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I tifosi laziali e la pezza Yuppies

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I tifosi laziali e la pezza Yuppies, una goliardata che accomuna due passioni, quella per il calcio e quella per il cinema.
Nel settore ospiti dello stadio Marcantonio Bentegodi di Verona, a Settembre 2015, per la partita di campionato tra Hellas Verona e Lazio, ecco comparire lo striscione (gira già almeno da un anno):

Il riferimento è certo con il successo cinematografico del 1986 del regista Caro Vanzina. Il richiamo al film sarebbe stato evidente anche solo con la scritta Yuppies, ma c’è di più, c’è l’immagine simbolo, quella con i quattro protagonisti del film durante una pausa sul set. Non si tratta della locandina del film, ma è la foto che tutti associano a Yuppies, perchè rappresenta lo Yuppie e perchè ha con se i quattro attori: Ezio Greggio (Willy), Jerry Calà (Giacomo), Massimo Boldi (Lorenzo) e Christian De Sica (Sandro).

Il nesso con la tifoseria della Lazio? Chiedilo a loro! 😉
Il film Yuppies è una di quelli che a noi della redazione piacciono di più, pieni anni 80, Milano da bere.
Lo Yuppie – Young Urban Professional – è il giovane rampante in carriera, colui che vuole emergere nel sistema del lavoro, una figura molto presente negli anni 80. Non una sottocultura, ma qualcosa di simile, con i propri capi d’abbigliamento, locali, attitudine comportamentale ed anche musica. La colonna sonora degli Yuppies, nati a Manhattan, spaziava dalle serate al mitico Studio 54 fino a Duran Duran, Huey Lewis & The News, Prince, Cyndi Lauper, tutto rigorosamente in compact disc!
Lo Yuppie italiano è forse più semplice, quasi un “paninaro cresciuto” ed ecco che lo si nota nel film: playboy che cercano la ricchezza e la carriera facendosi largo tra serate, cene in piedi, loft e vestiti di marca…lo yuppismo italico si ispirava a Gianni Agnelli, l’avvocato presidente della Juventus.
Le location del film sono le stesse frequentate dagli yuppies milanesi: piazza San Babila, Stazione Centrale e Teatro Manzoni.
Anche la sountrack della pellicola è favolosa: Modern Talking, Opus, Sandy Marton, Matt Bianco,Freddy Marcury e Valerie Dore.


Julio Iglesias, il cantante che giocò con il Real Madrid

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julio iglesias real madrid goalkeeper julio iglesias calcio julio iglesias portiere real madrid real madrid julio iglesias calciatore La musica ed il calcio si incontrano con Julio Iglesias, il cantante che fu calciatore tra le fila del Real Madrid, Le Merengues.

Julio è nato nel 1943 a Madrid e tifa per Los Blancos da sempre!
Già questo poteva essere un interessante spunto per un articolo che potesse parlare di pallone e note musicali, ma invece c’è di più perchè il musicista è stato anche un giocatore dei Galacticos!

Iglesias, il cantante solista più importante di tutti i tempi e l’artista latina che ha venduto di più nel mondo, giocava come portiere nelle giovanili del Real Madrid.

Certo che a vederlo nessuno lo potrebbe immaginare quest’uomo estremo difensore dei Bianchi di Madrid!
Julio dovette lasciare il football per via di un incidente automobilistico e dovette buttarsi a capofitto nel canto..cosa che sembra essergli riuscita bene.

Iglesias, portiere delle giovanili del Real, non cambiò la sua vita per un vezzo, ma purtroppo dovette rimanere senza camminare per ben 2 anni.

Proprio in cantante ex portiere disse: “Avevo molta più attitudine che talento”

Non è più un calciatore, ma rimane un grande tifoso delle Merengues, così affezioanto da esprimersi sulle faccende tecniche o sui giocatori. Iglesias è un grande fan di Cristinao Ronaldo:

Non è facile avere la volontà che lui ha per allenarsi, per essere forte, per avere il fiuto del gol, e al tempo stesso sapere che la gente dica sempre ‘guarda, però è davvero un figo’. Ora sono felice per aver battuto l’Athletic e perché il Real è primo nella Liga.

Non possiamo che chiudere questo articolo con Se mi lasci non vale, grande disco di successo pubblicato in 45 giri della Ariston Records nel 1976:

La valigia sul letto
è quella di un lungo viaggio
e tu senza dirmi niente hai trovato il coraggio
con l’orgoglio ferito di chi poi si ribella
ma quando t’arrabbi sei ancora più bella
E così, su due piedi, io sarei liquidato
ma vittima sai d’un bilancio sbagliato
se un uomo tradisce, tradisce a metà
per cinque minuti e non eri più qua

Se mi lasci non vale (se mi lasci non vale)
se mi lasci non vale (se mi lasci non vale)
Non ti sembra un po’ caro
il prezzo che adesso io sto per pagare
(Se mi lasci non vale) se mi lasci non vale
(se mi lasci non vale) se mi lasci non vale
dentro quella valigia tutto il nostro passato
non ci può stare

Metti a posto ogni cosa e parliamone un po’
io di errori ne ho fatti, di colpe ne ho
ma quello che conta tra il dire e il fare
è saper andar via ma saper ritornare

Se mi lasci non vale (se mi lasci non vale)
se mi lasci non vale (se mi lasci non vale)
Non ti sembra un po’ caro
il prezzo che adesso io sto per pagare
(Se mi lasci non vale) se mi lasci non vale
(se mi lasci non vale) se mi lasci non vale
dentro quella valigia tutto il nostro passato
non ci può stare
(Se mi lasci non vale) se mi lasci non vale
(se mi lasci non vale) se mi lasci non vale
dentro quella valigia tutto il nostro passato
non ci può stare
(Se mi lasci non vale) se mi lasci non vale
(se mi lasci non vale) se mi lasci non vale
dentro quella valigia tutto il nostro passato
non ci può stare
Se l’articolo ti ha incuriosito, visita la sezione “Calciatori musicisti

L’elmo troiano tra gli ultras del Montenero di Bisaccia

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warriors montenero trojan record ultras warriors montenero usd montenero calcio Il simbolo dell’etichetta musicale Trojan, l’elmo troiano, compare tra gli ultras del Montenero di Bisaccia, una squadra del campionato Eccellenza.

I Warriors Ultras portano la bandiera con il logo che tutti associano al reggae, in particolare all’early reggae, quello ascoltato da rudeboy, mod e skinhead. La Trojan, nata nel 1968 nel Regno Unito, ha fatto la sua fortuna incidendo dischi di musica giamaicana in generale..chiaramente la sua nascita coincide con l’esplosione delle sonorità caraibiche in Inghilterra e delle sottoculture, un periodo florido per lo ska ed il rocksteady che ha rappresentato la fortuna anche della casa di incisione…e pensare che nacque come sottoetichetta della mitica Island Record.

Non si tratta certamente del primo o dell’unico caso in cui l’elmo trojano è presente tra i somboli di una tifoseria di calcio, ma è particolare il fatto di trovarlo in quello che è chiamato erroneamente il “football minore”; l’U.S.D. Montenero 1978 Calcio milita nell’Eccellenza molisana e porta i colori rosso e blu.

Ora godiamoci un po’di buona musica, reggae ovviamente, skinhead reggae per la precisione. Una canzone mitica..e non dirmi che riesci a non ballare!

L’inno della Fiorentina versione punkrock di Yannick Noah

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Yannick Noah fiorentina Yannick Noah cantante Yannick Noah tennis oh fiorentina narciso parigi L’inno della Fiorentina in versione punkrock cantato dall’ex giocatore di tennis Yannick Noah, il giorno della partita di Europa League contro il Belenenses.

Yannick, nato a Sedan nel 1960, appesa la racchetta al chiodo è diventato cantante; all’età di 31 anni, nel 1991 ha lasciato il tennis per passare al microfono.

Nei campi aveva collezionato tante vittorie, tra cui il Roland Garros e come cantante ha inciso una decina di dischi.

Ma perchè l’inno della Viola?
Perchè Noah è il testimonial della Le Coq Sportif, lo sponsor tecnico della Fiorentina da almeno 3 anni…non è un caso che anche a Luglio era presente alla presentazione delle maglie in Piazza Santo Spirito.

Comunque, non ce ne volesse, ma noi preferiamo la versione di Narciso Parigi, quella originale!
Garrisca al vento il labaro viola,
sui campi della sfida e del valore.
Una speranza viva ci consola,
abbiamo undici atleti e un solo cuore!

Oh Fiorentina,
di ogni squadra ti vogliam regina.
Oh Fiorentina,
combatti ovunque ardita e con valor!
Nell’ora di sconforto e di vittoria,
ricorda che del calcio è tua la storia.

Maglia viola lotta con vigore,
per esser di Firenze vanto e gloria.
Sul tuo vessillo scrivi: forza e cuore,
e nostra sarà sempre la vittoria!

Oh Fiorentina,
di ogni squadra ti vogliam regina.
Oh Fiorentina,
combatti ovunque ardita e con valor!
Nell’ora di sconforto e di vittoria,
ricorda che del calcio è tua la storia.

Forza Fiorentina!
Forza!

Alé Viola
Alé

Rossoneri, il nuovo inno del Milan di Emis Killa

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ac milan logo curva sud milano emis killa milanista emis killa saturnino

Rossoneri, di Emis Killa, è il titolo della canzone che diventerò il nuovo inno del Milan andando a sostituire il brano di Tony Renis.

Abbiamo già assistito a scempi in campo musical-cacistico, spesso proprio quando subentra un nuovo inno a quello vecchio..ma questo è veramente terribile!
Che non ce ne voglia il rapper di Vimercate. Ascoltate e giudicate voi, che siate tifosi milanisti o no:


Unica nota positiva la presenza di Saturnino, il bassista che tutti conoscemmo perchè lavorava con Jovanotti e che si è buttato nella produzione musicale.
Sarà contento Balotelli..

Il testo di Rossoneri:
Si, 1899, è la data che tengo a memoria, A.C. Milan uguale vittoria, in Europa si è fatta la storia, milanisti nel cuore, sono undici in campo e milioni là fuori, rossoneri guerrieri, anche all’estero sentono i cori e una realtà partita da qua, la città della madonnina, innamorato pazzo di lei, nella testa c’ho solo il Milan, tifo la squadra migliore del mondo e non la cambio nemmeno per sogno, tifo la squadra migliore del mondo e non la cambio nemmeno per sogno, tifo la squadra migliore del mondo e non la cambio nemmeno per sogno
Ohohohohohohohohoh MILAN! Ohohohohohohohohoh MILAN!
Guardo il Milan alla tv, seguo le partite alla radio, ma mi esalto molto di più, quando esco e vado allo stadio, canto per 90 minuti, anche dopo aver fatto la fila, i rossoneri non restano muti, tutto per il magico MILAN, non mi importa quando e dove, vincere è quello di cui ho bisogno, tifo la squadra migliore del mondo e non la cambio nemmeno per sogno, tifo la squadra migliore del mondo e non la cambio nemmeno per sogno, tifo la squadra migliore del mondo e non la cambio nemmeno per sogno, tifo la squadra migliore del mondo e non la cambio nemmeno per sognoooo
Ohohohohohohohohoh MILAN! Ohohohohohohohohoh MILAN! Ohohohohohohohohoh MILAN! Ohohohohohohohohoh MILAN!

Coro Curva Sud Brindisi, butta in aria le mani

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ultras brindisi curva sud curva michele stasi brindisi 1910 Fruitgum Company simon says curva sud brindisi ultras Coro Curva Sud Brindisi Michele Stasi, Butta in aria le mani, un disco degli anni 60 adottato dai tifosi del football.

Abbiamo parlato più volte del legame tra le canzoni ed il tifo da stadio e questo è un altro esempio magnifico del fatto che i cori degli ultrà spesso si fondano sulla musica; nascono così, sulla base delle canzoni che sono più orecchiabili, quelle che ci cantavano quando eravamo bambini e che ci sono rimaste impresse.

Ecco gli ultrà brindisini, gli adriatici, allo stadio  Franco Fanuzzi:

La tifoseria di Brindisi canta queste parole:

butta in aria le mani,

e poi falle girar,

canta insieme alla curva,

canta insieme agli ultras…

E’molto semplice capire quale possa essere il disco che ha ispirato gli ultras biancazzurri della Curva Stasi: Il ballo di Simone! O almeno noi così la consociamo, si tratta però di una cover; Giuliano ed i sui notturni hanno riportato in italiano il bano dei 1910 Fruitgum Company uscito in 45 giri nel 1968.

Nasce come canzone beat, poi finisce per diventare un jingle per bambini. Ecco a voi “Simon says“:

I’d like to play a game,
That is so much fun,
And it’s not so very hard to do,
The name of the game is Simple Simon says,
And I would like for you to play it too,

Put your hands in the air,
Simple Simon says,
Shake them all about,
Simple Simon says,
Do it when Simon says,
Simple Simon says,
And you will never be out.

Simple Simon says,
Put your hands on your hips,
Let your back bone slip,
Simon says,

Simple simon says,
Put your hands on your hips,
Let your back bone slip,
Simon says,

Put your hands on your head,
Simple Simon says,
Bring them down by your side,
Simple Simon says,
Shake them to your left,
Simple Simon Says,
Now shake them to your right,

Put your hands on your head,
Simple Simon says,
Bring them down by your side,
Simple Simon says,
Shake them to your left,
Simple Simon Says,
Now shake them to your right,

Now that you have learnt,
To play this game with me,
You can see its not so hard to do,
Lets try it once again,
This time more carefully,
And I hope the winner will be you.

Clap your hands in the air,
Simple Simon says,
Do it double time,
Simple Simon says,
Slow it down like before,
Simple Simon says,
Ah, your looking fine.
Simple Simon says,
Now clap them high in the air,
Simple Simon says,
Do it double time,
Simple Simon says,
Slow it down like before,
Simple Simon says,
Ah, your looking fine.

Ultras Livorno, One Love

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como-LIVORNO 2 one love wailers Brigate autonome livornesi bal livorno ultras amaranto Gli ultras del Livorno e la pezza One Love che campeggia in Curva Nord, un idillio tra musica e tifoseria calcistica.
La Curva labronica, quella dello stadio Armando Picchi non è nuova a riferimenti esterni al football, dalla politica alle canzoni e proprio questo lo testimonia.
One Love è una frase d’amore, cosa c’è di meglio per parlare del legame tra un tifoso e la sua squadra del cuore!? One love è il titolo di un brano fantastico, un’icona del reggae.
Tutti conosciamo la versione di Bob Marley da solista, ma a volte ci sfugge che One love è una canzone dei Wailers, The Wailing Wailers, la band dove Bob cantava.
Si tratta di un 45 giri inciso nel 1965 per l’etichetta Studio One, la mitica!
Bob Marley ne ha fatto poi una cover in solitaria, più lenta, che ha conquistato il mondo e che è stata pubblicata nel disco Exodus 12 anni dopo, tramite l’etichetta Tuff Gong.

Eccole parole di One Love:
One Love! One Heart!
Let’s get together and feel all right.
Hear the children cryin’ (One Love!);
Hear the children cryin’ (One Heart!),
Sayin': give thanks and praise to the Lord and I will feel all right;
Sayin': let’s get together and feel all right. Wo wo-wo wo-wo!

Let them all pass all their dirty remarks (One Love!);
There is one question I’d really love to ask (One Heart!):
Is there a place for the hopeless sinner,
Who has hurt all mankind just to save his own beliefs?

One Love! What about the one heart? One Heart!
What about – ? Let’s get together and feel all right
As it was in the beginning (One Love!);
So shall it be in the end (One Heart!),
All right!
Give thanks and praise to the Lord and I will feel all right;
Let’s get together and feel all right.
One more thing!

Let’s get together to fight this Holy Armagiddyon (One Love!),
So when the Man comes there will be no, no doom (One Song!).
Have pity on those whose chances grows t’inner;
There ain’t no hiding place from the Father of Creation.

Sayin': One Love! What about the One Heart? (One Heart!)
What about the – ? Let’s get together and feel all right.
I’m pleadin’ to mankind! (One Love!);
Oh, Lord! (One Heart) Wo-ooh!

Give thanks and praise to the Lord and I will feel all right;
Let’s get together and feel all right.
Give thanks and praise to the Lord and I will feel all right;
Let’s get together and feel all right.

L’estate di Hubner, una canzone per il calciatore

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dario hubner canzone dario hubner birra dario hubner bar dario hubner sigarette L’estate di Hubner è una canzone dei Toromeccanica che vede protagonista il calciatore Dario, il bisonte di Muggia.
Parliamo di uno dei più importanti giocatori di calcio della nostra Nazione, capocannoniere in Serie A con il Piacenza, in B con il Cesena ed in C con il Fano..un mostro sacro!
Di lui a volte parliamo per alcune foto che lo ritraggono al bar o mentre beve birra..Dario è uno di noi!

Dario Hubner non è solamente presente nel video del brano musicale, ma è il protagonista della canzone che lo cita!

Per i Toromeccanica si tratta del secondo estratto del loro disco L’innocenza dei 30 anni, uscito a Luglio.
Il testo ci parla di 2 storie diverse tra loro:

  • la vita sentimentale di un giovane
  • la stagione 2001-2002 che vede l’attaccante Hubner vincere la classifica dei cannonieri all’età di 35 goal con 24 reti nelle file del Piacenza.

Proprio Hubner nel video, tra una grappa ed una sigaretta (entrambi vizi che ha sempre coltivato, anche quando calcava i migliori campi di football) rivedele sue scene, il suo calcio.
Cantava le canzoni della radio
si nascondeva nell’armadio
non si faceva mai trovare
e adesso lei non canta più
torna tardi la mattina
con le amiche è una regina
decide quel che c’è da fare
e puntualmente poi si fa
infondo era una brava ragazza
ed io non l’ho saputa amare
ha i suoi difetti ma infondo anch’io
non sono da buttare
peccato che è finita male

RIT
Di quell’estate magica ricordo quasi niente
tranne Hubner cannoniere
e noi che cominciammo a far l’amore
a volte in modo semplice
altre volte in modo un po’ malato
poi un bel giorno sei sparita
mai una gioia è resistente in questa vita

Scherzava anche se non era il caso
coi suoi discorsi sadomaso
come fili interdentali
andavan in quel posto a me
che mi alzo presto la mattina
e sono re senza regina
che sopravvivo di ricordi
e poi mi ammazzo di perché
infondo era una brava ragazza ed io
non l’ho saputa amare
ha i suoi difetti ma infondo anch’io
faccio l’intellettuale dal giorno che
ho iniziato a cantare

RIT
Di quell’estate magica ricordo quasi niente
tranne Hubner cannoniere
e noi che cominciammo a far l’amore
a volte in modo semplice
altre volte in modo un po’ malato
poi un bel giorno sei sparita
mai una gioia è resistente in questa vita
poi un bel giorno sei sparita
mai una gioia è persistente in questa vita
poi un bel giorno sei sparita
mai una gioia è resistente in questa vita


Coro Curva Rozzi, fino al novantesimo

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ultras ascoli curva sud curva sud ascoli curva sud costantino rozzi ascoli facci un gol la curva sud ti ama ascoli Il coro della Curva Sud Costantino Rozzi io ti sosterrò fino al novantesimo è un segno d’amore verso l’Ascoli Calcio.
Ecco il corteo in cui gli ultras ascolani in trasferta a Perugia cantano il coro da stadio per sostenere i bianconeri:

Le parole del coro dei tifosi dell’Ascoli, il Picchio sono:
Io ti sosterrò,
fino al novantesimo,
tutto quello che ti chiedo è di lottare con il cuor…
E facci un gol!
La curva sud ti ama,
tutta la settimana io penso solo a te,
Ascoli Calcio unico grande amore
saremo al tuo fianco finchè esisterai…

Coro Curva Nord Novara, Un giorno all’improvviso

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curva nord novara tifoseria novara i righeira ultras novara curva nord Il coro della Curva Nord di Novara, Un giorno all’improvviso, mi innamorai di te è un esempio del legame tra il mondo del tifo calcistico e la musica.

Il coro da stadio degli ultras del Novara, i Gaudenziani, si rifà ad un brano musicale noto specialmente dagli over 35: L’estate sta finendo dei Righeira.
Ecco la gli ultras delle Curva Nord Novara che cantano alla presentazione della squadra in vista del campionato 2015/16:

Le parole del coro della tifoseria azzurra sono:
Un giorno all’improvviso,
mi innamorai di te,
il cuore mi batteva
non chiedermi perchè
di tempo ne è passato
ma siamo ancora qua
io canto per Novara,
tu vinci per gli ultrà.
L’estate sta finendo è un brano cult degli anni 80, una canzone non soltanto stagionale, anche se spesso viene passata alla radio verso settembre, quando si lasciano le località turistiche per tornare in città.
Il singolo dei Righeira, duo torinese molfo affine al mondo del football, è stato inciso dall’etichetta Teldec nel 1987 su disco 45 giri.

Ecco il testo..lo so che la vuoi cantare!
L’estate sta finendo
e un anno se ne va
sto diventando grande
lo sai che non mi va.
In spiaggia di ombrelloni
non ce ne sono più
è il solito rituale
ma ora manchi tu.
Languidi brividi
come il ghiaccio bruciano
quando sto con te.
Baciami
siamo due satelliti
in orbita sul mar.
È tempo che i gabbiani
arrivino in città
L’estate sta finendo
lo sai che non mi va.
Io sono ancora solo
non è una novità
Tu hai già chi ti consola
a me chi penserà.
Languidi brividi…
L’estate sta finendo
e un anno se ne va
sto diventando grande
lo sai che non mi va.
Una fotografia
è tutto quel che ho
ma stanne pur sicura
io non ti scorderò.
L’estate sta finendo
e un anno se ne va
sto diventando grande
anche se non mi va.
L’estate sta finendo
l’estate sta finendo
l’estate sta finendo oh oh oh oh
l’estate sta finendo . . . . . . .

Gigi Meroni, una canzone di Filippo Andreani

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gigi meroni goal filippo andreani musica calcio gigi meroni farfalla granata gigi meroni torino granata Tramite la musica Filippo Andreani vuole ricordare Gigi Meroni, con una canzone omonima, l’ala del Torino, la farfalla granata, il calciatore beat.

Quello dell’artista lariano è un progetto particolare, il suo è un monologo nel quale a parlare è Meroni stesso.

Ad autodescriversi nel brano è il giocatore del Toro che racconta quanto si cela dietro al dribbling, al numero 7 della sua maglia, la storia d’amore con Cristina Understadt ed una partita a carte con Giacinto Facchetti e Gianni Brera.

Ascoltiamo la canzone, pensando a questo calciatore molto particolare in campo e fuori, con una filosofia di vita tutta sua e che se ne è andato troppo presto.
Una vita vissuta al massimo, tante soddisfazioni, onore ed amore, ma, come più d’una volta capita ai granata, la sorte avversa e quell’incidente che lo ha portato via prematuramente.
Era un simbolo di estri bizzarri e libertà sociali in un paese di quasi tutti conformisti sornioni, diceva di lui Gianni Brera.

Filippo Andrani non è nuovo a voler unire musica e calcio, lo aveva già fatto con la sua band precedente, gli Atarassia Group, dei quali parleremo più aventi, e lo fa anche in questo disco, il terzo, edito da Master Music in cui si perde tra il football che fu, il punk e la musica italiana. Nell’album c’è anche un brano su Stefano Borgonovo.
Va evidenziato come questo prodotto musicale sia il frutto di tante collaborazioni come quella di Steno dei Nabat o Sigaro della Banda Bassotti.

Curva Sud Treviso Fabio Di Maio, tieni in alto i tuoi color

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curva sud fabio di maio curva sud treviso treviso curva sud di maio ultras treviso curva sud La Curva Sud Treviso Fabio Di Maio con il coro Tieni in alto i tuoi color è uno degli esempi del legame tra il tifo inglese ed i canti degli ultras italiani.
Gli ultras del Treviso cantano così allo stadio Omobono Tenni:

Ecco le parole della tifoseria biancoceleste trevigiana:
In casa ein trasferta tieni in alto i tuoi color,
tieni in alto i tuoi color, biano azzurro è il mio cuor,

La canzone degli ultras del Treviso è un rifacimento tutto italiano del famoso coro da stadio inglese We’ll never die, in uso da tante tifoserie, in particolare però dalla Red Army del Manchester United:

We’ll Never Die

United’s flag is deepest red
It shrouded all our Munich dead
Before their limbs grew stiff and cold
Their heart’s blood dyed it’s ev’ry fold
Then raise United’s banner high
Beneath it’s shade we’ll live and die
So keep the faith and never fear

We’ll keep the Red Flag flying here
We’ll never die, we’ll never die
We’ll never die, we’ll never die
We’ll keep the Red flag flying high
‘Cos Man United will never die

Pensandoci bene però questo coro da stadio, che no viene cantato solamente allo stadio Omobono Tenni, è sulle stesse note di una famosa canzone che tutti almeno una volta nella vita abbiamo cantato…a Natale!
Si accendono, si spengono le luci di Natale
La neve scende lieve liev e tutto copre col suo vel
oh albero oh albero, albero di Natale…

J-Ax ed i tifosi della Lazio, musica, calcio e striscioni

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jax lurido tossico lazio ultras j-ax tifosi lazio scudetto lazio 2000 tifosi laziali J-Ax ed i tifosi della Lazio sono i protagonisti di una storia che dimostra che musica e calcio non sempre vanno d’accordo.
L’artista milanese, chiamarlo rapper è limitante, è stato citato dagli ultras laziali in uno striscione esposto domanica 18 Ottobre nel settore ospiti dello stadio Giglio di Reggio Emilia, durante la partita Sassuolo vs Lazio..che vedeva dopo tanto tempo tornare in trasferta la frangia più dura e pura della tifoseria biancoceleste.

J-Ax lurido tossico è quanto recita lo striscione della Curva laziale; mica poco!?!?
Ma perchè?

Il cantante meneghino aveva parlato della Lazio inuna sua dichiarazione a proposito della situazione romana di questo periodo: “Roma ha avuto nel passato grandi tragedie come il rogo di Nerone, le due guerre mondiali e lo scudetto della Lazio: sono sicuro che supererà anche il sindaco Marino”.
L’intervento che doveva fornire uno spunto politico o sociale è andato oltre, trattando la storia e pure il football!

L’ex Articolo 31, capita la malaparata si è subito scusato, ma i tifosi della Lazio non l’hanno perdonato…

ps: forse la simpatia tra i tifosi della Lazio e J-Ax già non c’erano prima, anche perchè i romanisti proprio per insultare i laziali, anzi le loro mamme, usano cantare un coro sulle note di La mia ragazza mena, proprio degli articolo 31.

Questo fatto di cronaca si può commentare con una canzone…A pugni con il mondo, degli Articolo 31, pubblicata nel disco L’italiano medio del 2003:

Mi stancherei non crederei più a niente
Ma poi ce lei inaspettatamente
C’è una banchina esterna della metropolitana mi ricorda
Ogni mattina attesa eterna e la campana di un istituto
Tecnico industriale ora la vedo passando dalla tangenziale
Sembra uguale almeno da fuori sui muri disegnano i cuori
Delle “love story” o capolavori di illegali pittori
Ora come allora all’ora di punta la valanga dei ragazzi
In banda e forse ce né uno sull’ultima panca
Lo sguardo scuro lo protegge non dice una parola e
Quando scrive o legge non è mai roba di scuola
Forse non s’impegna al massimo e i voti si abbassano
E ha cuffie che lo staccano da genitori che se i soldi
Non bastano si scannano e certe sere tiene il fiato
Tanto che la fine sembra li ad un secondo e non crede
Più alle favole perché ora fa a pugni con il mondo…
Ma quant’è bella l’Italia alle sei di sera
Siamo tutti in fila e ce la sciura a fianco che sclera
Eppure ha una Mercedes nera e nel baule ha la spesa
Sicuramente ha una carriera ma perché è così tesa?
Suona il clacson e impreca mentre il bambino dietro gioca
Col gameboy finge che non sente niente tanto poi si sfoga
E si siede davanti alla tele seduta stante e riceve
Regali quando piange anche se è grande quanti
Giocattoli che hai hi-tec hi-fi hai Mediaset e Rai
La parabola di Sky ma nonostante il galateo e le
Immagini sacre se sarai espulso dal liceo avrai il
Disprezzo di tuo padre che magari è un rispettato
Avvocato che pensa alle brutte compagnie che ti hanno
Rovinato e a quando gli hai urlato scusa tanto se non
Sono come te io comincerò dal fondo e non credo
Alle tue favole perché faccio a pugni con il mondo…
Mi stancherei non crederei più a niente
Ma poi ce lei inaspettatamente e certe volte non ci
Credo che è vera tanto che non vedo l’ora che arrivi
La sera quando mi toglie i guantoni e mi cuce le
Ferite sorride ai problemi e dice che finchè stiamo
Insieme lei è felice e io finisco anche al tappeto
Altroché ma questa vita un po’ la cambio se quando torno
Ad aspettarmi trovo te io la mia casa la difendo e si può
Credere alle favole anche se fai a pugni con il mondo…
E si può credere alle favole anche se fai a pugni con il mondo

In gradinata a Bisceglie la pezza Only You

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BISCEGLIE-marcianise only you platters ultras bisceglie gradinata bisceglie ultras Allo stadio Gustavo Ventura di Bisceglie, i tifosi azzurronerostellati espongono la pezza Only You, un chiaro riferimento musicale in ambito calcistico.

La foto è relativa alla partita Bisceglie vs Marcianise, sfida del campionato di serie D, serie in cui milita la squadra della città pugliese che vanta oltre un secolo di storia. La pezza esposta dagli ultras ha anche scritta la data della fondazione del club ed una rosa dei venti, un simbolo diffuso in diverse tifoserie.

BISCEGLIE-marcianiseOnly you è una dichiarazione d’amore che ogni tifoso potrebbe fare alla propria squadra del cuore: solo tu!
Quando pensiamo ad Only you ci viene subito in mente la canzone dei Platters che poi il titolo completo è Only you (and you alone).
Si tratta di un brano celebre dalla sua pubblicazione e tutt’ora molto apprezzato, fa parte di quei sempreverdi che non hanno età e che piacciono a tutte le generazioni.
Il disco 45 giri fu inciso dall’etichetta Mercuty nel 1954, guadagnando subito la vetta della classifica dell hit musicali USA R&B.

Testo di Only You:
Only you can make all this world seem bright
Only you can make the darkness bright
Only you and you alone can thrill me like you do
And fill my heart with love for only you

Only you can make this change in me
For it’s true you are my destiny
When you hold my hand I understand
The magic that you do
You’re my dream come true
My one and only you

Only you can make this change in me
For it’s true you are my destiny
When you hold my hand I understand
The magic that you do
You’re my dream come true
My one and only you

La Tribuna Prato e la canzone Gam Gam per la Vis

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tifoseria vis pesaro ultras pesaro gam gam disco 90 tribuna prato pesaro Ultras e Musica si incontrano allo stadio Tonino Benelli di Pesaro e la Tribuna Prato canta la canzone Gam Gam per sostenere la Vis.

I tifosi vissini cantano così in un video in cui sono in trasferta a Fano per il derby:

Quello degli ultras della Vis Pesaro non è un coro da stadio originale, ma si tratta una canzone utilizzata da molte curve e gradinate italiane e non solo…il Gam Gam aveva preso piede negli anni 90.
La melodia è quella del disco uscito nel 1994 e firmato da Mauro Pilato e Max Monti, 2 dj. Si trattava di una canzone da discoteca, ripresa anche da Gabri Ponte con un remix; chi ha più di 30 anni non solo deve ricordarsela, ma sicuramente l’avrà ballata e forse pure canticchiata.
Ma il Gam Gam non nasce come disco music! Si tratta di una canzone religiosa canata il sabato dagli ebrei,che narra un salmo della Bibbia e che tornò alla ribalta per la famosa scena dal film Jona che visse nella balena di Roberto Faenza.
Che strano pensare che le parole del Re David, siano passate dagli shabbat delle comunità yddish allo stadio passando per la discoteca!

Pubblicava il Corriere della Sera il 19 Ottobre del 1994:

cosi’ il salmo di re Salomone divento’ un coro per naziskin
il ” Gam Gam ” successo estivo della musica dance firmato dai 2 dj della riviera romagnola Mauro Pilato e Max Monti e’ diventato il coro degli ultra’ negli stadi

TITOLO: Cosi’ il salmo di re Salomone divento’ un coro per naziskin LA POLEMICA – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – ROMA . Il salmo di Re Salomone cantato allo stadio dai naziskin. E “Gam Gam”, cioe’ “Anche anche”, un successo estivo di musica dance, firmato da due dj della riviera romagnola, Mauro Pilato e Max Monti. Un canto ebraico ispirato a un salmo (il numero 23, verso 4, chiamato di re Salomone) e riproposto in versione dance. Prima ballato in discoteca e adesso, per il suo motivo musicale semplice, cantato anche dagli ultra’ durante le partite. Una novita’ che non piace alla comunita’ israelitica. Spiega Antonella Piperno, redattrice di un periodico ebraico: “I due autori del disco hanno fatto una ricerca sulla musica etnica. Hanno trovato e rielaborato il brano, chiedendo anche il parere al rabbinato di Milano, che non e’ stato contrario”. Il motivo di perplessita’ sono i cori allo stadio: “Alcuni ultra’ naziskin canticchiano la canzone nelle curve, facendo il saluto fascista. Qualche ebreo che segue la partita si sente offeso: non e’ colpa dei dj, ma il pezzo risulta blasfemo”. “Non conosco il brano . spiega Tullia Zevi, presidente dell’ Unione delle comunita’ ebraiche italiane . ma trovo che sia di pessimo gusto manipolare testi musicali, travisando spirito e significato. La nuova “creazione” viene usata dai naziskin che fanno il saluto fascista? E’ un gesto vietato dalle leggi dello Stato”. Si difendono gli autori del brano: “Il successo del disco ci ha preso alla sprovvista. Non potevamo immaginare che venisse adottato dai tifosi e dai naziskin col saluto fascista. Ci dispiace. Vorremmo diffondere il testo sui maxi schermi degli stadi e far sapere il significato. Invitiamo i naziskin a non cantarlo piu’ “.


England 5 – Germany 1, dal calcio alla musica

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Un risultato calcistico, ma non solo, England 5 – Germany 1 è una canzone dei Business, un gruppo punk OI! che spesso unisce musica e calcio.

Inghilterra 5 – Germania 1, il fatto:
Il 1 ° settembre 2001, all’Olympiastadion di Monaco di Baviera, la Germania ha ospitato l’ Inghilterra per le fasi eliminatorie della Coppa del Mondo 2002. Gli inglesi hanno vinto la partita 5-1 ,grazie da una tripletta dell’ attaccante Michael Owen (da notare che lui, come tutti gli altri marcatori albionici, erano all’epoca giocatori del Liverpool).

Che vittoria! Oltretutto in una sfida a rischio hooligan ed una partita tra rivali storiche!

Ma facciamo un tuffo nel passato

Tra queste compagini ci sono vecchie ruggini e tanti ricordi importanti:
avevano giocato nel 1966 la finale del mondiale allo stadio di Wembley e l’Inghilterra aveva battuto la Germania Ovest 4-2 dopo i tempi supplementari. La vendetta arrivò appena quattro anni dopo, nei quarti di finale della Coppa del mondo 1970 in Messico, quando la squadra inglese perse 2-3 in extra-time. I tedeschi (ancora Germania Ovest) hanno sconfitto i britannici ai rigori nella semi-finale del mondiale italiano nel 1990 per poi ripetersi nuovamente ai rigori ad Euro 96 in semifinale. La Germania ha vinto anche nell’ottobre 2000 1-0 nell’ ultimo match a Wembley, prima che fosse chiuso per ristrutturazione, causando le dimissioni di Kevin Keegan.

 

I Business sono una band punk-OI! molto influente nel genere e molto legata al football…non mancheremo di parlarne in articoli futuri e tesserne le lodi; ecco la canzone dedicata alla vittoria dei Tre Leoni!

Ecco il testo di England 5 – Germany 1:

Was a sunny day in a Munich stadium
All the beer in Munich can’t console them
As Oliver hit the turf, it was English football’s birth
It was there biggest loss since 1931

England 5, Germany1
Michael Owen is number 1

Beckenbauer and Voller thought they’d seen it all
Steven Michael Emile and golden balls
Running rings round you there was nothing
You could do England’s glory, we changed the story
Now, where pulling through

England 5, Germany 1
Michael Owen is no1

We got a Swede called Sven Gor Eriksson
Bobby Moor is now David Beckham
So, Germany rip where the golden age to be, our time has come
There on the run, it’s time for victory

England 5, Germany 1
Michael Owen is no1

Torniamo al football ed a questo famoso 5 ad 1:
è una partita serale, le due squadre, condotte rispettivamente da Rudy Voeller e Sven Goran Eriksson, mostrano molto nervosismo, si studiano ed entrambe tentano di mantenere il possesso palla. La Germania però riesce ad andare subito in goal al 6° con Carsten Jancker che sfrutta un retropassaggio errato di Oliver Neuville e beffa David Seaman. Al 12° risponde Owen che, con un tiro al volo, la mette alle spalle di Kahn. Poi ci pensa Steven Gerrard da 25 metri: Inghilterra 2, Germania 1.

Nel secondo tempo è ancora Michael Owen a far cambiare il risultato per due volte(diventando il primo giocatore inglese dal 1966 a segnare una tripletta contro la Germania). L’ultima rete è di Emile Heskey.

Curva Sud Siberiano, Voglio tifare tutto l’anno

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Voglio tifare tutto l’anno, recita una canzone della Curva Sud Siberiano, la tana della tifoseria granata, lo zoccolo duro dello stadio Arechi di Salerno.

Questo degli ultras della Salernitana è un coro da stadio che va a braccetto con la musica, nasce infatti sulle note di un grande successo della canzone italiana.

Ecco i tifosi granata all’opera:

Di seguito le parole del coro degli ultras della Salernitana:

Voglio tifare tutto l’anno ed è per questo che sono qua,
amo i Granata vincitori e allora vado in mezzo agli ultrà,
ora che t’amo più d’allora la nostra curva, maracanà!..
Andiamo prendi la sciarpa e la bandiera e vieni con noi,
portiamo il vero tifo in tutta italia e nelle città,
la Curva la coloriamo di Granata e in cielo poi s’alzerà,
il canto per i campioni : Salernitana vinci per gli Ultrà!

Un bellissimo coro per sostenere i calciatori della Salerntiana!

E’molto facile capire quale sia il disco che ha ispirato gli ultras della Curva Siberiano; Azzurro di Adriano Celentano. Questo brano è stato già utilizzato più volte e da tifosi di più squadre, ma quello della Sud dello stadio Arechi è un ottimo esempio del legame tra musica ed ultrà. Azzurro è uscito in disco nel 1968 pubblicato dall’etichetta musicale Clan Celentano, un vinile importante, basta considerare che sul lato B del 45 giri c’è Una carezza in un pugno!

Azzurro, scritta da Paolo Conte, ha una metrica tutta sua, sembra una marcetta e si sposa benissimo con le parole di Vito Pallavicini.

Cerco l’estate tutto l’anno
e all’improvviso eccola qua.
Lei è partita per le spiagge
e sono solo quassù in città,
sento fischiare sopra i tetti
un aeroplano che se ne va.
Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all’incontrario va.
Sembra quand’ero all’oratorio,
con tanto sole, tanti anni fa.
Quelle domeniche da solo
in un cortile, a passeggiar…
ora mi annoio più di allora,
neanche un prete per chiacchierar…
Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all’incontrario va.
Cerco un po’ d’Africa in giardino,
tra l’oleandro e il baobab,
come facevo da bambino,
ma qui c’è gente, non si può più,
stanno innaffiando le tue rose,
non c’è il leone, chissà dov’è…
Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all’incontrario va

Il coro dei tifosi del Rosenborg guidati da Mikael Dorsin

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E’a dir poco spettacolare il coro dei tifosi de Rosenborg guidati da un’insolito lanciacori, il calciatore della squadra norvegese Mikal Dorsin.

Il terzino svedese ha voluto festeggiare la vittoria dello scudetto 2015 andando sotto il settore del Lerkendal Stadion dedicato alla tifoseria più fedele ai Troillongan (i bambini del troll) intonando un coro da stadio..i supporters bianconeri di TRondheim sono rimasti dapprima basiti, poi hanno iniziato a capire le intenzioni del calciatore ed hanno incominciato a seguire la canzone.

Innegabile che questo è stato un grande spettacolo!

Ci piacerebbe immaginare un gesto così anche qui da noi, non che non sia successo, ma che possa accadere ancora: uno dei giocatori con il megafono a chiamare i cori della tifoseria!

Dorsin, svedese, ha vinto con il Rosenborg 5 campionati ed è uno dei calciatori più rappresentativi del club..una società calcistica molto importante sia in patria, dove ha vinto tantissimo, che all’estero. I bianconeri sono nella lista delle squadre di calcio con più campionati vinti!

 

La classe operaia alla conquista della Premier League

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west ham united logo working class football fans Jamie Vardy working class football

La classe operaia, la working class, alla conquista della Premier League, la massima serie calcistica d’Inghilterra, a ribaltare alcuni pseudo valori del calcio moderno.

Il football è lo sport popolare per eccellenza e che nessuno lo metta in dubbio!

Proprio in Inghilterra, più che in altri paesi, gli stadi sono stati sempre gremiti dalla working class, con tutte le sue pecche ed i suoi valori.

Il calcio ora è cambiato e proprio la terra d’Albione è una delle massime espressioni di quella modernità tanto sponsorizzata e tanto combattuta(a volte solo a parole e per riempirsi la bocca) dai tifosi: è in Inghilterra che le squadre cambiano gli stemmi, i colori egli stadi per accontentare manager di marketing o ricchi emiri che diventano nuovi proprietari di club..

Proprio in questa Inghilterra, quella dei petrolieri, quella dei russi, degli arabi e dei calciatori miliardari, accade qualcosa di strano: il capocannoniere, ad oggi, è Jamie Vardy, un ex operaio di una fabbrica di materiali per ortopedia di Sheffield!

Strano, ma vero: tra tutti i campioni emerge lui, un calciatore che 8 anni fa era in prima categoria (8°divisione).

Sotto riportiamo un interessante articolo del Fatto Quotidiano che ci parla di Vardy e che aggiunge, molto romanticamente, che il West Ham, la squadra dei cantieri navali londinesi, è 3°in classifica…seppur agli hammers ora è rimasto della working class solo il simbolo con i martelli incrociati, leggiamo l’articolo:

 

Premier League, trionfa la working class. Un ex operaio capocannoniere e il West Ham terzo in classifica

Jamie Vardy, ex dipendente di una fabbrica di materiali ortopedici di Sheffield, è diventato protagonista del campionato inglese con 10 reti. E la squadra dei costruttori navali, espressione più pura della working class britannica, è la sorpresa della stagione

Se qualche anno fa, quando lavorava come operaio in una fabbrica di materiali ortopedici di Sheffield e giocava in ottava divisione(la nostra prima categoria), qualcuno gli avesse detto che sarebbe diventato il capocannoniere della Premier League, Jamie Vardy, avrebbe risposto sicuramente sbalordito con un: “Are you making a fool of me?”

Del resto, la carriera calcistica di questo ventottenne di Sheffield, figlio della working class sembrava già scritta, gli inizi nelle giovanili dello sconosciuto Stockbridge, poi il provino (fallito) alloSheffield Wednesday, dove venne scartato in quanto considerato troppo basso. Nel 2012, sempre alternando il calcio al lavoro, sale di livello e veste la maglia del Fleetwood Town, in Conference, la quinta divisione, dove segna 31 reti in 36 partite. Jamie è immarcabile, un vero incubo per i difensori avversari, ma soprattutto è tenace. E’ il primo ad arrivare agli allenamenti e l’ultimo ad andarsene.

Successivamente per lui si presenta l’occasione giusta, squilla il telefono e dall’altra parte c’è Nigel Pearson, manager delLeicester City, che ha messo occhi e unghie su quel talento, non propriamente un bravo ragazzo e con un carattere decisamente ribelle, ai tempi dello Stockbridge, per sei mesi dovette indossare il braccialetto elettronico a causa di una rissa in un pub.

Il sogno di Vardy ai Foxes, inizia il 1 luglio 2012, quando acquistato per 1 milione di sterline, una cifra che fece tanto discutere, considerando che l’attaccante di Sheffield non aveva mai giocato nel calcio professionistico. Inizialmente, in un campionato difficile come la Championship, Vardy fa fatica ad ambientarsi, ma il tecnico Pearson, non smette di credere in lui e lo schiera quasi sempre titolare. Una scommessa da molti criticata che si rivela un successo. Jamie Vardy, il talento venuto dal basso, si inserisce bene in campo e se la prima stagione si conclude con un buon sestoposto, nella seconda il Leicester domina il campionato e viene promosso in Premier.

Oggi, nel campionato più interessante d’Europa e probabilmente del mondo, Vardy, ha raggiunto leggende comeAlan Shearer e Thierry Henry, nell’Olimpo di quelli che hanno segnato per sette gare consecutive. Campioni che sino a qualche anno fa, probabilmente vedeva soltanto alla televisione. Non solo, il suo Leicester City, si è costruito la fama di “ammazza grandi” e ora sogna l’Europa, al quarto posto.

E l’operaio del gol? Guida la classifica dei capocannonieri condieci centri. Appena sopra dei Foxes, al terzo posto, c’è il West Ham, l’espressione più pura della working class, la squadra dei costruttori navali che proprio ieri nel derby del Tamigi, ha battuto ilChelsea di Mourinho. La classe operaia inglese viaggia in paradiso a tempi di record.

 

 

 

Non possiamo che chiudere con Working Class hero, cover dei Green day:

Semplice, la canzone dei tifosi del Catania

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La canzone dei tifosi del Catania Semplice porta un disco di musica leggera italiana allo stadio Massimino per sostenere i calciatori rosa azzurri.

coro curva nord catania semplice curva nord catania semoplice 45 giri togni ultras catania coro semplice Il coro parte dalla Curva Nord e coinvolge tutta la tifoseria del Catania, ecco il video relativo alla partita casalinga contro il Martina Franca del 25 Ottobre 2015:

Le parole del coro da stadio dei tifosi etnei:
Semplice questa passione,
è quasi un secolo
da padre e figlio
si tramandano,
è troppo forte quel sentimento che porto dentro,
che ne sai di come mi sento,
quando vedo il Catania in campo,
gioie immense forti emozioni,
sarò sempre su quei gradoni.

Questa scelta dalla Curva Nord Catania è una canzone che sta girando tra diverse gradinate degli stadi italiani e si rifà ad un disco anni 80, più precisamente ad un 45 giri del 1981. A cantare la canzone Semplice era Gianni Togni, artista pop-rock italiano, quello di Luna!
Ecco Semplice:

Le parole della canzone Semplice, l’originale, quella sulla quale nascono i cori degli ultrà:
Come stare fuori dal tempo
quando fuori è mattina presto
cammino con un’aria da fortuna
so che in qualche tasca devo averne
ancora una da fumarmi dolcemente
conto i passi pensando a niente
la notte è ancora attaccata ai muri
va in mille pezzi se tu la sfiori

Semplice
come le storie che cominciano
come dar calci ad un barattolo
e respirare con un ritmo quasi uguale
a questi giorni che viviamo in due
Svegliati
c’è sempre un sogno da raggiungere
amore forza che è possibile
andare avanti anche se fa un freddo cane
e ci vogliono imbrogliare

Tutto quanto mi sembra giusto
quando fuori è mattina presto
ogni via ha ancora un suo colore
per farle tutte uguali basteranno
due ore ed io mi guardo in giro
tra me e la piazza soltanto cielo
un orologio senza lancette
un istante che sa di latte

Semplice
trovarsi in tasca qualche spicciolo
e dirsi ti amo per telefono
poi saltare anche la cena per parlare
per mangiare quattro chiacchiere
Svegliati
con un’idea che vuoi difendere
con un ricordo da dividere
insieme anche se ogni giorno è un’avventura
che a pensarci fa paura

Come stare fuori dal tempo
quando fuori è mattina presto
tra un po’ la gente scenderà per strada
ci sarà la fila alla fermata

Semplice
basta farsi un’autocritica
volersi bene forse è l’unica
se è una commedia allora avanti un’altra scena
per noi non c’è problema

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