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Vorrei che fosse ogni giorno domenica, Curva Nord Bologna

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curva bulgarelli bologna ultras curva andrea costa bologna ultras 201111_Bologna-Cesena 0-1 Curva Bulgarelli Foto Nucci_Benvenuti  Calcio seria A ciurva nord bologna ultras Vorrei che fosse ogni giorno domenica è una stupenda canzone della Curva Nord Bulgarelli di Bologna, ritrovo degli ultras felsinei.
La tifoseria del Bologna FC ha un’importante tradizione nel mondo del tifo calcistico e non è nuova a bei cori da stadio, ma forse questo è uno dei più interessanti.

Ecco i supporters rossoblu della Curva Andrea Costa cantare:

Le parole del coro degli ultras bolognesi sono:
Vorrei che fosse ogni giorno domenica
vorrei che fosse sempre con te
perché sei quella che non si dimentica
perché io sono cresciuto con te
e non c’è donna che possa competere
e non c’è stella che brilla più di te
perché mi basta saper che è domenica
perché ritorno di nuovo da te!
La la la lalla la lalla la lalla la…


La canzone di Natale della Curva Cioffi di San Benedetto

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ultras samb curva cioffi jingle bells curva massimo cioffi curva nord sambenedetto La caanzone di Natale della Curva Cioff di San Benedetto che risuona allo stadio Riviera delle Palme è Jingle Bells, la musica ed coro ultras si fondono.
La tifoseria della Sambenedettese, una delle più importanti nel panorama del tifo organizzato nazionale non è nuova a stupire…e durante le feste è tutto più facile!

La musica scelta dai tifosi della Saamb è un brano che ha oringi lontanissime, si parla del 1850. Si narra di una prima incisione su disco nel 1857.
A noi rimane più facile ascoltare versioni più moderne e particolari..come questa degli Skatalites del 1964:

Cantiamo tutti!
Dashing through the snow

in a one-horse open sleigh,
over the fields we go, laughing all the way.
Bells on bobtail ring, making spirits bright
What fun it is to ride and sing a sleighing song tonight.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
A day or two ago I thought I’d take a ride,
and soon Miss Fannie Bright was seated by my side.
The horse was lean and lank, misfortune seemed his lot,
he got into a drifted bank and we, we got upsot.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
Now the ground is white, go it while you’re young,
Take the girls tonight and sing this sleighing song.
Just get a bobtailed bay, two-forty for his speed,
Then hitch him to an open sleigh, and crack! You’ll take the lead.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.

Grazie a Paolo, un fan molto attivo!

Gli ultras e la musica di Natale, succede a Dortmund

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Borussia Dortmund tifosi dortmund borussia dortmund ultras borussia jingle bells Gli ultras e la musica di Natale un binomio che si rinnova ogni anno al Signal Iduna Park di Dortmund, nella Curva Sud.
La tifoseria giallonera del Borussia canta jingle Bells:

Belissima la riuscita del coro, coem daltronde tutto ciò che viene fatto allo stadio della Vestfalia, sarà perchè le gradinate sono sempre piene di gente, sarà perchè il tifo del BVB è caloroso, sarà perchè tutti portano i colori giolloneri..sarà perchè il muro di Doertmund è famoso in tutto il mondo!
DI Jingle Bells la miglior verione rimane forse sempre quella di Elvis nel 1976 a Las Vegas..

Dashing through the snow
in a one-horse open sleigh,
over the fields we go, laughing all the way.
Bells on bobtail ring, making spirits bright
What fun it is to ride and sing a sleighing song tonight.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
A day or two ago I thought I’d take a ride,
and soon Miss Fannie Bright was seated by my side.
The horse was lean and lank, misfortune seemed his lot,
he got into a drifted bank and we, we got upsot.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
Now the ground is white, go it while you’re young,
Take the girls tonight and sing this sleighing song.
Just get a bobtailed bay, two-forty for his speed,
Then hitch him to an open sleigh, and crack! You’ll take the lead.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.

Canzone della tifoseria salernitana per Natale

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curva sud salernitana ultras curva siberiano curva siberiano jingle bells curva sud salerno La canzone della tifoseria salerntiana per Natale è Jingle Bells, che viene cantata sia in Curva Sud Siberiano che in tutto lo sadio Arechi in un sodalizio tra musica e calcio.
Gli ultras granata cantano così:

Si tratta di un coro che abbiamo sentito fare anche dai tifosi di altre squadre sia italiane che straneire e…è sembre un belvedere. Poi nel periodo della feste ci vuole ancor più goliardia di quanta già ce ne vuole durente la stagione calcistica, altro che controlli e divieti, è con l’allegria che si riportano le famiglie allo stadio!
La mitica Jingle Bells è una canzone natalizia che ha origine nel 19°secolo e che ancora ha tutto il suo fascino e viene cantata a da tutti, grandi e bambini. A livello di dischi possiamo ricordarv i che ci sono tante cover di cantanti famosi che sono state incise su vinile e cd..a noi piace la versione di Frank Sinatra del 1957.

Dashing through the snow
in a one-horse open sleigh,
over the fields we go, laughing all the way.
Bells on bobtail ring, making spirits bright
What fun it is to ride and sing a sleighing song tonight.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
A day or two ago I thought I’d take a ride,
and soon Miss Fannie Bright was seated by my side.
The horse was lean and lank, misfortune seemed his lot,
he got into a drifted bank and we, we got upsot.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
Now the ground is white, go it while you’re young,
Take the girls tonight and sing this sleighing song.
Just get a bobtailed bay, two-forty for his speed,
Then hitch him to an open sleigh, and crack! You’ll take the lead.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.
Jingle bells, jingle bells, jingle all the way.
O, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh.

ll calcio e Lemmy dei Motorhead

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Greenbank-FC-lemmy-motorhead lemmy kilmister lemmy motorhead motorhead calcio Il calcio e Lemmy Kilmister dei Motorhead non sono andati molto d’accordo nella vita, ma c’è un episodio che li lega e ne parliamo nella rubrica football e musica.

Lemmy, nome d’arte di Ian Fraser, nato a Stoke on Trent, a differenza dei suoi colleghi musicisti britannici non ha mai amato dare calcio al pallone, preferendo gli strumenti musicali fin da ragazzo..non sembra neppure abbia avuto una squadra di football da tifare, altra particolarità per un inglese!

Lemmy però si è avvicinato al calcio in un’occasione: nel 2006, quando la squadra giovanile Greenbank FC, un club amatoriale dalla città di North Hykeham, nella contea del Lincolnshire, in Inghilterra, è stata sponsorizzata dal gruppo guidato da Lemmy Kilmister, proprio lui, il genio che ci ha lasciato il 29 Dicembre 2015.

La foto di gruppo dei ragazzi racchiude tutto lo spirito rock e metallo dei Motorhead: Snaggletooth e maglia nera!

Alcune curiosità su Lemmy:

In passato è stato il roadie di Jimi Hendrix, personaggio che lui stesso considera “il re del sesso, droga e Rock ‘n’ Roll”.
Lemmy era appassionato della seconda guerra mondiale e collezionava memorabilia nazisti (passione coltivata anche da Jeff Hanneman degli Slayer), quali ad esempio la croce di ferro che portava al collo e altri oggetti storici come il pettine di Eva Braun. Ha tuttavia dichiarato di non essere nazista e di non essere interessato alla politica. Possedeva inoltre una vasta raccolta di armi da taglio fra cui sciabole da cavalleria, baionette, claymore scozzesi e katane nipponiche.
Molto critico verso la religione, Lemmy ha dichiarato in un’intervista del 2011 di essere agnostico.
Nel 1996 partecipò all’ultimo concerto dei Ramones, suonando insieme alla band il brano R.A.M.O.N.E.S.[7][8]
Nel giugno 2006 Lemmy è stato eletto dalla nota rivista Maxim tra le “10 leggende viventi del sesso”. Il bassista sosteneva inoltre di aver avuto circa 1200 donne e di averle tutte conquistate facendole ridere e divertire[9].
Il soprannome “Lemmy” è nato durante la sua adolescenza, quando cercava di farsi prestare soldi dai familiari e dagli amici (da Lemme in lemme borrow a tenner) oppure, come sosteneva lui stesso, quando in gioventù era l’unico ragazzino inglese a frequentare una scuola in Galles; venne soprannominato Lemmy, abbreviativo di “pecorone” in inglese, come presa in giro.
Lemmy ha fatto un cameo nel film di Michael Lehmann “Airheads – Una band da lanciare.
Lemmy ha fatto un cameo in Hardware – Metallo letale. Il ruolo è quello di un tassista che guida un taxi trasformato in motoscafo, in uno scenario postnucleare; quando il cliente sale sul taxi, Lemmy chiede se lo disturba un po’ di musica; il cliente risponde di no, Lemmy accende la radio e inizia un pezzo dei Motörhead.
Nel videogioco Brütal Legend, ambientato in un mondo dove gli stereotipi del metal sono la realtà, c’è un cameo di Lemmy come aiutante del protagonista.
Riguardo ai suoi abusi di alcool, si dice che il suo sangue non potrebbe circolare in nessun altro corpo umano senza ubriacarlo all’istante[10].
L’ingresso sul palco di Lemmy prima di ogni concerto era inconfondibile: camminata verso il microfono, basso a tracolla e sigaretta in mano. Salutava poi il pubblico sempre con la celebre frase: “Good evening!! Are you doing all right? We soon fix that! We are Motörhead, and we play Rock and Roll!” (fino all’anno 2000 la frase era “We are Motörhead, and we’re gonna kick your ass!”).
Un personaggio della serie di Super Mario, Lemmy Koopa, è ispirato a questo cantante.

Klasse Kriminale Goal, tra calcio e musica oi!

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klasse kriminale goal kk ci incontreremo ancora un giorno antonella klasse kriminale klasse kriminale balestrino La canzone Goal dei Klasse Kriminale unisce calcio e musica oi!
I KK sono una band molto nota e non solo nella nicchia degli amanti delle sonorità sottoculturate come lo street punk, il reggae o lo ska, visto che possono vantare una fama internazionale.
Il gruppo, guidato da Marco Balestrino, ha iniziato a suonare in Liguria già nel 1985..
Tra le tante e varie canzoni ce ne è iuna della quale è impossibile non parlare, non tanto perchè è bella, ma perchè tratta un argomento importantissimo, la realizzazione, la finalizzazione, l’obiettivo del football: il gol!
Il brano si chiama proprio Goal e, inciso da etichetta Rebelles Européens nel 1989 su disco Ci incontreremo ancora un giorno, unisce il calcio alla musica.

Ecco il testo della canzone Goal dei savonesi Klasse Kriminale:
Un’altra domenica è arrivata

La rabbia si mischia al sudore

Indossa i tuoi colori

Gioca la squadra del cuore

Aspetti questo giorno

Con ansia e allegria

Per farti una risata

E bere in compagnia

GOAL!

Forse abbiamo mangiato

Troppe Arance Meccaniche

Ci accusano sui giornali

Ci marchiano come animali

Gli stessi problemi allo stadio

Ma loro non hanno la fede

E continueremo ad urlare

Anche se poi pagheremo le spese

GOAL!

Dzeko, il calciatore che ama la musica

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dzeco calcio musica ecdin dzeco ama la musica calcio musica dzeco dzeco regala soldi ai musicisti Edin Dzeko, il calciatore che ama la musica e che la sovvenziona nella sua Sarajevo, aiutando la band emergente di Seban Saulic.
Già, mentre tutti i giocatori famosi e meno approfittano della pausa delle feste dal Natale 2015 al Capodanno 2016 recandosi in posti esotici e postando sui social media foto da far invidia con accanto le solite modelle e soubrettes, Dzeko torna a casa.
L’attaccante bosniaco non cerca lo sballo, non cerca la notorietà (non che gli manchi!), ma solamente l’aria casalinga nella città delle tante religioni.
E così, una sera qualunque in un locale qualsiasi il numero 9 romanista premia la band che si esibisce lasciando dei soldi sulla tastiera..un biglietto da 100 euro ogni 4 tasti; un modo originale per dimostrare il proprio attaccamento alle origini, la propria generosità, l’amore per la musica.

Edin è semplice e generoso. Un grande uomo!, così ha dichiarato l’artista Saulic, leader della band, al quale il centravanti della Roma e della nazionale bisniaca ha anche regalato una maglia da gioco originale con numero 9, cognome e logo (purtroppo il nuovo! I nostri lettori di Roma sanno a cosa facciamo riferimento) della “Maggica”.

Dove lo passerà il Capodanno Toninho Cerezo?

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capodanno cerezo vacanze natale toninho cerezo capodanno sole whiskey pole position vacanze di natale 1983 calcio cinema Dove lo passerà il Capodanno Toninho Cerezo è la frase di Vacanze di Natale 1983 che è diventata mitica e che rappresenta al 100% l’unione tra il cinema ed il calcio.

Il dialogo è tra Luca e Serenella:
Luca: Secondo te, dove lo passerà il Capodanno Toninho Cerezo?
Serenella: Eh, già: stavo pensando proprio a questo mentre vomitavo…

Lui è il terzo figlio della famiglia Covelli, ricchi imprenditori romani, che ha una passione importante per lo sport, diciamo per il calcio, anzi proprio per la Roma. Lei, la sua fidanzata, è disperata perchè proprio l’amore di Luca per la squadra giallorossa, di cui è tifoso, lo allontana da lei, allora cerca di farlo ingelosire facendogli credere che il suo amico Mario si fosse innamorato di lei. Ma l’amore vince sempre..quello per la squadra del cuore, ovviamente!
Mario, Claudio Amendola, è un amico di Luca, ma abita in borgata ed è molto lontano dai modi e costumi della famiglia Covelli, ancor di più i sui familiari; c’è una cosa però che unisce Luca e Mario e che si intromette tra le tante differenze culturali e di ceto: la passione per il calcio e per il tifo della Curva Sud!
Il film è comico, ma questo aspetto è importante perchè, seppur con la simpatia delinea prima le distanze tra i benestanti ed i borgatari, i “Torpigna” li chiama la mamma di Luca, poi però stringe sull’amicizia, l’amore per la squadra giallorossa evidenziando che allo stadio più d’ogni luogo, importa solo chi sei e da che parte stai, non quanti soldi hai e che lavoro fanno i tuoi parenti.

I riferimenti al pallone sono tanti, si parla anche di un Sampdoria Roma del 3 Marzo 1984, un errore storico perchè la partita fu disputata il 18 settembre e poi in ogni caso il 3 marzo era un sabato ed all’epoca (beati noi che l’abbiamo vissuta!) si giocava solo la domenica!

Tra i vari “A Covello forza Roma!” di Mario Brega o “Errore, 9 in pagella, si dà solo a Falcão” e “Errore tuo, a Falcão io je dò 10!” il discorso tra Amendola e Marco Urbinati il film scorre ed ogni tanto la colonna sonora si ripete e suona il “para-parà” di Grazie Roma, un inno fantastico di Antonello Venditti per la “magica”, la squadra della Capitale che nel 1983 ha vinto lo scudetto a Genova.

Su Vacanze di Natale ci sarebbe da scrivere un libro che verrebbe più dettagliato delle scritture di scena e dei dialoghi, perchè intorno a questo prodotto cinematografico c’è un mondo…con il quale siamo cresciuti…e poi che colonna sonora!


Tre uomini e una gamba e una maglia dell’Inter

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maglia inter ciriaco sforza tre uomini e una gamba inter tre uomini e una gamba sforza aldo giovanni giacomo inter Il cinema ed il calcio vanno a braccetto ed un esempio è la scena del film Tre uomini e una gamba in cui appare la maglia dell’Inter con sulle spalle il nome di Ciriaco Sforza.

Aldo, Giovanni e Giacomo, tifosi interisti, ricordano così il calciatore nerazzurro che a Milano non ha trovato troppa fortuna, ma forse ha ispirato simpatia. Nell’anno della presenza alla Pinetina, il centrocapista svizzero ha collezionato 26 presenze con la maglia del Biscione ed un goal, in Udinese vs Inter del 6 Settembre 1996..pochino, ma lo stesso anno esce il film Tre uomini e una gamba e nella scena Aldo spiega di aver comprato la maglietta da gioco di Sforza perchè “quella di Ronaldo era finita”.

Ciriaco Sforza è stato un ottimo calciatore e vanta anche un buon palmares, tra Kaiserslautern, Bayern Monaco, Grasshoppers ed Arau:
Un campionato svizzero e 2 tedeschi, una coppa di Germania, una Coppa Uefa, una Champions League, una Coppa Intercontinentale, un pallone d’oro.

Il film non parla di football, ovviamente, a parte la scena della maglia interista, ma narra di un viaggio di Aldo, Giovanni e Giacomo da Milano a Gallipoli; se non lo hai visto, devi vederlo!

Con Perin il bambino con la maglia del Genoa

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580365_1071983746165224_5887312160512066534_nI piccoli tifosi avversari accompagnano, come da tradizione, i calciatori in campo e, anche prima del derby della Lanterna, i genoani entrano mano nella mano con piccoli fan della Sampdoria. A Perin, però, capita un infiltrato; le telecamere sorprendono il bimbo che dice al portiere rossoblu: “Guarda che sotto ho la maglia del Genoa”.
E’ l’unico caso in cui le telecamere all’interno dello stadio sono benvolute e immortalano la passione!
Fate come volete, ma..il calcio è della gente!

Striscione Curva Nord Bergamo con le parole di Battisti

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striscione atalanta curva nord atalanta curva NORD bergamo tifosi atalanta Calcio e musica sono in sintonia quando gli ultras espongono uno striscione in Curva Nord a Bergamo con scritte le parole di una canzone di Lucio Battisti per incitare l’Atalanta.

La tifoseria atalantina è una delle più calde d’Italia da sempre, una piazza dove i ricambi generazionali non hanno mai fatto rimpiangere nulla, un amore quello per la Dea che non conosce ostacoli e categorie.
Gli ultras dell’Atalanta non sono nuovi a cori da stadio fatti sulle note di dischi famosi ed hanno quindi dimostrato più volte il legame tra la musica ed il tifo organizzato. Questa volta i tifosi bergamaschi si sono superati citando sullo striscione niente meno che Lucio Battisti.

Per essere corretti, la citazione non è solamente di Battisti, ma anche e soprattutto di Mogol, dato che la frase usata dalla Curva Nord, A te che sei il mio presente a te la mia mente è del testo della canzone Luce dell’Est, un brano musicale scritto nel 1972 da entrambi gli artisti. La canzone è stata pubblicata nel novembre di quell’anno come prima traccia del disco Il mio canto libero, inciso dall’etichetta musicale Numero Uno.

La nebbia che respiro ormai
si dirada perché davanti a me
un sole quasi bianco sale ad est
La luce si diffonde ed io
questo odore di funghi faccio mio
seguendo il mio ricordo verso est
Piccoli stivali e sopra lei
una corsa in mezzo al fango e ancora lei
poi le sue labbra rosa e infine noi
Scusa se non parlo ancora slavo
mentre lei che non capiva disse bravo
e rotolammo fra sospiri e “da”
Poi seduti accanto in un’osteria
bevendo un brodo caldo che follia
io la sentivo ancora profondamente mia
Ma un ramo calpestato ed ecco che
ritorno col pensiero.
E ascolto te
il passo tuo
il tuo respiro dietro me
A te che sei il mio presente
a te la mia mente
e come uccelli leggeri
fuggon tutti i miei pensieri
per lasciar solo posto al tuo viso
che come un sole rosso acceso
arde per me.
Le foglie ancor bagnate
lascian fredda la mia mano e più in là
un canto di fagiano sale ad est
qualcuno grida il nome mio
smarrirmi in questo bosco volli io
per leggere in silenzio un libro scritto ad est
Le mani rosse un poco ruvide
la mia bocca nell’abbraccio cercano
il seno bianco e morbido tra noi
Dimmi perché ridi amore mio
proprio così buffo sono io
la sua risposta dolce non seppi mai!
L’auto che partiva e dietro lei
ferma sulla strada lontano ormai
lei che rincorreva inutilmente noi
Un colpo di fucile ed ecco che
ritorno col pensiero
e ascolto te
il passo tuo
il tuo respiro dietro me
A te che sei il mio presente
a te la mia mente
e come uccelli leggeri
fuggon tutti i miei pensieri
per lasciar solo posto al tuo viso
che come un sole rosso acceso
arde per me.

Di Lazio ci si ammala inguaribilmente

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chinaglia esulta curva sud roma chinaglia basette chinaglia frase lazio chinaglia scudetto lazio Di Lazio ci si ammala inguaribilmente è la frase di Giorgio Chinaglia, detto Long John, l’attaccante protagonista del primo scudetto dei biancoazzurri, quello del 1974.

IL centravanti, nato a Carrara, ma cresciuto in Galles, a Cardiff, è un simbolo per i tifosi laziali, poichè proprio con il club biancoceleste ha dato il massimo in campo e fuori. Dopo le esperienze nello Swansea, nella Massese e nell’Internapoli, infatti, Giorgio è approdato sulla sponda laziale del Tevere. Con la maglia della Lazio Chinaglia gioca dal 1969 al 1976, collezionando 209 presenze e 98 goal!

Di Long John tutti sanno che ha militato in America, un pioniere dato che ai tempi il “soccer” non andava di moda come ora ed i campioni non andavano a svernare oltre oceano; i laziali non scorderanno mai l’esultanza di Chinaglia con il dito alzato verso la curva romanista dopo il goal al derby di ritorno dell’anno dello scudetto; gli amanti della musica non scorderanno mai il disco I’m football crazy inciso dal numero 9 laziale, la canzone degli Squallor Il Vangelo secondo Chinaglia e la citazione di Rino Gaetano in Mio fratello è figlio unico.

Noi ti amiamo e ti adoriamo siamo del commando ultrà

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commando ultrà curva sud roma CUCS Gruppo Anti Manfredonia cucs roma primo striscione commando ultrà roma Forza Roma, Forza Roma, dalla curva si alzerà, noi ti amiamo e ti adoriamo siamo del commando ultrà cantavano in coro i tifosi giallorossi allo stadio Olimpico.

Una canzone questa che era solita essere intonata dalla Curva Sud romanista negli anni 80, talvolta ripresa anche successivamente. Gli anni in cui questo coro da stadio per la Roma era un must erano il periodo del CUCS, il Commando, un gruppo che ha fatto la storia della tifoseria giallorossa, ma anche del movimento ultras nazionale.
Il video che segue, in cui gli ultras della Roma cantano è relativo alla finale della Coppa Uefa 1990-91, quella persa con l’Inter; una giornata, seppur triste, gloriosa per la tifoseria che diede il meglio di se.

Parlare del commando ultrà è difficile, è durato molti anni, nei quali ci sono state sfaccettature e fazioni come i GAM – Gruppo Anti Manfredonia – dallo splendore e la fama europea al periodo finale. Entrare in determinati racconti non ci compete, possiamo solamente dire che negli anni tanto è cambiato e si è evoluto, anche grazie al ricambio generazionale.
Il 9 Gennaio 1977, prima di una Roma vs Sampdoria, nacque il Commando Ultrà Curva Sud, gruppo nel quale confluiscono i più attivi ultras romanisti.

Calcio e birra, da Maccarone a Jorrit

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maccarone birra jorrit birra calcio birra e borghetti calcio birra Il calcio e la birra da Maccarone e Jorrit, quando vanno d’accordo e quando no.

Negli ultimi giorni 2 delle nostre passioni (musica esclusa, ovviamente) il pallone e l’alcol si sono incontrare dando vita a due notizie che hanno fatto il giro del web e dei social network. Ma quanto è accaduto nei due casi, pur avendo 2 dei 3 protagonisti in comune, ha dei finali molti diversi.

Il 19 Dicembre 2015 durante Bologna vs Empoli Massimo Maccarone, ha realizzato il goal vittoria, il 3 a 2 finale che ha premiato i toscani. A seguito della realizzazioen del gol, Big Mac ha voluto esultare in modo innovativo, prendendo una pinta di birra di uno spettatore e bevendola. Uno di noi (da leggere con voce di Ziliani).

In Olanda, invece, nell’Eredivisie Jorrit Hendrix ha realizzato la rete dell’1-0 in Vitesse vs PSV ed ha avuto la brillante idea di esultare sotto la gradinata dei tifosi di casa ottenendo una birra…anzi tante birre, lanciategli addosso con veemenza; voto 4, Cristoforo Colombo (sempre con vioce di Ziliani)

La Curva Mero canta La vita l’è bela

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curva nord ravenna cochi renato la vita ultras ravenna curva mero I tifosi e la musica di nuovo insieme e ne sono un esempio quelli della Curva Mero che canta in coro La vita l’è bela mentre gioca il Ravenna.

Nel sostenere i leoni giallorossi allo stadio Bruno Benelli con la loro canzone, gli ultras ravennati non perdono l’occasione per parlare degli avversari:

Il coro è goliardico di per sè perchè si rifà alla famosa canzone di Cochi e Renato e le parole cantate dalla canzone originale sono parafrasate dalla Curva Nord. Il duo comico cantava:
E, la vita, la vita
E la vita l’è bela, l’è bela
Basta avere l’ombrela, l’ombrela
Ti ripara la testa, sembra un giorno di festa
Questo è un brano che ancora oggi viene molto apprezzato e canticchiato, è conosciuto da tutti anche se è del 1974…la musica demenziale attira non poco!
E la vita, la vita è anche il titolo del disco, prodotto dalla casa discografica Derby, che contiene la canzone e che vede tra gli autori, oltre Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni anche Dario Fo ed Enzo Jannacci.

C’è, c’è chi soffre soltanto d’amore
chi continua a sbagliare il rigore
c’è chi un giorno invece ha sofferto
e allora ha detto “io parto
ma dove vado se parto
sempre ammesso che parto”.
Ciao!

A chi sbaglia a fare le strissie (Ciao!)
a chi invece avvelena le bissie
uno tira soltanto di destro
l’altro invece ci ha avuto un sinistro
e c’è sempre qualcuno che parte
ma dove arriva se parte.

E, la vita la vita
e la vita l’è bella, l’è bella
basta avere l’ombrella, l’ombrella
ti ripara la testa,
sembra un giorno di festa.
E, la vita la vita
e la vita l’è strana, l’è strana
basta una persona, persona
che si monta la testa,
è finita la festa.

C’è c’è chi un giorno ha fatto furore
e non ha ancora cambiato colore
c’è chi mangia troppa minestra
chi è costretto a saltar la finestra
e, c’è sempre lì quello che parte
ma dove arriva se parte.
Ciao!

A chi sente soltanto la radio
e poi sbaglia ad andare allo stadio
c’è chi in fondo al suo cuore ha una pena
c’è chi invece ci ha un altro problema
e c’è sempre lì quello che parte
ma dove arriva se parte.

E, la vita la vita
e la vita l’è bella, l’è bella
basta avere un’ombrella, l’ombrella
ti ripara la testa, sembra un giorno di festa.
. . .
E, la vita la vita
e la vita l’è bella, l’è bella
basta avere l’ombrella, l’ombrella
ti ripara la testa,
sembra un giorno di festa.
[sfumando]
E, la vita la vita
e la vita l’è strana, l’è strana
basta una persona, persona
che si monta la testa, è finita la festa.


Malesani e la frase sul prosecco

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Malesani maglia paluaniAlberto Malesani e la frase sul prosecco, un qualcosa che unisce il calcio all’alcol e che ci rende molto orgogliosi e partecipi.
Malesani, allenatore veronese, non è nuovo a dichiarazioni fuori le righe..

Il 21 Dicembre 2011, in carica come coach del Genoa disse le seguenti parole:
“qui sento molti vostri colleghi dire che non mangerò il panettone. hanno ragione: a me piace il pandoro, meglio se accompagnato con un ottimo Valdobbiadene“.

Curva Sud Bergamini un giorno all’improvviso

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curva bergamini ultras ultras cosenza coro curva sud bergamini curva sud cosenza La canzone della Curva Sud Denis Bergamini Un giorno all’improvviso unisce l’amore per il Cosenza, il tifo calcistico e la musica italiana.

Ecco il video della tifoseria silana allo stadio Stadio Comunale San Vito – Gigi Marulla:

Le parole del coro da stadio degli ultras del Cosenza sono:
Un giorno all’improvviso…
m’innamorai di te…
Il cuore mi batteva…
non chiedermi perché…
Di tempo ne è passato…
ma sono ancora qua…
E oggi come allora…
io tifo Cosenza…
La Curva Sud di Cosenza utilizza questa canzone che sta spopolando in tutte le gradinate italiane e che effettivamente coinvolge e piace. Si tratta del rifacimento, con testo diverso, di parte del brano L’estate sta finendo, un vecchio disco dei Righeira; il 45 giri è un must per chi ha vissuto o ama gli anni 80.
Eccola:

Ho preso la diffida, canta la Curva Nord Perugia

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curva nord perugia muro Perugia Viareggio tifosi perugia ultras perugia Ho preso la diffida canta la Curva Nord di Perugia, la tana degli ultras, suggellando lo stretto rapporto tra tifosi di calcio e musica.
Abbiamo parlato tante volte della connessione tra i tifosi e le canzoni italiane e questo ne è un esempio bellissimo, sia per il risultato sonoro, sia per il significato prettamente apprezzabile da chi vive lo stadio.

Ecco gli ultras perugini che cantano il coro:

Le parole della canzone dei tifosi del Perugia sono:
Ho preso la diffida, l’ho presa per te!
Il tempo di pagare, mi vogliono a firmare, non ce la faccio più..
La senti questa voce, chi canta è il mio cuore!
Perugia unico amore, non posso più venire, ma tu mi capirai…
Ma tu mi capirai…
Lolololololo lololololo

Questa della tifoseria dello stadio Renato Curi è una canzone che nasce sulle note di un famoso brano degli anni 70; La prima cosa bella, cantata da Nicola di Bari ed incisa in 45 giri per l’etichetta musicale RCA Italiana.
La canzone partecipò al festival di Sanremo, interpretata da I ricchi e poveri…un grande successo che conosciamo tutti e che gli ultras stanno rispolverando negli stadi d’Italia.

Lo striscione dei tifosi dell’Espanyol per Shakira

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Foto Pere Punti Lo striscione per Shakira, la musicista colombiana, esposto dai tifosi durante il derby di calcio Espanyol-Barcellona.

Uno striscione non sempre è a favore di qualcosa o di qualcuno, anzi spesso è contro o è un messaggio minatorio o sono parole di scherno. Questa volta quanto esposto allo stadio Cornellà -El Prat dagli ultras del Mágico ha fatto infuriare il calciatore blaugrana Piquè, compagno della cantante sudamericana.

I Periquitos, i supporters biancoblu, hanno scritto: “Shakira es de Todos” (Shakira è di tutti). Letto così velocemente sembrano belle parole, come appropriarsi del proprio artista preferito..immaginiamoci fosse stato scritto per Vasco o per Ligabue..ma lei è una donna ed il senso dei fan dell’Espanyol è ben chiaro.

Ma d’altronde cosa vi aspettavate da una tifoseria di calcio verso la fidanzata dell’idolo della squadra avversaria?
Quello di Barcellona tra Barca e Blanquiblaus è un derby molto sentito, con radici storiche, politiche, sociale etc..questa partita è famosa in catalogna come Derbi Barceloní o Derbi catalá, mentre in spagnolo Derbi barcelonés o Derbi catalán: Reial Club Deportivo Espanyol de Barcelona SAD vs Futbol Club Barcelona.

Quindi caro Gerard Pique, fatti una risata ed aspettati il peggio, purchè non si tocchino i figli..anche se il primo potrebbe essere mirino di molti, almeno qui in Italia, si chiama Milan. Si dice che, oltre alle offese (e ce ne erano pure per Messi e Suarez) fosse pronta una testa di maiale da lanciare a Gerard Piquè.

A Shakira dedichiamo la sua canzone Rabiosa, immaginando il suo stato d’animo:

Curva Sud L’Aquila Quando un giorno morire dovrò

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red blue eagles aquila curva sud aqUILA ULTRAS tifoseria aquila ultras L'Aquila E’fantastico il coro da stadio della Curva Sud L’Aquila Quando un giorno morire dovrò voglio portare in cielo i miei color.
La bellezza della canzone della tifoseria aquilana è nel ritmo, nella melodia e nel testo..oltre che nella performance che coinvolge non soltanto tutti i presenti allo stadio Tommaso Fattori, ma chiunque la sente.

Ecco gli ultras rossoblu abruzzesi, i Red Blue Eagles che cantano il coro:

Le parole del coro della Curva Sud L’Aquila sono:
La prima volta che ti ho vista sai
di un calcio di altri tempi mi innamorai
son qui in curva a cantare perche
da quel momento ci sei soltanto te…
chiudo gli occhi e penso che
passa il tempo passa, insieme a te
quando un giorno morire dovro’
voglio portare in cielo i miei color!

I tifosi de La Valorosa, passati alla ribalta già per il coro Un giorno all’improvviso, si sono stavolta ispirati ad un brano magnifico degli anni 70. Anzi per dire il vero, la canzone è del 1969, anno in cui esce il disco omonimo ed il 45 giri.
Questo brano, inciso dall’etichetta musicale Reprise, è interpretato da Norman Joel Greenbaum, un cantautore americano che proprio dal successo di Spirit in the sky ha creato la sua fama mondiale.

Il testo di Spirit in the Sky:
(Oh right Dad you ready?: Hold on, hold on, ? OK ready: Ummi you ready?: Ready: Let’s kick it)

When I die and they lay me to rest
Gonna go to the place that’s the best
When I lay me down to die
Goin’ up to the spirit in the sky

Goin’ up to the spirit in the sky
That’s where I’m gonna go when I die
When I die and they lay me to rest
Gonna go to the place that’s the best

(What Wembley?: Not Wembley you idiot he means heaven: I thought we got reincarnated: I want to come back as Gareth’s hair gel)

Prepare yourself you know it’s a must
Got to have a friend in Jesus (or Krishna)
So you know that when you die
He’s gonna recommend you
To the spirit in the sky (See it’s who you know)

Goin’ up to the spirit in the sky
That’s where I’m gonna go when I die
When I die and they lay me to rest
Gonna go to the place that’s the best

(Could you be more specific?: Is it driving distance?: I’m going to need a comfort break: There better not be stairs wherever it is I: Ah shut up this is my big sitar solo: Sanjeev keep it down – the neighbours)

Never been a sinner I never sinned
I got a friend in Jesus (he’s so sweet)
So you know that when I die
He’s gonna set me up with
The spirit in the sky

Oh set me up with the spirit in the sky
That’s where I’m gonna go when I die
When I die and they lay me to rest
I’m gonna go to the place that’s the best

Oh set me up with the spirit in the sky
That’s where I’m gonna go when I die
When I die and they lay me to rest
I’m gonna go to the place that’s the best

Goin’ on up to the spirit in the sky
That’s where I’m gonna go when I die
When I die and they lay me to rest
Gonna go to the place that’s the best

(You already said that but where?)
Go to the place that’s the best (An address would be helpful)
Go to the place that’s the best (I don’t think he knows)
Go to the place that’s the best (He keeps saying the same things)

(Well what d’ya reckon?: Is Will Young available?)

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