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Skins, mods e punks tra gli ultras del Parma

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boito-kids-sottoculture-ultras-parma

Skinheads, mods, punks e rockabillies tra gli ultras presenti in Curva Nord negli anni 80 a tifare Parma Calcio 1913, venivano chiamati i Boito Kids.

Con il nome di Boito kids in realtà si identificano diverse cose, ma in particolare un gruppo di amici che si ritrovava in piazzale Arrigo Boito negli anni 80…amici, ma non era la solita comitiva da muretto, qui si parla di sottoculture e stili giovanili! Tra questi ragazzi c’era vita vissuta, concerti e serate musicali, scooter e moto, abbigliamento “di nicchia” in stile inglese e “attitude”..ovviamente anche stadio!

Boito kids allo stadio Tardini

questa sigla apparve con tanto di striscione in Curva Matteo Bagnaresi, la curva Nord di Parma ed uno dei ragazzi che lo portava, Marco, è poi entrato nei Boys Parma 1977, tra i membri più storici..e collezionista, nonchè esperto di tutto ciò che concerne il mondo della tifoseria parmense e società calcistica dei ducali, il Parma Calcio 1913.

C’era chi era skin, chi mod, teddy boy o punk, ma tutti insieme hanno vissuto qualcosa che è grande, che rimarra per sempre, che ha fatto la storia della città.

Boito Squad

era una fanzine dei kids. In tempi, gli 80s, in cui avere una ‘zine era tutto, era doveroso, aiutava a lasciare traccia, a farsi conoscere, a diffondere il proprio sapere, a far girare i proprio documenti fuori dalla propria città, magari distribuita/venduta ai raduni nazionali o durante concerti o serate danzanti d’elite.

Boito kids, la oi! band

Laddove c’è subcultura, c’è musica ed ecco che nasce un gruppo, durato dal 1982 al 1984, che si rifà al genere oi!, quello degli skinheads e che entra a far parte del cicuito dei primi skins e dei primi concerti ed adunate. Loro è Italia skinheads, dalla demo “Parma Skinhead Glory” disco del 1983 edito dalla Raw Tapes (che poi non era un vinile, ma una musicassetta). Tra i titoli delle canzoni emergono “nazionalista” e “No politica”, il che fa pensare che la band fosse apolitica, ma che centrasse il discorso della Nazione nell’ottica british, quella prettamente skinhead. Il cantante nel 1984 partì per il servizio militare ed il gruppo cercò di continuare a fare musica, cambiando però nome in Bela, Bardi e Donald duck’s skins..poi si sciolse.


Quella di piazzale Boito era una società “multi SOTTOculturale” poichè appunto coinvivevano diverse realtà e ciò consentiva anche musicalmente ampie vedute. La stessa skinhead band parmigiana ha pubblicato uno split con una mod band, i Double Dekers, sempore nel 1983. Non erano certo gli unici in Italia ad avere contemporaneamente nel proprio gruppo di frequentazione appartenenti a più sottoculture, ciò accadeva spesso anche in altre città, anche più grandi..erano i tempi in cui anche sapere le cose o reperire abiti ed accessori era difficile, era normale accostarsi a chi era “underground”, diverso dal banale ragazzo.

Ci dicono ci fosse anche un altro gruppo di kids nella città crociata, in piazzale della Pilotta..sarebbe bello saperne di più, quindi se hai informazioni, non esitare a commentare o scrivici in privato.


Ultras e musica a Cosenza, con uno stendardo

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stendardo ultras cosenza

Ultras e musica a Cosenza è una costante che si rinnova con lo stendardo che richiama alla band punk hardcore Black Flag.

L’immagine è relativa ai playoff 2018, nella traferta dei Lupi silani a San Benedetto del Tronto, cukminata con il passaggio del turno dei cosentini, avversari poi dei bolzanini del SudTirol.

La “pezza” richiama fortemente il logo del gruppo musicale californiano, con delle righe verticali di due colori, in questo caso il rosso ed il blu, alternate e leggermente disallineate. Non si tratta di episodio causale ne’isolato dato che allo stadio San Vito – Gigi Marulla di riferimenti alla musica dei tifosi ce ne sono e ce ne saranno all’infinito…anche spesso e volentieri a band di nicchia, legate alle sottoculture giovanili, ai generi ricercati e più ribelli.

Cosenza Calcio

il football è apparso nelal città dei Bruzi già nel 1902, ma la società che rappresenta la collettività di Cosenza arriva nel 1912. Diversi cambi di colori sociali  edenominazioni e storie controverse fanno parte della storia del calcio silano..con situazioni complicate come quella del 2013 in cui la squadra non riusci ad iscriversi al campioanto..Un lupo come simbolo, un lupo come mascotte, dal nome Denis come il compianto Bergamini scomparso pematuramente ed un lupo (cecoslovacco) che accompagnava le partite casalinghe, con sciarpa rossoblu al collo. Per i silani tante promozioni in serie B e la vittoria di una coppa Italia di serie C da mettere in bacheca, ma sopratutto una coppa Anglo-Italiana nel 1983.

Peccato che manchi una comparsa in serie A, cosa che la tifoseria meriterebbe per numeri e calore!

Una tifoseria quella cosentina in linea con la società per quanto riguarda il sociale, attenti a tematiche molto delicate. Il tifo organizzato è presente al San Vito dal 1978. I Nuclei Sconvolti hanno importato molto dello stile britannico in tempi non sospetti. il tifo è diviso tra Curva Sud, sotrica sede degli ultrà, e Tribuna A, settore occupato da chi si è opposto alla tessera del tifoso.

Black Flag

si tratta di una delle più note band hardcore statunitensi e con fama mondiale. Tra i prime movers del punk hc legati all’anarchia, come si evince anche dal logo (lo stesso ppi oggetto di questo articolo!) e dal nome, “bandiera nera”. Oltre al buon sound, la band ha il merito di aver creato un circuito di etichette musicali indipendenti già dagli anni 80…e si, perchè i Black Flag sono nati ad Hermosa Beach nel 1976!

Chiudiamo questo pezzo con i ringraziamenti a Giuseppe e con Rise Above, brano estratto dal disco Demage, vinile pubblicato nel 1981 dalla SST Record.

Canzone dei tifosi argentini ai mondiali in Russia

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coro tifosi argentina russia 2018

Nos vinimos todos a Rusia a ser campeones, recita la canzone dei tifosi argentini presenti ai mondiali di calcio di Russia 2018.

La tifoseria argentina è convinta della vittoria della Seleccion al mondiale di calcio russo, d’altronde i celesti hanno dalla loro Maradona e Messi, come cantato anche nel coro da stadio del quale parliamo.
Ecco il video, uno dei primi, con alcuni, pochissimi tifosi della nazionale del futball de Argentina presenti già all’inizio delle settimana che vedrà l’esordio della coppa del mondo:

Ponga huevo y vaya al frente Argentina

ma cosa cantano gli argentini?
Ci ha aiutati nella traduzione e nella spiegazione il mitico footballer a 45 giri Bohemio di Vamo lo’pibe:
Mettici le palle Argentina, mettici le palle e vai avantiche quest’anno dobbiamo vincere (“dar la vuelta” si intende fare il giro di campo quando vincin una campetizione)
siamo venuti in Russia per essere campioni
Vamosa Argentina! sai quanto ti voglio
oggi bisogna vincere ed essere i primi
che questa tifoseria pazza lascia tutto per la coppa
Noi abbiamo Messi e Maradona!
Ecco le parole del coro dei tifosi della nazionale in lingua originale:
Esta hinchada loca deja todo por la Copa
La que tiene a Messi y Maradona
Ponga huevo y vaya al frente Argentina
Ponga huevo y vayan al frente, jugadores
Este año tenemos que dar la vuelta
Nos vinimos todos a Rusia a ser campeones
Vamos Argentina, sabés que yo te quiero, hoy hay que ganar y ser primero.

Musica e calcio

ancora una volta torna questo binomio perchè c’è un disco famoso alle spalle della canzone della tifoseria. Musica e coro da stadio sono l’argomento principale del nostro blog e spesso ci consentono di andare a conoscere brani lontani dalla nostra cultura ed incisi a migliaia di kilometri da casa nostra. In questo caso il disco originario sul quale nasce il coro dei tifosi argentini si chiama hoy aca en el baile, di Pepo, pubblicato nell’album Libre dall’etichetta Mojo nel 2005:

Ultras e musica con lo stendardo del Foggia

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stendardo ultras foggia

Ultras e musica si fondono con lo stendardo esposto allo stadio Zaccheria a sostegno del Foggia calcio con le parole dei CCCP.

Eh, già, nuovamente i tifosi si basano sulla cultura musicale per esporsi con frasi d’ammore verso la squadra del cuore…ed a Foggia l’amore per il Diavolo è forte ed arde nel petto di tutta la cittadinanza. Una passione quelle per i satenelli che ha varcato la provincia negli anni 90, all’epoca di mister Zeman, attraendo simpatie un po’intutto lo stivale. Era il Foggia di Signori, Baiano e Rambaudi e della serie A…

Amarti m’affatica

il “2 aste” della tifoseria foggiana riporta una frase estrapolata da un brano molto noto dei CCCP, Amandoti, pubblicato in un vinile 45 giri, per la Virgin record, nel 1990 con sul lato B Annarella, altro grande successo della band Berlinese – emiliana. Il disco ebbe molto successo seppur i CCCP – Fedeli alla linea fossero sempre stati per un pubblico di nicchi a ed impegnato. A riportare in auge poi la canzone ci ha pensato Gianna Nannini, che ha inciso una cover per la Polydor, contenuta nel disco Perle pubblicato nel 2004. Questo testo e questa melodia sono state anche utilizzate per cori da stadio di diverse tifoserie ed ovviamente anche e soprattutto dalla Curva Nord di Foggia.

Da sempre la squadra è vicina al mondo della canzone, ci piace citare un Eros Ramazzotti che ha condotto un concerto allo Zaccheria in maglia ufficiale del club rossonero nel 2010.

Dei dauni possiamo nominare il mmitico Frengo e Strop di Mai Dire Gol, la Madonna dei sette veli che compariva nel logo societario, 2 Coppa Italia di serie C, una supecoppa di C, una Coppa delle Alpi e la mitica semifinale di Coppa Italia del 1994-95.

Quello che fa però più parlare del Foggia è il tifo: numeri incredibili e performance canore e scenografie mostruosamente belle! Due curve, la sud e la nord, di cui la seconda intitolata a Franco Mancini è la portante, strepitose.

Musica ska per l’inghilterra ai mondiali di calcio

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come on england

Una canzone per la nazionale di calcio d’Inghilterra impegnata nel mondiale di Russia 2018 non poteva che essere in musica SKA.

Come on England è il titolo del brano e non poteva essere diversamente…un incitamento ai calcitori dei Three Lions ci voleva, come ad ogni edizione della Coppa del Mondo, ma non solo, ad ogni evento. Quando la nazionale inglese sta per scendere in campo migliaia di tifosi sono pronti a partire e viaggiare per kilometri, i giornali non parlano d’altro, c’è tensione ed apprensione, i pub si riempiono di gente, fiumi di birra scorrono, qualche pugno e qualche sedia vola, le pareti delle case e dei locali si colorano con le bandiere con la Croce di San Giorno e…la musica non manca mai!

Siamo nella nazione della musica, quella dei Beatles come degli Oasis, del punk, del Madchester, del northern soul e dello ska 2tone..a proposito di ska two tone ecco l’inno dell’Inghilterra del football in Russia:

La melodia è carina, il ritmo e la musicalità rispecchiano in pieno il genere, che poi è quello delle sottoculture rude boy, skinhead e mod, mica bau-bau, micio-micio!

A cantare e suonare sono gli Skatoons Lanzarote per la Cherry Red Record, prodotti da Andy Reynolds e con video a cura di Mark Bennets…formata nel 2004 e bastaa  nella Isole Canarie, la band ha avuto il suo momento di maggior divertimento nel 2010, durante la Coppa del Mondo di calcio in Sud Africa, insomma sono nel pieno rispetto del binomio calcio e musica!

Non saranno ne’ gli Specials ne’ i Madness e la loro canzone non sarà World in Motion, ma non sono mica male!

Il coro dei tifosi dell’Inghilterra ai mondiali russi

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coro tifosi inghilterra

Il coro dei tifosi inglesi ai mondiali di calcio 2018 non poteva che essere They’ll be no Tartan Army in Moscow.

Eh già, la rivalità tra le compagini scozzesi ed inglesi è forte, tanto forte da arrivare a che migliaia di kilometri di distanza. I tifosi dell’Inghilterra hanno sempre a che fare con tutti, tra scazzottate ed odii atavici come con i russi, padroni di casa, gli arabi, i tedeschi, tutti gli slavi, gli argentini…ma la tartan army è qualcosa di più forte, di secolare!

Ecco i sudditi di Sua Maestà, i seguaci dei Three Lions, i tifosi dell’Inghilterra ed il loro coro contro la Scozia:

Sarà il nuovo tormentone mondiale? Dipende anche da quanto potrà la nazionale di calcio inglese andare avanti nelal competizione…

Il Gruppo F

Il fato ha deciso che le bandiere con le croci di Sant’Andrea e quelle di San Giorgio si incontrassero durante la fase a gironi per le qualificazioni ai mondiali di calcio 2018. Il girone, l’F, non è stato semplice per nessuno, dato che erano presenti anche Slovacchia e Slovenia, oltre che alle abordabili Malta e Lituania. Scozia ed Inghilterra si sono scontrate l’11 Novembre 2016 a Wembley dove, dopo un primo tempo in cui gli inglesi vincevano di misura, la partita è terminata con un secco 3-0 ed il 10 Giugno 2017 ad Hampden park, giorno in cui tutto è terminato in parità: 2-2.
Ma i ragazzi con il kilt hanno buttato tutto con dei pareggi che potevano evitare e con la sonora sconfitta allo stadio Anton Malatinsky di Trnava contro la Slovacchia, squadra con la quale hanno condiviso ils econdo posto del girone a 18 punti, mentre gli inglesi hanno terminato a 28, primi.

La rivalità tra Inghilterra e Scozia

Si tratta della più antica inimicizia del mondo del football, nata 114 anni fa! Scozzesi ed Inglesi non si affrontavano da 17 anni, 17 lunghi anni..ma in questo periodo si sono tanto mancati e tanto pensati..
A Glasgow, allo stadio Hamilton Crescent si giocò il primo match tra Scozia ed Inghilterra ed era il 1872!
Si tratta della partita tra nazionali di calcio più antica del mondo e non ptoeva che essere tra loro, le nobili, coloro che hanno scoperto ed amato il gioco più bello di tutti. Lontani anni luce calcisticamente, politicamente, socialmente, come giurisprudenza e storia, scozzesi ed inglesi sono però geofraficamente adiacenti; vicini di casa che non si amano. Le ultime vicessitudini politico-economiche e la voglia di indipendenza dei lads con il kilt hanno solamente infiammato di più l’ambiente.
Se prooviamo a tirare le somme delle sfide ci accorgiamo che non c’è affatto stradominio ne dell’una ne dell’altra parte, ma una situazione pressochè alla pari, possiamo annoverare però per i malati delle statistiche un 9-3 del 1961 con ben 5 gol in 11 minuti nel secondo tempo e tripletta di Jimmy Greaves. Non possiamo evitare di citare però la vittoria della Scozia il 4 giugno 1977 con invasione di campo storica, le immagini sono nella memoria di tutti noi..si giocava a Wembley, ma gli scozzesi erano tantissimi, con il motto «Dateci il Parlamento e vi restituiremo Wembley».

“A noi piace vederli perdere, ci godiamo proprio. I loro fallimenti sono una gioia per noi, ma del resto è così che funziona da queste parti. Venerdì dovremmo cercare di rimanere concentrati e sfruttare le occasioni che ci verranno offerte.”

Queste sono le parole di Kevin Davies, punta del Bolton, sui cugini delle Highlands…

Non so quanti anni hai, ma non puoi non aver mai visto il video degli scontri tra le due tifoserie ad Euro 96, il campionato eruopero di football giocato proprio in terra d’Albione:

E tu come ti schieri? Con il God Save the Queen o con il Flowers of Scotland? Con gli angli o i sassoni?

A Cosenza coreografia ultras e musica di Bowie

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coreografia ultras cosenza

Ultras e musica, il binomio che si rinnova con la coreorafia della tifoseria del Cosenza nei play off 2018 con le parole di David Bowie.

Torniamo a parlare dei tifosi cosentini, questa volta per uno striscione che, volendo incitare la squadra, impegnata nell’ultimo sofrzo per la conquista di un posto da titolare nel prossimo (2019) campionato di serie B, hanno scelto parte del testo di un brano di Bowie.

We can be Heroes

La scelta è sembrata azzeccata perchè ha portato bene ai silani che hanno vinto 3-1 e sono stati promossi (dopo 15 anni!) e poi perchè quel testo in inglese si sposa molto bene con il tipo di tifo dei Lupi rossoblu. Un colpo d’occhio fantastico!

…e non allo stadio Gigi Marulla, ma in trasferta, a Pescara, in campo neutro.

Heroes:
la canzone è stata pubblicata nel disco omonimo inciso nel 1987 su vinile per l’etichetta musicale RCA Record. Si tratta di uno dei 45 giri di maggior successo del cantante inglese Bowie!
La registrazione è databile al periodo berlinese di David, un momento di ripresa dopo la vita americana dell’artista, contornata da depressione, alcol e droga…a detta di altri artisti del calibro di Lennon e McCartney, sembrava che il Duca Bianco fosse già con un piede nella fossa. E invece, con Brian Eno, esce la perla, Heroes just for one day, con sullo sfondo il muro di Berlino, divisione tra est ed ovest del mondo durante le guerra fredda ed ostacolo tra due amanti. Inutile star qui a apralre dell’accogleinza del pubblico e della stampa, come dei premi ricevuti e delle cover fatte da decine di cantanti.

I, I will be king
And you, you will be queen
Though nothing will drive them away
We can beat them, just for one day
We can be Heroes, just for one day

And you, you can be mean
And I, I’ll drink all the time
‘Cause we’re lovers, and that is a fact
Yes we’re lovers, and that is that

Though nothing, will keep us together
We could steal time,
just for one day
We can be Heroes, for ever and ever
What d’you say?

I, I wish you could swim
Like the dolphins, like dolphins can swim
Though nothing,
nothing will keep us together
We can beat them, for ever and ever
Oh we can be Heroes,
just for one day

I, I will be king
And you, you will be queen
Though nothing will drive them away
We can be Heroes, just for one day
We can be us, just for one day

I, I can remember (I remember)
Standing, by the wall (by the wall)
And the guns shot above our heads
(over our heads)
And we kissed,
as though nothing could fall
(nothing could fall)
And the shame was on the other side
Oh we can beat them, for ever and ever
Then we could be Heroes,
just for one day

We can be Heroes
We can be Heroes
We can be Heroes
Just for one day
We can be Heroes

We’re nothing, and nothing will help us
Maybe we’re lying,
then you better not stay
But we could be safer,
just for one day

Oh-oh-oh-ohh, oh-oh-oh-ohh,
just for one day

Bandiera ultras e logo musicale in Curva Robur

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bandiera la siena bene curva robur

Una bandiera degli ultras senesi presente in Curva Robur richiama la copertina di un disco di musica ska 2 Tone.

L’idea dei tifosi bianconeri è stupenda, affiancare il logo di un mitico 45 giri degli anni 80 alla propria fede calcistica..e tutto con grande stile e richiamo alle sottoculture musicali. La musica ska infatti è quel genere che tanto amano le sottoculture skinheads e mods e che vanta un famoso e prolifico revival dal 1979.

Il bandierone del gruppo ultras LSB, La Siena Bene – Skala 40 è totalmente ispirato alla cover del disco The best of British ska..live Dance Craze, come riportato anche sul calzino presente nel disegno. In teoria questo disco è arrivato dopo, lo stesso titolo era del documentario Dance Craze sul genere musicale, uscito nel 1981, nel pieno del periodo ska revival. Il film parla delle band Madness, Specials, Bad Manners, The Selecter, The Bodysnatchers e The Beat: 85 minuti di libidine! L’immagine è quella di un piede. uno stinco in bella mostra con un mocassino, la scarpa ideale per lo skanking, il ballo della musica ska. Il mocassino college era di gran moda negli 80s ed è anche tornato ora di tendenza. Veniva portato con pantalone corto, magari sta-press, con calzino in bella vista…rosso per la massima perfezione, ma non dovuto. La copertina del disco mette inevidenza invece un calzino a scacchi, molto apprezzabile, poichè tale fantasia è proprio quella del genere musicale giamaicano (si dice che gli scacchi, uno bianco ed uno nero, possano essere riferimento alla vicinanza culturale tra gli inglesi della working class e gli immigrati caraibici presenti in Inghilterra all’epoca). La musica ska, seppur ascoltata da tutti, anche da chi non è certamente a favore dell’integrazione razziale, spesso viene associata quindi all’idea del bianco e del nero insieme. Casualmente i colori della Robur!

I lads della Curva Lorenzo Guasparri di Siena hanno aggiunto un pallone all’immagine, scelta perfetta e stilosa! E hanno anche condito il tutto con una frase presente nella parte bassa della bandiera: “Nostalgica passione”, bellissime parole per chi come noi ama la squadra del cuore con tutto il sentimento seppur sa che non torneranno mai i tempi passati..e per “tempi passati” non intendo i fsti sportivi di una volta, ma i numeri dei tifosi, le trasferte libere, la possibilità di tifare senza censure e proibizioni, la voglia delle nuove generazioni di mettesi in mostra ed essere pronti a tutto per amore…solo per amore della squadra, del football e della città!


Musica ska dei Rudi Mentali e domenica di calcio

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rudi mentaliLa musica ska dei Rudi Mentali racconta, con la canzone Bisteccone, la domenica allo stadio dei tifosi di calcio.

La band triestina e del giro della sottoculture del nord est è abbastanza nota per il suo genere musicale, ma a noi interessa parlarne per via di un brano che ci racconta il giorno della partita del football, unendo quindi nel testo quelle che sono le nostre due passioni: calcio e musica.
Il titolo è molto stravagante e fa pensare al mitico Giampiero Galeazzi, giornalista commentatore sportivo caliofilo, ma il testo dice altro.
Non abbiamo trovato le lyrics del brano, ma il significato si capisce ascoltando la cantante e le sue parole scandite (anzi “SKAndite”) molto bene.
Bisteccone parla degli scontri tra diverse tifoserie allo stadio.
La visione della band, politicamente schierata, è quella dell’associare gli incidenti tra tifosi di calcio alla guerra e vedere tra gli attori principali persone tutte uguali, semplicemente con divise o sciapre di colori diversi. L’idea dei proletari, mandati a combattere da grandi capitalisti si ripropone quindi allo stadio, luogo dove sono i tifosi che cobattono i loro simili invasati e guidati da poteri forti che così li distolgono dalla vera lotta, quella al capitale, quella per la riscossa sociale. Un’idea un po’particolare, ma non unica, ne avevamo già parlato con “Tafferugli”, il brano dei Paolino Paperino Band; una critica alla violenza nel mondo del football, ma anche al mondo ultras, dalla quale emerge che gli scontri tra tifosi sono sfogo di frustazioni portate dalla vita, come il lavoro, lo stress ed altro, che mettono uno contro l’altro due soggetti simili..un po’ come la guerra di Piero di De’Andrè…

Rudi Mentali

la band ska nasce nel settembre 1998, seppur con cambi di componenti, la base rimane solida e colabora con la Kob Record di Enrico dei Los Fastidios, etichetta che ha prodotto anche Ska monster from outer space nel 2000, disco a metà con i veronesi Sgorgo, nel quale comapre Bisteccone.

Football is coming home, musica per il calcio

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football is coming home canzone

Durante gli europei di calcio del 1996 la musica ebbe un ruolo fondamentale e l’inno della competizione, football is coming home, ne fu degno esempio.

Ogni torneo extra nazionale, euro o mondiale che sia, ha la propria canzone e Three Lions – football is coming home fu quella del ’96, degli europei ospitati dall’Inghilterra. Già l’Inghilterra, la patria del calcio e della musica; il risultatonon poteva che essere fenomenale!

Il disco uscì per l’etichetta musicale Epic il 26 Maggio 1996 e Ian Broudie, cantante della band, David Baddiel e Frank Skinner, presentatori del programma TV Fantasy Football League, i tre autori, non avrebbero potuto mai immaginare di aver scritto “la canzone”, il simbolo musicale del football. Che razza di genii!

Three Lions – Football is coming home

A cantare il brano erano gli The Lightning Seeds una band indie rock – britpop di Liverpool fondata nel 1989, una delle tante nel periodo d’oro del genere musicale. La canzone ebbe un successo clamoroso, attraversando la Manica e l’Oceano, diventando di diritto l’inno di ogni competizione calcistica successiva (ai mondiali di calcio 2006, quelli vinti dalla nazionale Azzurra, in Germania il brano era costantemente ripetuto tutto il giorno e la sera dagli altoparlanti ad esempio)….poi divenne anche patrimonio dei tifosi, quelli dei 3 Leoni, della nazionale di calcio inglese che cantano in coro questo jingle in ogni trasferta, a gan voce.

Il titolo deriva chiaramenre del logo della nazionale di calcio inglese, i tre leoni, simbolo preso dallo stemma nazionale, con l’aggiunta de “il calcio torna a casa”, brillante trovata della federazione, la FA, per dire che il pallone torna dove ha avuto i natali e dove appartiene; il senso è poi mutato in “la vittoria” torna dove è di casa, infatti si intende dire “football is coming home” laddove si conquista un trofeo. E’ paradossale pensare che anche i tifosi della Germania (eterna rivale dei three lions!) cantavano la canzone durante la competizione, il giorno della semifinale, proproio contro gli inglesi…seppur fosse inglese, in lingue inglese e simbolo dell’Inghilterra, ma questo motivo gli era entrato in testa! A dichiararlo su Jurgen Klinsmann, sotirco attaccante dell’inter e della nazioanle teutonica.

Questa canzone è una delle tre uniche della storia ad essere state due volte in cima alle classifiche musicali inglesi con due testi diversi, insieme a Mambo n.5 e Do they know it’s Christmas. Un record!

2 testi diversi perchè? Perchè dato il grande successo, il brano fu riadattato e riutilizzato anche per il 1998, per l’edizione della coppa del mondo di calcio giocata in Francia, alla quale la nazionale inglese partecipò.

Il testo ed i riferimenti

Se la bellezza delle note del brano è indiscutibile, la genialità di Football is coming home è nel testo; la canzone a differenza di tutte le altre simili, non ha spocchia, ne vanità, non promette vittorie e non parla di successi. Gli autori del testo hanno preferito dire il vero, cioè che la nazionale inglese non vanta grandi risultati, ma nonostanre i fallimenti la speranza c’è e la passione ancor di più, ecco il passaggio embematico: Three lions on a shirt / Jules Rimet still gleaming / Thirty years of hurt / never stopped me dreaming.

Altra cosa magnifica è la presenza delle voci degli esperti del pallone che sintetizzano con estremo pessimismo l’avventura, prima che cominci, dei calciatori dell’Inghilterra:

“I think it’s bad news for the English game.” (Alan Hansen)
“We’re not creative enough; we’re not positive enough.” (Trevor Brooking)
“We’ll go on getting bad results.” (Jimmy Hill).

E’incredibile come gli autori delle parole della canzone siano riuscit ad inserire riferimenti ai calciatori che hanno indossato maglia total white ed alle loro gesta:

“That tackle by Moore” – si riferisce al mitico costrasto con l’attaccantre brasiliano Jairzinho durante i mondiali 1970
“When Lineker scored” – riporta il goal di Gary Lineker contro la Germania dell’Ovest nella semifinale del modndiale Italia 90
“Bobby belting the ball” – ci parla dell’indimenticabile rete dalla distanza di Bobby Charlton contro il Messico nella fase della Coppa del Mondo del 1966
“And Nobby dancing” – la scena in cui Nobby Stiles porta il trofeo a seguito della vittoria dei Tre Leoni nell’edizione dei mondiali del 1966.

Uno degli autori ha scritto nella sua autobiografia che il testo avrebbe dovuto parlare anche di Terry Butcher, facendo riferimento alla sua prestazione ottima contro al Svezia nel 1989 nonsotante la sua testa fosse sanguinante; un’immagine che sicuramente hai ben presente, anche perchè una volta vista non si dimentica facilmente. La frase sarebbe dovuta essere: “Butcher ready for war”. La FA non consentì di inderire questo tema nel testo…seppur 2 anni dopo nella seconda versione di Football is coming home sia presente un “ready for the war”, ma attribuito a Paul Ince (di questo parleremo in un prossimo articolo).

La parte finale del brano ha del contraddittorio a prima vista perchè presenta frasi ricche di ottimismo:

“England have done it in the last minute of extra time!”

“What a save! Gordon Banks!”

“Good old England, England that couldn’t play football.”

“England have got it in the bag.”

Si possono asoltare dalla canzone dei rumori di sottofondo, sembra tifo da stadio…e lo è! Ma non è inglese di paternità, quanto invece della squadra danese del Broendby durante una trasferta ad Anfield contro il Liverpool per la coppa uefa del 1995.

Melodia e note di Three Lions – Football is coming home sono state usate in più occasioni anche extra calcistiche, ad esempio dal partito laburista di Tony Blair l’anno seguente agli europei di calcio.
Prima di pubblicar integralmente il testo del brano, ti lascio al gol di Gascoigne contro la Scozia:

[[spoken]]
[Alan Hansen:] I think it’s bad news for the English game
[Trevor Brooking:] We’re not creative enough, and we’re not positive enough

It’s coming home
It’s coming home
It’s coming
Football’s coming home

[Jimmy Hill:] We’ll go on getting bad results, getting bad results, getting bad results, getting bad results

It’s coming home
It’s coming home
It’s coming
Football’s coming home

It’s coming home
It’s coming home
It’s coming
Football’s coming home

It’s coming home
It’s coming home
It’s coming
Football’s coming home

Everyone seems to know the score
They’ve seen it all before
They just know
They’re so sure

That England’s gonna
Throw it away
Gonna blow it away
But I know they can play
‘Cos I remember

Three lions on the shirt
Jules Rimet still gleaming
Thirty years of hurt
Never stoppped me dreaming

So many jokes, so many jeers
But all those oh-so-nears
Wear you down
Through the years

But I still see that
Tackle by Moore
And when Lineker scored
Bobby belting the ball
And Nobby dancing

Three lions on a shirt
Jules Rimet still gleaming
Thirty years of hurt
Never stopped me dreaming

[[spoken]]
[John Motson:] England have done it in the last minute of extra time!
[David Coleman:] What a save! Gordon Banks!
Good old England, England that couldn’t play football
England have got it in the bag

I know that was then
But it could be again

It’s coming home
It’s coming
Football’s coming home

It’s coming home
It’s coming home
It’s coming
Football’s coming home

[[spoken]]
[John Motson:] England have done it

It’s coming home
It’s coming home
It’s coming
Football’s coming home

It’s coming home
It’s coming home
It’s coming
Football’s coming home

(It’s coming home)
Three lions on a shirt (It’s coming home)
(It’s coming)
Jules Rimet still gleaming (Football’s coming home)
(It’s coming home)
Thirty years of hurt (It’s coming home)
(It’s coming)
Never stopped me dreaming (Football’s coming home)

(It’s coming home)
Three lions on a shirt (It’s coming home)
(It’s coming)
Jules Rimet still gleaming (Football’s coming home)
(It’s coming home)
Thirty years of hurt (It’s coming home)
(It’s coming)
Never stopped me dreaming (Football’s coming home)

(It’s coming home)
Three lions on a shirt (It’s coming home)
(It’s coming)
Jules Rimet still gleaming (Football’s coming home)
(It’s coming home)
Thirty years of hurt (It’s coming home)
(It’s coming)
Never stopped me dreaming (Football’s coming home)

Striscione ultras e musica RAC a Frosinone

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sangue onore frosinone

Gli ultras e la musica RAC – Rock Against Communism – si incontrano con lo striscione della Curva Nord Frosinone che richiama il motto del network di estrema destra.

Non siamo qui per fare politica ne da una parte ne dall’altra, (tanto già lo sai bene, se sei un lettore di questo blog), ma cerchiamo solamente di raccontare i fatti e di darne una nostra interpretazione personale, che proprio perchè tale, non vuole ne offendere ne giudicare nessuno.

Non sappiamo e non ci interessa se volontariamente o no, ma lo striscione portato dai tifosi del Frosinone recita proprio parole molto in voga nell’area degli skinheads 88: Blood and Honour.

Il B&H è un’organizzazione internazionale che affonda le proprie radici negli anni 80 e nella memoria di Ian Stuart Donaldson, leader, frontman e cantante degli Skrewdriver, band dapprima oi! poi rock rappresentativa dell’ambiente del White Power inglese.

Il motto deriva dalla Hitler jugend ed è Blut und Ehre, che poi in italiano è Sangue e Onore..proprio le due parole riportate dallo striscione della Curva Nord ciociara.

Sempre con le stesse parole dei tifosi frusinati c’è il titolo di un brano ed è interpretato dalla band Malnatt, milanesi, skinheads, delinquenti (così è il significato in milanese del nome). Questi musicisti sono stati scelti per le riprese del film ACAB, suonando proprio All Cops Are Bastard dei 4Skins:

La canzone è incisa nel disco In faccia al mondo ostile, pubblicato da Skinhouse Production nel 2012.

Siamo un’unica forza che resiste, siamo un’unica forza già schierata

Tutti uniti per la nostra terra che noi tutti vorremmo forte e bella!

Altri dormono o sono addomesticati, altri invece cullano dolci illusioni!

Noi siamo sangue-onore!
Noi veniamo dal dolore come una fitta al cuore!
E quando arriviamo siamo come un uragano!
Siamo sangue-onore, siamo sangue-onore!
Siamo pronti alla lotta redentrice per la causa della nostra Italia
Ed andremo a cercare la morte bella con un simbolo di amore e guerra!

Altri dormono o sono addomesticati, altri invece cullano dolci illusioni!

Noi siamo sangue-onore!
Noi veniamo dal dolore come una fitta al cuore!
E quando arriviamo siamo come un uragano!
Siamo sangue-onore, siamo sangue-onore!
Altri dormono o sono addomesticati, altri invece cullano dolci illusioni!
Noi siamo sangue-onore!
Noi veniamo dal dolore come una fitta al cuore!
E quando arriviamo siamo come un uragano!
Siamo sangue-onore, siamo sangue-onore!

I tifosi del Marocco e la musica di Bella Ciao

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tifosi marocco

I tifosi del Marocco presenti in Russia cantano in coro la musica di Bella Ciao, il tema della resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale.

Ricordando che noi non parliamo di politica (reputando l’argomento troppo serio per essere trattato da un blog che si occupa di calcio, musica e vita da stadio), ma non traladciamo nulla e vi raccontiamo quello che avviene…provando a darne una spiegazione o, semplicemtne, a darla a noi stessi interpretando i fatti.

Siamo a San Pietroburgo il 14 Giugno ed i tifosi del Marocco sono pronti per la prima partita del mondiale 2018, il giorno seguente, contro l’IRAN. Non sanno che saranno sconfitti e comprometteranno la qualificazione alla fase eliminatoria della Coppa del Mondo.

Entusiasti cantano diverse canzoni, una di queste è Bella Ciao:

Bella Ciao

simbolo della resistenza ed associata ai partigiani ed alla sinistra italiana, la canzone è diffusa in tutto il mondo, ma chissà perchè diventa coro da stadio? E poi perchè dei tifosi marocchini?

Mentre cerchiamo di capire dandoci un senso, pensiamo al fatto che la diffusione in Africa abbia leggermente cambiato il senso da brano contro il fascismo a brano contro gli occupanti imperialisti occidentali, dato che tutto il continente fu soggetto a protettorati e colonialismo. Ci fa però riflettere anche un’altra cosa, che la melodia sembra essere originaria della cultura yddish, quindi legata all’ebraismo, cosa che va in contraddizione con il Marocco arabo e musulmano (proprio il 20 Giugno durante Portogallo v Marocco, i fan marocchini hanno tentato di aggredire delle persone che portavano la badiere di Israele).

Complice della diffusione del brano in tutto il pianeta fu il festival del 1947 a Praga dedicato alla gioventù democratica, durante il quale la canzone venne tradotta in molte lingue e divenne patrimonio di tutti. Bella Ciao ha origini non chiare, forse un mix di varie canzoni come Fior di tromba, un canto delle mondini, la daré d’côla môntagna, Il fiore di Teresina, La me nòna l’è vecchierella, Stamattina mi sono alzata…tutta musica popolare del nord Italia.

Incisa in vinile ed in CD da molti artisti come Milva, Gaber, Villa, la Banda Bassotti, Ska-p, Chumbawamba, RedSka, Radici nel cemento, Ashpipe ed i MCR – Modena City Ramblers; abbiamos celto quella dei romani della Banda Bassotti, versione pubblicata nel 1993 nel disco omonimo inciso dalla Gridalo Forte Record:

Una mattina mi son svegliato,
o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao!
Una mattina mi son svegliato
e ho trovato l’invasor.

O partigiano portami via,
o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
o partigiano portami via
che mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano,
o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao,
e se io muoio da partigiano
tu mi devi seppellir.

Seppellire lassù in montagna,
o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao,
seppellire lassù in montagna
sotto l’ombra di un bel fior.

E le genti che passeranno,
o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao,
e le genti che passeranno
mi diranno «che bel fior.»

Questo è il fiore del partigiano,
o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao,
questo è il fiore del partigiano
morto per la libertà

Canzone dei tifosi del Liverpool e musica britpop

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coro tifosi liverpool

E’uno spettacolo vedere i tifosi del Liverpool cantare allo stadio di Anfield la canzone There she goes, disco mitico di musica britpop.

Ecco la Kop che intona in coro il brano della band inglese The La’s:

La canzone si sposa totalmente con il coro da stadio, sembra nata per quello ed invece è un brano musicale scritto da Lee MArves, il cantante della band, originario di Liverpool..sarà per questo che la tifoseria dei Reds si lega a queste note?!?
Il brano è forse il più bello di tutto il filone britpop – madchester..possiamo definire i The La’s pionieri del briptop anche se tale genere arriverà qualche anno dopo. Fondamentalmente quello stile british che si rifà agli anni 60, mi fa impazzire!

There she goes

Il brano è del 1988 ed è stato pubblicato di nuovo nel 1989 e nel 1990 remixato inciso dall’etichetta Go! Disc, con un discreto successo nelle chart del Regno Unito. Il testo è dedicato ad una donna, ma sembra che invece si riferisca all’eroina..d’altronde le donne sono una droga per molti noi…
Ecco un opunto saliente del testo dal quale si evince la metafora donna-eroina: “There she goes again… racing through my brain… pulsing through my vein… no one else can heal my pain”. Per sfatare il mito è intervenuto John Power, il bassista:

Non lo so. La verità è che non voglio saperlo. Droga e follia vanno di pari passo. Le persone che conosci da una vita… sono fidate, poi non lo sono più. Non puoi riflettere, perché ti ammazza

ecco il video della canzone:

There she goes
There she goes again
Racing through my brain
And I just can’t contain
This feeling that remains

There she blows
There she blows again
Pulsing through my veins
And I just can’t contain
This feeling that remains

There she goes
(There she goes again)
There she goes again
(There she goes again)
Racing through my brain
(There she goes)
And I just can’t contain
This feeling that remains

There she goes
There she goes again
She calls my name
she pulls my train
No one else could heal my pain
And I just can’t contain
This feeling that remains

There she goes
(She calls my name)
There she goes again
(She calls my name)
Chasing down my lane
(She calls my name)
And I just can’t contain
This feeling that remains

There she goes
(There she goes again)
There she goes
(There she goes again)
There she goes
There she goes
There she goes again
Racing through my brain
And I just can’t contain
This feeling that remains

There she goes
There she goes again
Pulsing through my veins
And I just can’t contain
This feeling that remains

There she goes
(There she goes again)
There she goes again
(There she goes again)
Racing through my brain
(There she goes)
And I just can’t contain
This feeling that remains

There she goes
There she goes again
She calls my name
she pulls my train
No one else could heal my pain
And I just can’t contain
This feeling that remains

There she goes
(She calls my name)
There she goes again
(She calls my name)
Chasing down my lane
(She calls my name)
And I just can’t contain
This feeling that remains

There she goes
(There she goes again)
There she goes
(There she goes again)
There she goes

Coro ultras e musica di Gigi D’Agostino a Venezia

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curva sud michael venezia mestre

Un coro ultras con la musica di Gigi D’agostino parte dalla Curva Sud Venezia Mestre e conquista tutto lo stadio Pier Luigi Penzo.

Insieme a noi cantano i tifosi arancioneroverde, con tanto ritmo e divertimento, in questo video della partita casalinga contro l’Entella di Aprile 2018:

Amour Toujour

E’ indubbiamente l’anno della tifoseria veneziana questo: seppur non è arrivata la qualificazione alla serie A, sfiorata nei play off, la Curva Sud Michael Groppello ha dato lezioni di stile e passione. Tran i tanti cori sicuramente il Don’t take me home, in salsa italiaca, Voglio solo star con te, è emerso, ma a noi piace parlare anche di “Insieme a te”, la canzone sulle note di L’amout toujours, brano mitico da discoteca degli anni 90. Si tratta di un pezzo che seppur datato ancora viene suonato alla radio e nei locali; fa ballare, fa canticchiare e fa sognare centinaia di ragazzi, di tutte le età, i più giovani alle prime armi come noi attempati rimasti legati ai nostri anni 90. I’ll fly with you, è un disco uscito nel 1999 per l’etichetta Arista record che ha sbancato!

I still believe in your eyes
I just don’t care what you’ve done in your life
Baby, I’ll always be here by your side
Don’t leave me waiting too long, please come by
I, I, I, I still believe in your eyes
There is no choice, I belong to your life
Because I will live to love you someday
You’ll be my baby and we’ll fly away
And I’ll fly with you
I’ll fly with you
I’ll fly with you
Every day and every night
I always dream that you are by my side
Oh baby, every day and every night
Well, I said everything’s gonna be alright
And I’ll fly with you
I’ll fly with you
I’ll fly with you

Stendardo dei tifosi Croati parla di musica

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striscione tifosi croazia

I tifosi croati hanno esposto uno striscione che parla di musica citando parte del testo di un brano punk durante il mondiale di calcio Russia 2018.

Quella del 2018 è una coppa del mondo atipica, sia per i risultati insospettabili, sia per le aspettative deluse dei giornalisti in ambito di violenze tra tifosi locali ed hooligans. Ma senza i gol di Messi e senza gli scontri tra tifoserie opposte, l’attenzione può, fortunatamente, ricadere tutta sul tifo da stadio. Tanti cori nuovi, tante canzoni riadattate, tanti tormentoni alle partite e nelle strade della Russia.

Oggi però il nostro sguardo si posa su uno stendardo, quello dei tifosi della Croazia, impegnata nel girone dell’Argentina con grande successo.

Hey Cro let’s go

Si tratta di un gioco di parole quello che è scritto sulla pezza dei supporter croati, infatti tutto ruota intorno a parte del testo di una canzone dei Ramones, pionieri e massimi esponenti del gebere musicale punk. Al contrario di quanto si possa pensare, il brano della band statunitense, non si intola “Hey oh let’s go”, ma bensì Blitzkrieg Bop. Si tratta del primo 45 giri del gruppo e della loro canzone più famosa e rappresentativa, tra le moltissime favolose. Inciso per l’etichetta musicale Sire Recpord nel 1975, il disco ebbe un successo clamoroso ed ancora oggi “spacca di brutto”! Quell’ “Hey oh let’s go” è la frase d’apertura del brano, diventato poi slofan di successo della band e del movimento punk. Al di la del significato del titolo invece, che richaima la guerra lampo, quella che era chiamata a fare la Wermacht durante il econdo conflitto mondiale, e del riferiento alla guerra fredda, in particolare alla Baia dei Porci, citare tale disco è stata una grandissima trovata dei fan della Croazia.

Nello stendardo è ovviamente presente anche la nota bandiera croata con los cudo a scacchi bianco e rossi e le tre strisce blu, bianco rosse dai colori panslavi. Da notare che i colori sono in senso inverso rispetto a quelli della bandiera dell’Ex-Jugoslavia e della Serbia e che il Trobojnica (il tricolore, così è chiamata la bandiera croata) esposto dalla tifoseria della nazioanle di calcio della Croazia manca degli scudetti che rappresentano le 5 regioni della nazione: Croazia antica (Zagabria), Ragusa, Dalmazia, Istria e Slavonia.

Ora accantoniamo i Tri boje ( i tre colori) per ascoltare Blitzkrieg Bop e cantarla a tutta voce!

Hey ho, let’s go! hey ho, let’s go!
Hey ho, let’s go! hey ho, let’s go!
They’re forming in straight line
They’re going through a tight wind
The kids are losing their minds
The blitzkrieg bop
They’re piling in the back seat
They’re generating steam heat
Pulsating to the back beat
The blitzkrieg bop
Hey ho, let’s go
Shoot’em in the back now
What they want, I don’t know
They’re all revved up and ready to go
They’re forming in straight line
They’re going through a tight wind
The kids are losing their minds
The blitzkrieg bop
They’re piling in the back seat
They’re generating steam heat
Pulsating to the back beat
The blitzkrieg bop
Hey ho, let’s go
Shoot’em in the back now
What they want, I don’t know
They’re all revved up and ready to go
They’re forming in straight line
They’re going through a tight wind
The kids are losing their minds
The blitzkrieg bop
They’re piling in the back seat
They’re generating steam heat
Pulsating to the back beat
The blitzkrieg bop
Hey ho, let’s go! hey ho, let’s go!
Hey ho, let’s go! hey ho, let’s go!


La canzone dei tifosi argentini a Russia 2018

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coro tifosi argentini russia 2018Vinimos todos juntos a Rusia è il coro che cantano i tifosi dell’Argentina al mondiale di calcio del 2018 basandosi sulla musica dei Callejeros.

La canzone che accompagna la albiceleste è strepitosa, nel pieno stile latino, lunga, articolata, ripetitiva, passionale, irresistibile!

Duranrte la coppa del mondo di football l’Argentina è costretta a primeggiare e laddove questo non accade ci pensano gli hincha a mettersi in mostra; come i migliori…come sempre!

La Seleccion ha il suo seguito e la tifoseria della nazionale riporta in campo internazionale le canzoni usate negli stadi di club durante il campionato, con qualche adattamento…e spesso, diventano tormentoni, come nel caso di Decime che se siente!

Vinimos todos juntos a Rusia

ecco il coro dei tifosi argentini per le strade di Mosca:

Le parole del coro della tifoseria argetnina sono:

Vinimos todos juntos a Rusia a alentar a Argentina Dejando muchas cosas de lado para verte a vos La banda nunca se olvidará de las Islas Malvinas Y ya le demostró al mundo entero lo que es la pasión Ganar la Copa del Mundo es lo que imagino Los jugadores dejando la vida en cada partido No importa donde sea el Mundial, igual te seguimos Y todos juntos vamos a festejar La Plaza Roja vamos a copar Todos los brazucas se pondrán a llorar Porque este año la copa se la lleva papá.

Che spettacolo!

Imposible

Musica e calcio di nuovo sposi con questo coro da stadio, perchè le note vengono dal brano Imposible dei Callejeros, la band preferita da George Sampaoli, oltretutto. Una rock band dell’area metropolitana di Buenos Aires attiva dal 1995 al 2010 nata come cover di Creedence Clearwater Revivasl e Chuck Berry ed arrivata a suonare al Obras Sanitarias Stadium, il tempio del rock.

Bella ciao, la canzone dei tifosi brasiliani per Messi

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coro tifosi brasile

La canzone dei tifosi brasiliani per Messi e tutti gli Argentini sconfitti ed eliminati impensabilmente al mondiale di Russia 2018 è sulle musica di Bella Ciao.

La tifoseria verde oro non poteva augurarsi migliori risultati dai rivali delll’Argentina durante questa coppa del mondo di calcio del 2018. Ed allora il Messi Tchau è la giusta vendetta per quel che fu il coro virale “Brasil decime ques se siente” che tanto in voga andò durante lo scorso mondiale del 2014. Ed anche questo sta diventando un tormentone!

Ecco il coro dei tifosi del Brasile:

Ma cosa cantano i tifosi verde oro:

O Di Maria, e O Mascherano / e O Messi tchau, Messi tchau / Messi tchau tchau tchau / E o argentinos estão chorando / Porque essa copa eu vou ganhar.

Ma perchè Bella Ciao?

I carioca hanno scelto le note di questo brano poplare italiano per dedicare ai nemici storici lo sfottò, forse senza un motivo, solamente perchè è una canzone nota, o perchè c’è di mezzo la politica? No, non è così, il brano che viene dalla tradizione popolare e regionale dell’Italia del Nord sta spopoando tra le tifoserie di calcio perchè è la colonna sonora di una serie tv. Avevamo anche giò parlato del coro dei tifosi marocchini sulle stesse note. La casa di carta, queesto è il nome della fiction che tiene milioni di telespettatori davanti alla tv nei paesi sud-americani.

La casa de papel, questo è il titolo originale; una serie spagnola drammatica trasmessa da Netflix, ambientata a Madrid e giunta alla terza edizione.

Il coro dei tifosi inglesi ai mondiali Russia 2018

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coro tifosi inghilterra

Looking back on when we first met inizia così il coro dei tifosi inglesi ai mondiali di calcio di Russia 2018, cover della musica delle Atomic Kitten.

Eh, già, ancora una volta sono i supporters dell’Inghilterra del football a stupirci, con un nuovo coro, nato sulle note di una canzone inpensabile da associare al calcio…seppur qualcuno, come i Celtic, lo hanno già fatto.

Per le strade di Kilingrad e della Russia intera, nelle piazze, nei bar ed allo stadio si canta quesa canzone:

Looking back on when we first met; I cannot escape and I cannot forget; Southgate, you’re the one; you still turn me on; and football’s coming home again

Ecco il video della tifoseria inglese in Russia:

Whole again

questo è il titolo del disco della Atomic Kitten, band pop di sole ragazze, uscito nel 2001 per l’etichetta musicale Virgin. Ancora calcio e musica per noi!

If you see me walking down the street
Staring at the sky and dragging my two feet
You just pass me by
It still makes me cry but you can make me whole again
And if you see me with another man laughing and joking
Doing what I can
I won’t put you down, ‘cause I want you around
You can make me whole again
Looking back on when we first met
I cannot escape and I cannot forget
Baby, you’re the one
You still turn me on
You can make me whole again
Time is laying heavy on my heart
Seems I’ve got too much of it since we’ve been apart
My friends make me smile if only for while
You can make me whole again
Looking back on when we first met
I cannot escape and I cannot forget
Baby, you’re the one
You still turn me on
You can make me whole again
For now I’ll have to wait
But, baby, if you change your mind don’t be too late
‘Cause I just can’t go on
It’s already been too long
But you can make me whole again
Looking back on when we first met
I cannot escape and I cannot forget
Baby, you’re the one
You still turn me on
You can make me whole again
Looking back on when we first met
I cannot escape and I cannot forget
Baby, you’re the one
You still turn me on
You can make me whole again
Ooh, baby, you’re the one
You still turn me on
You can make me whole again

Coro tifosi inghilterra e musica per Southgate

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tifosi inglesi canzone

Il coro dei tifosi dell’Inghilterra, sulla musica di un disco degli anni 30, spinge i Three Lions verso la finale di Mosca 2018.

Southgate is taking us to Moscow, to Moscow, to Moscow” è quanto canta la tifoseria inglese in Russia, sognando la vittoria della coppa del mondo, come il 1966, con Harry Kane come Bobby Moore.

Ecco la canzone dei tifosi inglesi per le strade russe:

Musica e coro da stadio

torna il binomio che tanto amiamo tra la musica e le canzoni dei tifosi di calcio perchè questo dei supporters dei Three Lions è un coro che nasce su note e melodia di un vecchio disco in vinile: Chariot. Parliamo di un 45 giri uscito nel 1962 ed inciso da Betty Curtis. Il successo della cantante è da dividere con Petula Clark, infatti l’originale e la cover ebbero molto seguito all’epoca e sono tornate molto in voga con il film Sister Act in cui primeggiano in una scena mitica. E’ da anni che questa canzone ha un posto importante negli stadi di tutto il mondo (dai tifosi della nazionale irlandese al Sainkt Pauli) , anche tra tifoserie italiane, come la Curva Nord laziale o la Curva Volpoi di Chieti, per non parlare di realtà minori come gli ultrà dell’Afragolese..e tutto, come sempre, parte dalle terraces e dai tifosi inglesi! (es: i fan del Crystal Palace)

Il coro inglese in Russia è drinking all your vodka

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coro tifosi inghilterra mondiali

Il coro dei tifosi inglesi in Russia non poteva che essere “drinking all your vodka”, un inno all’alcol ed al divertimento di chi vive il calcio con goliardia.1>

Questo è l’inno delle coppa del mondo di football!
Si sa, gli inlgesi bevono…e lo fanno con molto gusto! A loro piace la birra, la ale, ma ai mondiali del 2018 bere le pivo non è corretto: per essere allineati con cultura russa si deve bere vodka!

In Italia il vino ed il messico la tequila, questa è la filosoafia britannica; sfidare sul bere il popolo ospitante, dimostrare all’indigeno di reggere l’alcol di più, provando con la sua bevanda…e lo fanno davvero, da anni, con l’ouzo in Grecia, piuttosto che il pastis sulla Costa Azzurra…gli inglesi non stanno bene! 🙂

Ma torniamo a noi, tra i tanti video che ritraggono i sudditi di Sua Maesta la Regina a cantare canzoni per inneggiare all’Inghilterra ed il Regno Unito, ce ne voleva una prettamente goliardica. Non che non ci piacciano i vari “On fire”, “Till I die”, “German Bombers” ect..ma è ora di divertirsi, in barba a chi dice che gli inglesi seguono il football solo per fare violenza e scontri allo stadio o nelle piazze.

Il coro dei tifosi dell?inghilterra è geniale:

Oh we oh, England’s going to Russia oh we oh, drinking all your vodka, oh we oh, england going all the way

September

Musica e coro da stadio si fondono ancora una volta con la scelta tematica dei tifosi dei Tre Leoni; la canzone della tifoseria dell’Inghilterra calcistica è la cover di un brano di Maurice White, interpretato dafli Earth, Wind & Fire, band di Chicago attiva dal 1969 ai giorni nostri. Tra tanto funk, suol, r&b, disco e jazz ecco la perla del gruppo statunitense: September, uscita in disco vinile 45 giri nel 1978 per la mitica etichetta Columbia. Disco d’oro e d’argento nel Regno Unito e negli USA, il pezzo, storico, fa parte dell’antologia del genere disco/r’n’b…non puoi non conoscerlo! E poi, che dire, questa la perfetta musica per un coro di tifosi di calcio!

Do you remember the 21st night of September?
Love was changing the minds of pretenders
While chasing the clouds away
Our hearts were ringing
In the key that our souls were singing
As we danced in the night
Remember how the stars stole the night away
Hey hey hey
Ba de ya, say do you remember
Ba de ya, dancing in September
Ba de ya, never was a cloudy day
Ba duda, ba duda, ba duda, badu
Ba duda, badu, ba duda, badu
Ba duda, badu, ba duda
My thoughts are with you
Holding hands with your heart to see you
Only blue talk and love
Remember how we knew love was here to stay
Now December found the love that we shared in September
Only blue talk and love
Remember the true love we share today
Hey hey hey
Ba de ya, say do you remember
Ba de ya, dancing in September
Ba de ya, never was a cloudy day
There was a
Ba de ya, say do you remember
Ba de ya, dancing in September
Ba de ya, golden dreams were shinny days
The bell was ringing
Our souls were singing
Do you remember, never a cloudy day
There was a
Ba de ya, say do you remember
Ba de ya, dancing in September
Ba de ya, never was a cloudy day
There was a
Ba de ya, say do you remember
Ba de ya, dancing in September
Ba de ya, golden dreams were shinny days
Ba de ya de ya de ya
Ba de ya de ya de ya
Ba de ya de ya de ya de ya
Ba de ya de ya de ya
Ba de ya de ya de ya
Ba de ya de ya de ya de ya

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