irish Bob, Willie Buchan ed il fratello Watt: questi ragazzi suonano insieme dal 1979!
Anche nel caso di questa band la politica è stata causa di problemi; i musicisti sono stati accusati di avere amicizie e simpatie con e verso militanti e movimenti di estrema destra, come il National Front e Ian Stuart, leader degli Skrewdriver. Io non ho mai parlato con loro personalmente, ma non mi sembra porprio siano schierati politicamente…la loro cultura british e la loro vita da artisti li porta a dire e fare cose a volte per noi, italiani, contraddittorie ed inspegabili come indossare vessilli nazisti e criticare Hitler e Mussolini…ma che ci vuoi fare, loro sono punk e fanno vome vogliono!
Al di là della politica (questa parola oramai ci ossessiona!), gli Exploited hanno avuto problemi anche per aver attaccato la polizia e l’esercito britannico…. ma alla fine chi non hanno attaccato? I mods, gli Stati Uniti, la Tatcher…chi più ne ha più ne metta.

Goadiamoci ora un loro successo ed uno dei brani che più mi piace, Barmy Army, secondo vinile 45 giri pubblicato, datato 1980 ed inciso con etichetta Exploited record:

We’re the exploited barmy army, don’t threaten us

E-X-P-L-O-I-T-E-D

Don’t mess, with the barmy army
Don’t fight, with the barmy army
Don’t stare, at the barmy army
Don’t mess, with the barmy army

E-X-P-L-O-I-T-E-D

Don’t mess, with the barmy army
Don’t fight, with the barmy army
Don’t stare, at the barmy army
Don’t mess, with the barmy army

I tifosi e la musica irlandese per il Celtic

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green brigade grace song

Quando gioca il Celtic puoi sentir cantare canzoni come Grace che danno l’idea di come siano legati i tifosi e la musica irlandese

Sono sicuramente decine gli esempi che potremmo portarvi di brani musicali dedicati all’Irlanda che vengono riprodotti dalla tifoseria cattolica di Glasgow, come The fields of Athenry o Roll of Honour, ma oggi ci fermiamo su questo.

Ecco il coro della Green Brigade, la “fossa ultrà” di Hampden Park, nella sfida contro i rivali dei Rangers, l’Old Firm, del 15 Aprile 2018:

Grace:

Una canzone tristittima! Il brano parla di un matrimonio celbrato di fretta nella cappella di Kilmainham, in una progione, tra un condannato a morte e la sua donna. I due amanti non potranno consumare il loro amore, ma l’uomo afferma che sarà comunque felice di morire on l’anello al dito, cosi sarà legato per sempre alla sua Lei.
Ecco versione dei mitici Dubliners:

As we gather in the chapel here in old Kilmainham Gaol,
I think about these past few days, oh, will they say we’ve failed?
From our school days, they have told us we must yearn for liberty,
Yet, all I want in this dark place is to have you here with me.

Oh, Grace, just hold me in your arms and let this moment linger,
They’ll take me out at dawn and I will die.
With all my love, I place this wedding ring upon your finger,
There won’t be time to share our love for we must say good-bye.

Now, I know it’s hard for you, my love, to ever understand,
The love I bear for these brave men, my love for this dear land,
But when Pádhraic called me to his side down in the G.P.O.,
I had to leave my own sick bed, to him I had to go.

Now, as the dawn is breaking, my heart is breaking, too,
On this May morn, as I walk out, my thoughts will be of you,
And I’ll write some words upon the wall so everyone will know,
I love so much that I could see his blood upon the rose.

(There won’t be time to share our love for we must say good-bye.)

Coro dei tifosi e musica reggae per il Pisa

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curva nord maurizio alberti pisa

La Curva Nord Mauriuzio Alberti ci regala un ennesimo e fantastico esempio di connubio tra cori dei tifosi e musica, reggae in questo caso.

Ecco il video degli ultras pisani durante il derby del 14 Aprile 2018 allo stadio Armando Picchi di Livorno:

Insieme a te

la canzone è un vero e proprio inno d’amore per la squadra che incarna la città, che ne porta il nome ed i simboli: la croce della Repubblica Marinara e la Torre pendente. Non sono molte le parole del coro della tifoseria nerazzurra, ma sono quelle che bastano. E’ bello anche che i tifosi usino la dicitura Sporting Club, quella originaria del club al monento della sua fondazione nel 1909.
Lalalalalalalala
sempre insieme a te
Pisa sporting club

Rivers of Babylon:

un brano pazzesco questo dei Boney M. del 1978, inciso in 45 giri dall’etichetta musicale Sire rocord. Queste note hanno fatto ballare generazioni..ed i loro figli ora le cantano negli stadi italiani e non. In molte curve e gradinate gli ultras cantano la canzone con le parole “maciniamo kilometri“.
Quella degli anni 70 è una cover del brano originale, dei Melodians del 1969. Il brano Rivers of Babylon parla dei un salmo dell Bibbia, l’esilio del popolo ebraico a Babilonia, testi sacri ai giamaicani.

Coro da stadio e musica di country road a Ferarra

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Curva Ovest Ferrara Country road

Un coro da stadio con la musica di Country Roads imperversa nella Curva Ovest di Ferrara, dove risiede lo zoccolo duro degli ultras della Spal.

La tifoseria spallina non certamente nuova sul nostro blog, specialmente negli ultimi periodi, in cui sofrna delle performance di tifo notevoli allo stadio Paolo Mazza ed anche in trasferta.

Oggi ti presentiamo una canzone stupenda, che cantata da tutti i sostenitori della Spal fa venire i brividi.

Ecco il video realtivo alla partita casalinga contro il Chievo del 18 Aprile 2018:

Facci un gol

questo ritmo e melodia fantastici sono statigià utilizzati da altre tifoserie, ma questo coro della Curva Ovest è più particolare perchè ha un testo, seppur di pochissime parole, ma diverso.
I tifosi della Spal cantano “Facci un gol, per la Ovest, facci un gol”.

Take me home, Country Road

quando coro da stadio e musica si sposano noi andiamo in estasy. Per deformazione professionale subito andiamo a cercare quale possa essere il brano originale ed in questo caso la canzone della tifoseria di Ferrara è ispirata ad un vecchio disco country cantato da John Denver e famosissimo. La canzone ufficiale della West Virginia uscì in 45 giri nel 1971 per etichetta musicale RCA record, ma sono stati diversi i 45 giri di cover. il più amabile è certamente quello che riporta la versione reggae dei Toots and the maytals che ovviamente riporta un testo leggermente diverso per poter descrivere la Giamaica.


Coro dei tifosi e musica di Gigi D’Agostino a Parma

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curva nord parma

Il nuovo coro da stadio della Curva Nord Parma sulle note di una canzone da discoteca di Gigi D’Agostino degli anni 90 arricchisce il binomio tifosi e musica.

Il risultato è uno spettacolo puro!

Canta con noi

Ecco la tifoseria ducale all’opera mentre canta nel settore più caldo, la Curva Matteo Bagnaresi, questa canzone fantastica:

Le parole del coro dei tifosi gialloblu sono:

Finché vivrò, ti sosterrò,

sempre al tuo fianco mai ti lascerò

Forse chissà, funzionerà,

canta con noi che torniamo in Serie A!

Un inno goliardico che inneggia alla squadra e evidenzia le speranze di tornare nel calcio della massima seria, questo degli ultrà crociati.

L’amour toujours (ill’ fly with you)

Il coro dei tifosi del Parma si rifà alla musica, quella bella, quella di quanto eravamo giovani, quella di Gigi Dag, al secolo Luigi Celestino D’agostino, disk jockey torinese classe 1967. Costui ci ha fatto ballare, ci ha fatto dìvertire e..magari qualcuno ha anche abordato qualche ragazza (non io, io ero al bancone ad ordinare da bere). L’amour toujours è probabilomente il disco più importante dell’artista, pubblicato nel 1999 da etichetta musicale Media Record, è stato un successo incredibile ed ancora oggi va alla grande.

Non è il nostro genere di musica preferito, ma rendiamo onore delle armi al grande Gigi Dag e ti lasciamo con un dubbio, mentre ascolti e canti l’Amour toujours: ma non è simile a But not Tonight dei Depeche Mode?

I still believe in your eyes
I just don’t care what you’ve done in your life
Baby, I’ll always be here by your side
Don’t leave me waiting too long, please come by
I, I, I, I still believe in your eyes
There is no choice, I belong to your life
Because I will live to love you someday
You’ll be my baby and we’ll fly away
And I’ll fly with you
I’ll fly with you
I’ll fly with you
Every day…

Coro tifosi Lazio e goliardia sui biscotti

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curva nord lazio biscotti galbusera

C’è un coro dei tifosi della Lazio che sprizza goliardia e che parla dei biscotti Galbusera, oltre che del succo di frutta Yoga.

Si tratta di una vecchia canzone degli anni 90, periodo aureo della Curva Nord, che viene riproposta in alcune occasioni in cui il diverimento primeggia nel settore.

Siamo i biscotti Galbusera

Per poter capire una battuta o una frese goliardica bisogna prima conoscere il contesto storico ed i protagonisti ed in questo caso dovresti immedesimarti in un ragazzo della Roma degli anni 80-90 che frequenta la tifoseria laziale. Questa sui biscotti è una canzone simpatica, ma che ha fatto la storia del tifo biancoazzurro ed italiano, forse proprio per il suo “non sense”.

Ma perchè un coro sui biscotti?  E perchè proprio Galbusera?

C’è chi dice a caso, chi dice perchè Galbusera era legato alla Roma, chi perchè nella pubblicità dei biscotti c’era un mago vestito di giallo e rosso, i colori dei rivali romanisti…ognuno dice la sua, come sempre, ma noi no; rimani con il dubbio, come tanti prima di te e rimani però anche con il sorriso.
Ecco il video della Curva Nord mentre canta il coro in uno Stadio olimpico pieno in occasione dell’evento Di padre in figlio:

Il coro parte con la voce di un “lanciacori” che fa delle domande alle quali tutto il settore risponde; poi parte il ritornello.

Quali sono le parole della canzone dei tifosi della Lazio?

Il nome di un grande Biscotto:

–  Galbusera! –

Il nome di una grande squadra

– Lazio! –

Il nome di un succo di frutta

– Yoga! –

Siamo i biscotti Galbusera,
e mai nessuno ci fermerà,
noi saremo sempre qua fino a che il latte bollirà,
Galbusera è il biscotto degli ultra…

A Siena un coro da stadio sulla musica di Noemi

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coro vecchi ultras siena

Un coro da stadio dei tifosi del Siena, “che bello è quando esco di casa”, si basa sulla musica della cantante Noemi.

Non è mai stata nostra intenzione voler dare la paternità ad un coro ultras, poichè ha poco senso “essere stati i primi”, poichè a volta anche una o due parole del testo cambiato fanno la differenza, poichè quel che conta è la qualità e l’intensità della canzone stessa e poichè spesso è difficile capire chi possa aver inventato il coro stesso; una canzone nasce spontanea in rari casi, il mondo del tifo calcistico prevede l’emulazione e capita molte volte che un canto diventa famoso associato alla curva di una grande squadra che gioca la champions league, mente nasce in una gradinata di un campo di periferia o di una “serie minore”.

quando esco di casa…a tifare la Robur

Tutto questo preambolo per fdirti che siamo venuti a consocenza che il coro in questione pare sia stato inventato dalla Curva Robur e ti riportiamo le parole alle quali ci rifacciamo:

Oggi #fototifostory vuole deliziare gli amici e i followers con un aneddoto curioso, che molti fuori da Siena (e anche a Siena…) non conoscono. In questi giorni infatti (precisamente nella notte tra il 15 e il 16 aprile) cade l’anniversario dell’invenzione del coro “CHE BELLO E’…”, nato proprio in occasione della trasferta a Grosseto del 2011, forse l’ultimo grande esodo al seguito del “vecchio” A.C. Siena, un derby che tornava dopo 30 anni con la Robur in rampa di lancio verso il ritorno in serie A. Concepito in Piazza in una serata di euforia, dalla musica di “Vuoto a perdere” di Noemi Official, con il geniale testo inventato da Massimo Maffei, il coro viene subito proposto l’indomani durante il viaggio in treno verso la Maremma (come testimonia il video nel link sottostante), diventando subito un tormentone non solo allo stadio, ma anche tra i giovani senesi che sulle ali dell’entusiasmo lo cantano nelle loro notti brave. L’invenzione risulta evidentemente efficace, dal momento che nel giro di poche settimane diventa una “hit” cantata da molte curve, spopolando dapprima tra le tifoserie di B che lo scoprono quando giocano contro la Robur, per poi diventare uno dei cori più popolari tra le tifoserie d’Italia e non solo, come ad esempio si sarà accorto chi qualche volta ha guardato una partita del PSG…

fototifo siena

Già, la tifoseria senese..e per di più in un derby, quello con il Grosseto ed in treno mentre si va in trasferta…il che è anche molto romantico.

Ecco il video:

Un vuoto a perdere

un brano uscito nel disco del Gennaio 2011 per l’etichetta musicale Sony Music e che ha vinto diversi premi. La canzone è stata scritta dal mitico Vasco Rossi, ma a parte ciò, rimane sempre un brano che per il testo, l’autrice ed il tipo di sonorità non avremmo mai immaginato potesse essere associato ad calcio..e fa pure strano solo il pensiero che qualcuno di noi, frequentatori di stadio, potesse ascoltare questo disco…ma evidentemente invece, le note di Noemi piacciono e si sposano bene con le parole dei tifosi, così da diffondersi da curva a curva, fino ad arrivare a Parigi.

Can’t Take My Eyes Off You ed i tifosi del Fulham

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Fulham fans

Quando i tifosi di calcio e la musica si incontrano c’è da divertirsi ed è questo il caso dei supporters del Fulham e la canzone Can’t Take My Eyes Off You.

Londinesi, rivali soprattutto del Chelsea causa vicinanza e delle altre realtà cittadine, i Cottagers sono una delle squadre più antiche della capitale inglese. Non si tratta di una della tifoseria più note d’Inghilterra, neppure di uno dei club con più fascino, ma la Black and White Army conquista chiunque con questo coro:

Credo che ognuno di noi potrebbe rimanere stupito e si emozionerebbe se presente a Craven Cottage davanti ad uno spettacolo come questo, che avvien dopo ogni vittoria.

La perole del coro dei tifosi del Fulham sono:

You’re just too good to be true.
Can’t take my eyes off you.
You’d be like Heaven to touch.
I wanna hold you so much.
At long last love has arrived And I thank God I’m alive.
You’re just too good to be true. Can’t take my eyes off you.
Der rup, der rup, dr rup rup rup, Der rup, der rup, dr rup rup rup…

Can’t take my eyes off you

A molti nota come “I love you baby“, la canzone è stata scritta da Bob Crewe e Bob Gaudio, è stata un singolo di Frankie Valli del 1967. La canzone è tra quelle di Valli uno dei più grandi successi, raggiunse il numero 2 della Billboard Hot 100, guadagnando il disco d’oro (ascoltala).

Il brano è stato rifatto da circa 200 artisti!
Nel 1991, i Pet Shop Boys hanno utilizzato parte del brano sul loro doppio A-side singolo “Where the Streets Have No Name (I Can’t Take My Eyes Off You)/How Can You Expect to Be Taken Seriously?” che raggiunse il 4°posto nelle classifiche UK; nel 1998 Lauryn Hill l’aveva portata 35° della classifica Hot 100 Airplay, nel 2010 i Muse hanno prodotto una versione nel album Futurism; anni prima i Bad Manners fecero una cover ska 2tone, nell’ album “Can Can” e poi tanti altri grandi tra cui Diana Ross & the Supremes, The Temptations, Gloria Gaynor, Neil Sedaka, The Killers etc…esiste anche la versione in italiano, dal titolo “Per Ricominciare” che è stata registrata dal vivo da Mina nel suo album storico “Mina Alla Bussola” del nel 1968 (ascolta). Un anno più tardi ha anche registrato la canzone con il testo originale per il mercato americano nell’album “More than strangers”.
La canzone è presente anche in cinematografia: Conspiracy Theory, The Fabulous Baker Boys, Scooby-Doo, il diario di Bridget jones.

Can’t Take My Eyes Off You ed il mondo del calcio

Sono innumerevoli i casi che legano questo brano musicale al football; è stato adattato come coro per molti giocatori e squadre, tra cui Freddie Ljungberg dell’Arsenal (soprattutto durante la stagione 2001-02 della Premier League).

La nazionale di calcio del Galles lo ha utilizzato come jingle di supporto alla fase di qualificazione dei Mondiali del 1994.

Una versione parodia è cantata dai tifosi del West Ham Utd nei confronti di persone con i capelli ricci, il tributo è iniziato come una serenata per l’ex giocatore Christian Dailly ma in sua assenza può essere cantato a chiunque soddisfi i criteri.

Anche i supporters del Manchester United hanno adottato questo coro.

Ad Arezzo un coro dei tifosi con la musica di Noemi

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coro curva sud lauro minghelli

Sarò con te, recita il coro dei tifosi dell’Arezzo basato sulla musica di un disco di Noemi.

La Curva Sud Lauro Minghelli, punto di riferimento stilistico anche per molte realtà più blasonate, ha introdotto una nuova canzone per sostenere gli amaranto, oltretutto in momento delicato causa problemi (nuovamente!) societari.
La squadra gioca, la tifoseria vive un buon momento e questo coro, già presente in altre curve italiane, vola allo stadio Comunale (città d’Arezzo).
Ecco il video degli ultrà aretini al termine della partita casalinga contro il Gavorrano del 24 Marzo 2018:

Le parole del coro della Curva Sud di Arezzo sono:
Sarò con te
E non devi mollare
continuando a giocare
Con la grinta e col cuore
Perché lo sai
Sarò sempre a girare
Su e giù lo stivale
Con la stessa passione
Ooooooo
Oooooo

Vuoto a perdere
Il canto dei tifosi aretini riprende le note e la melodia del brano di Noemi pubblicato nel disco Rossonoemi nel 2011 dalla Sony. Calcio e musica di nuovo insieme, e di nuovo la canzone di Noemi alla ribalta negli stadi italiani, dopo il diffusissimo “che bello è” che di gradinate nel ha viste tante.

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