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Hellas Verona, birra, mona e pearà

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curva sud verona ultras sumbu brohters oi! pearà-bollito-verona sumbu brothers disco Hellas Verona, birra, mona e pearà, un inno per i tifosi scagligeri, i butei, messo in musica in una canzone dei Sumbu Brothers.

Il pezzo della band veronese tratta tante tematiche vicine a tutti voi lettori, il sesso, l’alcol ed il calcio. Spiegare cos’è la mona e la birra non credo occorra, mentre tutti dovrebbero sapere in cosa consiste la pearà: una salsa fatta con pane raffermo, midollo di bue, burro, brodo di carne e…tanto pepe!
Spiegare cos’è l’Hellas per i veronesi “l’unica squadra” (cit.)

Ma torniamo alla canzone, i Sumbu non sono nuovi a brani musicali dedicati al football ed alla loro squadra del cuore, quella dei Mastini; il loro sound spazia tra il rock, l’oi! ed il punk ed i loro testi sono orientati alla politica ed alla vita quotidiana, tra birre, risse e stadio come un po’tutte le parole delle canzoni dei generi musicali per skinheads.

Questa band è così legata alla Curva Sud del Bentegodi che è riuscita a far diventare una delle proprie canzoni l’inno ufficiale dell’Hellas ed a suonare alla festa della società nell’Arena.
I Butei esce nel disco Fantastik Oyun Havalari pubblicato da etichetta Tuono Records nel 2003.

Ecco a voi I Butei:

Il testo de I butei dei Sumbu Brothers:
Nemo al bar, nemo al bar
Ho finio de laorar
Son drio a morir de sè
Che non sto gnanca in piè!

Ma i butei, ma i butei!
I gà el bicer sempre pien, pien, pien!
E ancora birra, vin e graspe a volontà!

Voi gussar, voi gussar
Go bisogno de sborar,
Ma de fighe non ghe n’è
Me toca andar a marciapiè!

Ma i butei, ma i butei!
Iè sempre sensa schei, ei, ei!
E alora pipe, scianke e seghe a volontà!

El Verona in serie A
Fino a un par de mesi fa
Avemo vinto anca el scudetto
Più o meno vint’ani fa!

Ma i butei, ma i butei!
No, i se desmentegà, ah, ah!
Hellas Verona, bira, mona e pearà!
Hellas Verona, bira, mona e pearà!
Hellas Verona, bira, mona e pearà!


Fabrizio Moro La partita, una canzone ultrà

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via delle girandole 10 disco ultras fabrizio moro san basilio roma La partita di Fabrizio Moro è una canzone ultrà, un brano musicale dal cui testo emergono sentimenti e situazioni legate al mondo dell curve.

In 3 minuti e 15 secondo il cantante, con l’aiuto di Pier Cortese, tocca tanti argomenti che volenti o, ci colpiscono e ci rendono quasi tutti un po’protagonisti, dalla voglia di essere presenti quando gioca la propria squadra del cuore, all’appartenenza in curva e nel gruppo, alla mentalità, il rapporto con i giornalisti e quello con la polizia…ciò che però colpisce tutti e l’opinione pubblica è la citazione dello sparo…il colpo di pistola che ferma una vita e che non può essere legato al mondo del tifo…ma che purtroppo porta con sè esempi tragici.
Fabrizio Moro, al secolo Morbici, è un cantautore e chitarrista romano, del quartiere popolare di San Basilio, (oltretutto la zona dove ha trovato la morte, per colpa di una pistola Maurizio, ultras laziale) anche se poi cresciuto a Setteville, la canzone in oggetto è la seconda nel nuovo disco Via delle Girandole 10, pubblicato da etichetta Sony music il 17 Marzo 2015. Vi riportiamo le parole di la partita, il video e sotto un’intervista presa dal web nella quale il cantante spiega il suo legame con mondo ultras e cita Ciro Esposito e Gabriele Sandri.

Il testo di La Partita di Fabrizio Moro
Mamma vado alla partita
Mamma mamma vado vado alla partita
Com’è bella questa vita
Quanto è grande questo amor

Oh domenica santa domenica
Vado allo stadio pure se nevica
Mi alzo dal letto e bacio la mia bandiera
In bocca ho l’amaro che torna che torna
Del sabato sera
Scendo in strada e canto i colori
Della mia curva e della brigata
Contro la celere contro i nemici
E per la mia gente che è stata arrestata
E’ la mia vita è la passione
Quindi boicotto la televisione
E’ una questione di mentalità
Essere nati per essere ultrà
Perché
Mentre tutto passa e se ne va
Questo amore sempre resterà

Mamma vado alla partita
Mamma mamma vado vado alla partita
Com’è bella questa vita
Quanto è grande questo amor

I giornalisti terroristi
Raccontano un mondo di bombe e teppisti
La verità viene sempre deviata
Per vendere solo carta stampata
E con il dito dagli altopiani
La Daspo diffida bambini ed anziani
Ma la mia storia sociale lo spiega
Rende onore a chi non si piega
Sotto la sciarpa prendo il coltello
Solo se rischia la vita un fratello
Che qualche volta viene ammazzato
Diventa un martire e viene intonato
È una questione di mentalità
Essere nati per essere ultrà
Perché
Mentre tutto passa e se ne va
Questa fede sempre resterà

Mamma vado alla partita
Mamma mamma vado vado alla partita
Com’è bella questa vita
Quanto è grande questo amor
Mamma vado alla partita
Mamma mamma vado vado alla partita
La fedina mia è pulita
Come il nostro tricolor

Oh mamma stasera io però ti lascio sola
No! mamma non mi aspettavo un colpo di pistola

La fedina mia è pulita
Mamma vado alla partita
Mamma mamma vado vado alla partita
Era bella questa vita
Come il nostro tricolor
Come il nostro tricolor
Come il nostro tricolor

Fabrizio Moro:

Sono, da sempre, un tifoso di calcio. Nasco e cresco in una famiglia e in un ambiente di Ultrà. Mi riconosco in una serie di principi e di codici d’onore che i VERI ultrà applicano al loro percorso di vita. Da diverso tempo, avevo in mente di realizzare una descrizione musicale sul mondo di quelli che, ogni domenica, il calcio lo vivono sugli spalti con passione, con orgoglio e con l’anima appesa a un filo per 90 minuti. Avevo scritto una strofa quando, un colpo di arma da fuoco sparato da un poliziotto, uccise Gabriele Sandri ma ho lasciato il brano incompiuto per diverso tempo. Quando è morto il tifoso napoletano Ciro Esposito, si è aperto un canale di riflessione ancora più profondo dentro di me e tutte le parole che mancavano, sono uscite in poco tempo. Ho riletto questo pensiero in musica, perché credo che una partita di calcio vissuta intensamente dagli spalti, è una delle cose più belle che possano accaderti nella vita e non è giusto accostare questo sentimento così positivo, alla morte. Il calcio non dovrebbe aver nulla da spartire con la violenza e con la morte, proprio perché è lo sport che più si avvicina alla vita.

Il coro argentino degli ultras Grigi di Alessandria

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ultras grigi alessandria OLYMPUS DIGITAL CAMERA curva nord alessandria ultras alessandria calcio logo C’è coro argentino degli ultras Grigi di Alessandria che dalla Gradinata Nord conquista tutto lo Stadio Giuseppe Moccagatta di Spalto Rovereto.

Questa canzone è molto diffusa in Italia tra le tifoserie di tutte le latitudini e di tutte le serie, ma la versione dei tifosi dell’Orso Grigio è da citare perchè non parla di dipendenza totale, come le altre curve:

Dal video che si riferisce alla partita di calcio contro il Lumezzane di Febbraio 2015, che abbiamo gentilemnnte preso in prestito dal web, si intuiscono le parole:

Son talmente deficiente,
che non so stare senza te.
Scorre l’alcool nelle vene,
tifo Alessandria alè!

Il coro da stadio degli Ultras Alessandria si rifà alla canzone de La Gloriosa Butteler, la Barra del San Lorenzo de Almagro, Vengo dal Barrio de Boedo:

Il coro argentino dei tifosi del Cuervo dice:
Vengo del barrio de Boedo
Barrio de murga y carnaval
Te juro que en los malos momentos
Siempre te voy a acompañar
Dale dale Matador
Dale dale Matador
Dale dale dale dale Matador!

Per il Perugia ed i suoi ultras una canzone oi!

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azione diretta skinhead parugia armata rossa perugia armata rossa toppa perugia curva nord armata rossa peuriga Per il Perugia Calcio ed i suoi ultras Sciarpe Rosse, una canzone oi! degli Azione Diretta, skinheads di Castiglione del Lago.

Manuele alla voce, Alessandro alla batteria, Stefano alla chitarra, Francesco basso e voce e Michele chitarra e voce, ecco i componenti della band che ha composto questo brano musicale sia per la squadra umbra che per la Curva Nord dello stadio Renato Curi, culla del tifo dei Grifoni. In particolare gli Azione Diretta citano l’Armata Rossa, storico gruppo ultras nato nel 1978 nel centro della città. Come al solito, non stiamo qui a parlare di politica, ma è chiaro l’orientamento della band, come quello dell’Armata e di buona parte della tifoseria del Perugia 1905.
Ecco il brano:

Ecco il testo di Sciarpe rosse:
Sciarpe rosse come il sangue
che scorre nelle vene
di ragazzi di altri tempi
dei figli di questa città
sguardi fieri e cuore ardente
che batte più che mai
negli stadi, nella strada
fianco a fianco ci troverai

Intorno a noi tutto è cambiato
ma siamo sempre qua
vedrai ancora rosse bandiere
sventolare in alto perché
Perugia è la mia vita
non solo alla partita
l’eterna fede a quei colori
che porto dentro di me

Amore, odio e lealtà
Armata Rossa
orgoglio ribelle
di passione, onore e dignità
Armata Rossa
orgoglio ultrà

Anni d’oro e sogni infranti
non ci han cambiato mai
ancora pronti alla battaglia
noi saremo sempre qua
pugni chiusi e denti stretti
rabbia dentro al cuore tuo
che vivi di quella passione
che non muore mai

Amore, odio e lealtà
Armata Rossa
orgoglio ribelle
di passione, onore e dignità
Armata Rossa
orgoglio ultrà

Una passione che ci vede
fianco a fianco in ogni città
una famiglia di guerrieri
che mai si arrenderà

Una famiglia di guerrieri
che mai si arrenderà
Una famiglia di guerrieri
fianco a fianco in ogni città
Una famiglia di guerrieri
che mai si arrenderà
Una famiglia di guerrieri
sempre al fianco di questa città

Spandau Ballet tra musica e calcio

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paolo di canio spandau ballet three lions nazionale calcio inghilterra Tra musica e calcio gli Spandau Ballet, la mitica band degli anni 80 che si contendeva i fan con i Duran Duran.
Questi artisti del genere New Romantic hanno rilasciato un’intervista nella quale si dichiarano estremamente tifosi di football che amano supportare la nazionale di calcio dell’Inghilterra, i Three Lions; ma d’altronde ogni suddito della Regina ama il Football Team!

C’è di più però, i musicisti di Londra hanno parlato anche di un ex calciatore, ora allenatore, un uomo che ha fatto parlare di se’sia in campo che fuori per le sue imprese spesso bizzarre, a volte criticabili ed a volte mitiche: Paolo di Canio.

Le parole degli Spandau Ballet, band del 1970 riunita nel 2009, sono state rilasciate il 30 marzo 2015, giorno prima dell’incontro Italia vs Inghilterra ed i musicisti hanno detto:
“domani sera vogliamo la vittoria della nostra Inghilterra, ovviamente. Certo, se si potesse fare delle due squadre una sola verrebbe fuori un team straordinario, con un attacco ed una difesa fantastica”.
Hanno poi aggiunto, molto politicamente corretti
“Voi siete dei tifosi accaniti? “Noi siamo tifosi sopratutto del bel calcio, al di là delle squadre e del tifo da club”
Si sono poi addentrati nel discorso Di Canio:
Siamo grandi fan di Paolo Di Canio, che verrà a vederci stasera in concerto, e lui è a sua volta un nostro grande fan”. Come sapete della passione dell’ex giocatore della Lazio per gli Spandau Ballet? “Paolo ci ha raccontato che, negli anni Ottanta, venne a vedere un nostro concerto a Roma. E fu tra quei ragazzini che scavalco’ i cancelli per non pagare…”, hanno detto sorridendo i membri della band.
Quindi amore condiviso tra Paolo Di Canio e gli Spandau Ballet…anche un po’di marketing dato che la band suonerà in concerto a Roma il 14 Luglio alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica….chissà se hanno pensato a cosa ne penseranno i tifosi della Roma!?!

Ora godiamoci uno dei loro più bei capolavori True, uscita in 45 giri nel 1983, primo estratto dal disco omonimo ispirata a Marvin Gaye, un successo enorme, non a caso coverizzata:

Ecco il testo di True:
(Ha-ha-ha, ha-ah-hi)
(Ha-ha-ha, ha-ah-hi)

So true
Funny how it seems
Always in time, but never in line for dreams
Head over heels when toe to toe
This is the sound of my soul
This is the sound

I bought a ticket to the world
But now I’ve come back again
Why do I find it hard to write the next line?
Oh, I want the truth to be said

(Ha-ha-ha, ha-ah-hi)
I know this much is true
(Ha-ha-ha, ha-ah-hi)
I know this much is true

With a thrill in my head and a pill on my tongue
Dissolve the nerves that have just begun
Listening to Marvin (All night long)
This is the sound of my soul
This is the sound

Always slipping from my hands
Sand’s a time of its own
Take your seaside arms and write the next line
Oh, I want the truth to be known

(Ha-ha-ha, ha-ah-hi)
I know this much is true
(Ha-ha-ha, ha-ah-hi)
I know this much is true

I bought a ticket to the world
But now I’ve come back again
Why do I find it hard to write the next line?
Oh, I want the truth to be said

(Ha-ha-ha, ha-ah-hi)
I know this much is true
(Ha-ha-ha, ha-ah-hi)
I know this much is true

This much is true

(This much is a-true-oo)
(This much is a-true-oo-oo)

I know, I know, I know this much is true
(This much is a-true-oo)
(This much is a-true-oo-oo)

(This much is a-true-oo)
(Ha-ha-ha, ha-ah-hi)
(This much is a true-oo-oo)
I know this much is true
(This much is a-true-oo)
(Ha-ha-ha, ha-ah-hi)
(This much is a true-oo-oo)
Know this much is true
(This much is a-true-oo)
(Ha-ha-ha, ha-ah-hi)
(This much is a-true-oo-oo)
(Know this much is true)
I know, I know, I know this much is true

Grazie a Martina per la segnalazione!

Coro Curva Nord Taranto Te lo dico con la voce

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curva nord taranto san lorenzo boedo taranto curva nord ultras ultras taranto Il nuovo Coro della Curva Nord Taranto Te lo dico con la voce te lo dico con l’amor, rossoblu sono i colori che per sempre sosterrò.

Il tifo argentino sbarca nella città spartana e la conquista, dalla Nord a tutto lo stadio Iacovone:

Le parole degli ultras tarantini sono:
Te lo dico con la voce,
te lo dico con amor,
rossoblu sono i colori che per sempre sosterrò.
Il Taranto è il mio ideale,
il Taranto è la mia vita,
il Taranto è una passione che va oltre la diffida.
E già non vedo l’ora di sostenere
quei due colori che porto dentro al cuore.
Per novanta minuti dovrò cantare
e di incitarli mai io mi stancherò…

Il coro viene dall’Argentina e si sta diffondendo tra tante tifoserie italiane, ma andiamo a studiare l’orogine dalla canzone: noto come Me lo dijo una gitana, il canto è della Gloriosa Butteler, la Hincha del Club Atletico San Lorenzo de Almagro, la squadra di Papa Francesco.
I tifosi del San Lorenzo, i Gauchos de Boedo che sostengono il Ciclón cantano queste parole alo stadio Pedro Bidegain, Nuevo Gasometro:
Me lo dijo una gitana
me lo dijo con fervor
o largas la marihuana
o te vas para el cajon.
Me lo dijo una gitana
yo no le quise creer
yo le sigo dando al vino, a los fasos y al papel
una gitana hermosa tiro las cartas
dijo que San lorenzo va a ser campeon
ya lo corrimo al globo y no paso nada
vamo a correr a boca que es un cagon!

Ecco i tifosi del San Lorenzo, i Cuervos a sostenere gli azulgrana:

Grazie a Gianluca per la segnalazione!

Sos cagon, coro tifosi del River per i Boca

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los borrachos del tablon river plate tifosi river plate borrachos tablon hinchada river plate Sos cagon è un’offesa in generale, ma se si parla di stadio, si intende il coro dei tifosi del River Plate, Los Borrachos del tablon, verso i rivali e concittadini del Boca Juniors.

La barra dei Millonarios si becca spesso con la 12, è normale, come accade per qualsiasi derby, ma qui, non so perchè, in Argentina tutto ha un fascino..anche una semplice offesa.
Questo canto ha una sua storia, sembra che la tifoseria gialloblu dei Xeneizes abbia avuto, a dire dei cugini biancorossi, un comportamento poco edificante, evitando uno scontro a Mar del Plata nell’estate 2002.

Ed ecco il coro dei tifosi del River:

Le parole della canzone dei los Borrachos del Tablon:
Ay che bostero, vos sos ortiva
Vos sos amigo, de la policía
En mar del plata, vos te escapaste,
Con los borrachos, como cobraste!
SOS CAGON SOS CAGON SOS CAGON SOS CAGON
SOS CAGON SOS CAGON SOS CAGON SOS CAGON
Ay che bostero, vos sos ortiva
Vos sos amigo, de la policía
esta es tu hinchada,esta es tu gente
La que te sigue, y te alienta siempre!
RIVER PLATE! RIVER PLATE! RIVER PLATE! RIVER PLATE!
RIVER PLATE! RIVER PLATE! RIVER PLATE! RIVER PLATE!
Adonde vayas, siempre estaremos
vos sos mi vida, lo que más quiero
esta es tu hinchada, esta es tu gente
la que te sigue y te aliente siempre !
RIVER PLATE, RIVER PLATE, RIVER PLATE, RIVER PLATE
RIVER PLATE, RIVER PLATE, RIVER PLATE, RIVER PLATE
Anche questa canzone da stadio argentina è fantastica!

La traduzione è impegnativa ed offensiva:
Tifosi del boca voi siete XXX,
siete amici della polizia,
a mar del plata , non siete venuti
con i Borrachos, vi siete cagati sotto
VI CAGATE SOTTO! VI CAGATE SOTTO!
Tifosi del boca voi siete XXX,
siete amici della polizia,
questo è la tua tifoseria, questa è la tua gente
Quella che ti segue, e ti incoraggia sempre
RIVER PLATE, RIVER PLATE, RIVER PLATE, RIVER PLATE
Ovunque andrai, noi ci saremo
tu sei la mia vita, quello che io amo,
questa é la tua tifoseria, questa è la tua gente,
Quella che ti segue, e ti incoraggia sempre
RIVER PLATE, RIVER PLATE, RIVER PLATE, RIVER PLATE

Curva Sud Gallipoli canta La Recina

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gallipoli curva sud curva sud gallipoli la recina gallipoli ultras curva sud gallipoli La Curva Curva Sud di Gallipoli canta La Recina, una canzone appartenente alla musica popolare della città salentina.
Gli ultras giallorossi in coro intonano questo brano quando il Gallo vince allo Stadio Antonio Bianco e fuori casa.
Nel video si vedono sia i tifosi del Gallipoli che i calciatori cantare insieme La Recina al termine della gara in trasferta ad Ascoli Satriano:

Ecco la canzone originale:

Purtroppo non abbiamo trovato in rete il testo, quindi se qualcuno ne sia in possesso non perda l’attimo e ce lo comunichi o lasci un commento.

Grazie ad Alberto


Baggio, la canzone di Dalla, tra musica e calcio

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baggio bolgona fc codino baggio luna matana lucio dalla roberto baggio divin codinoi Baggio, Baggio di Lucio Dalla è una canzone che unisce la musica al calcio, tramite un grande cantante che dello sport e del suo Bologna ha fatto una ragione di vita.
L’artista, classe 1943, è stato un grande tifoso dei rossoblu, immaginiamoci che sensazione avrà provato quando il divin codino ha firmato per il club felsineo.
Era la stagione 1997/1998, una piccola parentesi tra le esperienze delle 2 squadre milanesi, Milan prima ed Inter dopo..un’esperienza fantastica per i tifosi del Bologna Football Club 1909!
Roberto Baggio realizzò 22 reti in 30 presenze con la casacca rossoblù, regalando a Lucio dalla grandi gioie..così tante che il cantante scrisse ed interpretò una canzone dedicata al campione di Caldogno facente parte del disco Luna Matana, inciso grazie all’etichetta musicale Pressing nel 2001.

La canzone per il Divin Codino non poteva che chiamarsi Baggio, Baggio; ecco il testo ed il video:

Sei mai stato sulla cresta di un’onda
l’equilibrio in bilico
e la schiuma che ti circonda
ti senti così piccolo
i pesci ti aspettan sul fondo
gabbiani che ti guardan ridendo
Sei mai stato il piede del calciatore
che sta per tirare un rigore
e il mignolo destro di quel portiere
che è lì, è lì per parare
meglio, sta molto meglio il pallone
tanto, lo devi solo gonfiare
L’onda monta il mare senza sponda
cresce, aumenta, il cuore ti si gonfia
chiama, grida, nessuno è sulla riva
il cielo è nero e tu sei lì da solo
dentro di te o a un metro più avanti di te
c’è un qualcosa e non sappiamo cos’è, cos’è
è l’anima
Sei mai stato lo stomaco di un politico
quello più furbo, più vicino
o la lingua di seta di quel vecchio industriale
che quando parla fa male
tanto chi se ne frega
degli altri m’importa una sega
L’onda è morta nel cuore che si sgonfia
non cresce, non aumenta, si ferma, poi si secca
non chiama, non grida, nessuno è sulla riva
il cielo è vuoto, non c’è un gabbiano in volo
lì, lì dov’è non ha niente, niente dentro di sé
ma soprattutto sai cosa non c’è, non c’è
l’anima
Ecco Roberto Baggio con la maglia del Bologna:

The Fields of Athenry, musica popolare tra i tifosi

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celtic fans football celtic supporters ira murales the-fields-of-athenry

The fields of Atherny, una canzone folk irlandese che si ascolta spesso allo stadio, cantata in coro dai tifosi del Celtic, ma anche dai supporters del Liverpool e, inaspettatamente per alcuni, dai fan dei Rangers di Glasgow.

Ecco di seguito un video proprio di Celtic vs Liverpool in cui è tutto lo stadio a cantare, tra Hoops e Scousers, tifoserie con molte affinità e città con origini comuni.

La canzone che viene cantata da tutto Hampden Park è presente in diverse compilation degli Hoops.

E’ un brano di musica popolare che viene dall’Irlanda e che si sente spesso il giorno di San Patrizio in giro per pub…è un pezzo di cultura Irish e se mentre la ascolti hai una birra in mano, tutto è più bello!

Le parole narrano l’ultima notte di galera di un giovane uomo del villaggio  di Athenry, nella Contea di Galway, deportato per aver rubato per sfamare la sua famiglia.

Vicino a un solitario muro di una prigione
Ho sentito una giovane ragazza chiamare:
“Michael, ti hanno portato via,
perché hai rubato il granoturco di Trevelyn (non so cosa o chi sia)
Perché i bambini potessero vedere l’alba
Adesso una nave prigione attende nella baia”

Sono lontani i campi di Athenry
Dove una volta guardammo gli uccellini volare
Il nostro amore era “sull’ala” (cioè al massimo)
Avevamo sogni e canzoni da cantare
È così solitario attorno ai campi di Athenry.

Vicino a un solitario muro di una prigione
Ho sentito un giovane uomo chiamare:
“Non importa, Mary, quando tu sei libera
Contro la tirannia e la corona
Mi sono ribellato, mi hanno fermato.
Adesso devi crescere i nostri bambini con dignità”

Rit

Vicino a un solitario muro di un porto
Guardava l’ultima stella cadere
Quando la nave prigione partì verso il cielo
Così visse sperando e pregando
Per il suo amore in Botany Bay (il posto dove portavano i prigionieri)
È così solitario attorno ai campi di Athenry.

Rit

La canzone è di Pete St.John ed è stata reinterpretata da molti artisti che ne hanno inciso 45 giri come Brush Shiels, James Galway, Frank Patterson, Paddy Reilly, Ronan Tynan, Wolfe Tones e Dropkick Murphys. Ora godiamoci la versione dei Dubliners:

Una curiosità: il testo cantato allo stadio cambia a seconda delle situazioni, non sempre sono i Celtic a cantarla!

dagli indipendentisti identitari in: “Where once we watched the small free birds fly – oh baby, let the free birds fly / Our love was on the wing – Sinn Féin / We had dreams and songs to sing – IRA / It’s so lonely round the Fields of Athenry.”;

dagli unionisti lealisti irlandesi in : “Low lie, the fields of Ballynafeigh”;

dai tifosi dei Rangers in: “A Father’s Advice” (testo);

dai tifosi del Liverpool fc(anch’essi in gran parte di origini irlandesi a seguito della grande diaspora) in: “The Fields of Anfield Road” (testo).

Ecco le parole di Fields of Athenry:

By a lonely prison wall
I heard a young girl calling
Micheal they are taking you away
For you stole Trevelyn’s corn
So the young might see the morn.
Now a prison ship lies waiting in the bay.

Low lie the Fields of Athenry
Where once we watched the small free birds fly.
Our love was on the wing we had dreams and songs to sing
It’s so lonely ’round the Fields of Athenry.

By a lonely prison wall
I heard a young man calling
Nothing matters Mary when you’re free,
Against the Famine and the Crown
I rebelled they ran me down
Now you must raise our child with dignity.

Low lie the Fields of Athenry
Where once we watched the small free birds fly.
Our love was on the wing we had dreams and songs to sing
It’s so lonely ’round the Fields of Athenry.

By a lonely harbor wall
She watched the last star falling
As that prison ship sailed out against the sky
Sure she’ll wait and hope and pray
For her love in Botany Bay
It’s so lonely ’round the Fields of Athenry.

Low lie the Fields of Athenry
Where once we watched the small free birds fly.
Our love was on the wing we had dreams and songs to sing
It’s so lonely ’round the Fields of Athenry.

Curva Nord Viterbo Vorrei che fosse ogni giorno domenica

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ultras viterbo qds curva nord viterbese curva nord viterbo ultras viterbese

Vorrei che fosse ogni giorno domenica, la canzone ultras della Curva Nord di Viterbo che trascina tutti i tifosi dei Leoni Gialloblu presenti allo stadio Enrico Rocchi.

Questo coro per la Viterbese è talmente bello che sta facendo impazzire tutti, non solo nel capoluogo della Tuscia, ma anche le altre tifoserie italiane.

Ecco le parole il coro ultras della Curva Nord della Viterbese:

Vorrei che fosse ogni giorno domenica
vorrei che fosse sempre con te
perchè sei quella che non si dimentica
perchè io sono cresciuto con te
è non c’è donna che possa competere
è non c’è stella che brilla più di te
perchè mi basta sapere che e domenica
e che ritorno di nuovo da te…

Coro Curva Sud Michele Stasi, sono un ultras biancoazzurro

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curva Sud Brindisi curva Sud Michele Stasi curva Sud Stasi brindisi ultras brindisi

Un coro da stadio di 16 minuti, quello della Curva Sud Michele Stasi di Brindisi, sono un ultras biancoazzurro.

Allo stadio Fraco Fanuzzi gli ultras brindisini si dilettano in diverse canzoni per sostenere la squadra del cuore, ma nel video che vi proponiamo è in trasferta, allo Stadio Valle Anzuca contro il Francavilla, che danno vita ad una performance incredibile..sembra di essere in Argentina!

I tifosi della Sud cantano queste parole:

Ale ale ale oh, Ale ale ale oh, Ale ale ale oh, Ale ale ale oh

sono un ultras biancazzurro e amo da sempre i miei color

brindisi è la mia vita e ovunque andrai ti sosterrò!

So già du ore, l’inno della Lazio

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curva nord laziale ultras lazio curva nord curva nord romana aldo donati inno lazio

So giù du ore, l’inno della Lazio, la canzone che tutti i tifosi cantano allo stadio Olimpico quando giocano i bianocazzurri, dalla Curva Nord feudo degli ultras alle tribune ed i distinti.

La canzone non è l’inno ufficiale, che è Vola di Toni Malco, ma è comunque un brano che è nel cuore dei biancocelesti, un inno per le aquile e per i tifosi laziali. Lo speaker dello stadio passa questa musica di Aldo Donati prima di ogni partita interna..c’è una grande atmosfera c’è quando suona So già du ore:

Il video è relativo a Lazio vs Empoli del 12 Aprile 2015, un’occasione in cui l’Olimpico era carico di persone speranzose nel superare in classifica i cugini della Roma agguantando il secondo posto e fomentati sulle ali dell’entusiasmo per la conquista della finale di Coppa Italia e delle 8 vittorie consecutive ed a cantare live c’era Velia Donati.

Il testo della canzone di Donati, pubblicato nel 1977 piace soprattutto perchè parla di Tommaso Maestrelli, seppur non ne fa il nome..ed il pubblico laziale applaude e si commuove:

so gia’ du ore,

che stamo qui’ aspetta’
me batte er core
cominceno a gioca’.
mille bandiere,
famo sventola’
entra la lazio
lo stadio sta a scoppia’…
lazio, grande lazio,
che ce ponno fa’,
undici fiati,
tutti quanti a respira’.
lazio, grande lazio,
nata pe domina’,
tu sei la mejo
e nun ce vonno sta’.
semo n’impasto
de forza e volonta’
co tanto core,
come nessuno c’ha.
fermate monno
sotto ar cuppolone
rifatte l’occhi,
stamo a gioca’ a pallone
lazio, grande lazio,
che ce ponno fa’,
undici fiati,
tutti quanti a respira’.
lazio, grande lazio,
nata pe domina’,
tu sei la mejo
e nun ce vonno sta’
daje aquilotti
nun se po sbaja’
su c’e’ er maestro
che ce sta’ a guarda’
lazio, grande lazio,
che ce ponno fa’,
undici fiati,
tutti quanti a respira’.
lazio, grande lazio,
nata pe domina’,
tu sei la mejo
e nun ce vonno sta’.

 

Ultras Trieste e Rolling Stones

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ultras trieste rolling stone trieste ultras furlan curva curva furlan triestina ultras rolling stone logo Nella Curva Furlan, cuore del tifo alabardato e sede degli ultras Tieste si nota spesso il simbolo dei Rolling Stones, la linguaccia, un ottimo esempio di legame tra musica e calcio.

Non si tratta certamente dell’unica tifoseria che si appropria di simboli legati a generi musicali o band, ma questo binomio Triestina – Rolling Stones è veramente speciale ed interessante.

Vi riportiamo, in merito, l’articolo di Gianluca, uno dei nostri fan, un vero Footballer a 45 giri che ci segue e ci invia materiale:

Da Sodalizio:

Da Trieste ai Rolling Stones, l’importanza di un logo
La gloriosa Furlan, cuore del tifo triestino, ha radici molto vecchie il gruppo Uts nasce nel lontano 1976 e come ogni gruppo ha avuto il suo logo su striscioni e materiale. Lo striscione ad esempio nel corso degli anni è stato rifatto ed è anche cambiato “l’Ultras Trieste” ha avuto sfondo rosso con scritta bianca e viceversa ma anche diversi loghi come il tricolore italiano sia centrale che ai bordi o l’Albarda avvolta nella foglia d’alloro. Ma spesso su di esso si è notata una bandiera che raffigurava la linguaccia, il logo della famosissima e longeva band dei Rolling Stones. Questa bandiera è stata “trasformata” anche in bandierone da sventolare diventando, a mio avviso, un segno di riconoscimento del gruppo. Ovviamente la linguaccia sta a significare un innocuo sberleffo che non a caso fu adottata dai già citati Stones gruppo che, diciamo, amava provocare e secondo alcuni loro scritti essere anche molto sboccati.
Questo logo fu ideato dal grafico John Pasche che per il logo (piccolo aneddoto) fu pagato solamente 50 sterline per l’album “Sticky Fingers”, il quale fu arricchito dalla “partecipazione” di Andy Warhol che ne ideò la copertina.
C’è da dire che l’utilizzo del logo identificativo da parte di molti gruppi musicali prese piede tra i ’60 e i ’70 e i primi furono i Beatles con la loro mela. Secondo alcuni articoli da me visualizzati il logo aveva una grande importanza quasi pari alla musica stessa del gruppo musicale o del singolo artista sia perché facilmente riconoscibile e riconducibile al gruppo e sia perché esprimeva in immagini l’attitudine del gruppo. Ma gli Who fecero meglio riuscirono a “collegare” la propria musica a una sottocultura quella modernista.
Ovviamente anche in altri settori si seguì la tendenza rock ad esempio oggi la Nike nella maggior parte dei casi non usa più la dicitura Nike, ma solo il logo la famosissima ala ma ancor prima la Fred Perry che soprattutto sulle polo si limita a mettere la, a noi cara, foglia d’alloro. Ritornando alla curva Furlan basta vedere oggi qualche immagine di essa per notare: primo la sua tendenza “inglese” con pezze e stendardi e non i vecchi striscioni lunghi ma in secondo luogo, soprattutto oltre alla nuova guardia del tifo triestino campeggia ancora la “linguaccia” a rappresentare l’essenza di ribellione ma soprattutto la fedeltà negli anni alla gloriosa alabarda.
Gianluca Dileo

La band britannica di Mick Jagger e Keith Richards è un mito per molte generazioni, l’incarnazione dell’anima “cattiva” della musica contrapposta ai Beatles, la magia del saper passare dal rock al blues passando per la dance..
Chiudiamo questo articolo con Paint it black, una canzone entusiasmante, che, pubblicata nel 1966 su disco 45 giri da etichetta Decca, a distanza di 50 anni ancora piace ai giovani! Si tratta di un brano che è presente nel film, nelle pubblicità, nelle liste dei dj della radio, nel web, nei video giochi e..quante cover vanta? Centinaia, anche pensate un po’degli Skrewdriver, skinhead band inglese, o degli Animals, degli Anti-Nowhere League, gli Avvoltoi, Blondie, Deep Purple, Caterina Caselli, maria Laforet, i Rem, gli U” e tanti altri:

Coro Curva Nord Maurizio Alberti Don’t worry be happy

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ultras pisa calcio curva nord pisa ultras curva maurizio alberti don't worry be happy La tana degli ultras del Pisa Calcio, la Curva Nord Maurizio Alberti ed il coro da stadio sulle note di Don’t worry be happy.

La canzone dei tifosi nerazzurri in teoria non ha parole, quindi non vi riportiamo il testo, come invece facciamo sempre, i sostenitori dell’AC Pisa 1909 si limitano ad intonare melodia e note..il risultato è favoloso!
Incitamento per la squadra e divertimento sugli spalti!

Il video è relativo alla partita casalinga contro la SPAL del 12 Aprile 2015.
Il brano originale sul quale nasce il coro degli ultras pisani è Don’t worry be happy, una canzone uscita in 45 giri nel 1988 per etichetta Manhattan Records ed incisa da Bobby MC Ferrin. Molte persone credono che si tratti di una cover di un vecchio 45 giri di Bob Marley, ma non è così..forse il dubbio nasce dal fatto che Three little birds inizia proprio con la strofa “Don’t worry..”. Il brano, diventato così famoso sia per il n umero delle vendite del vinile, sia per i passaggi in radio e discoteca, è un semrpeverde e piace anche a distanza di 30 anni! Sembra che il cantante abbia avuto l’input per il testo da un espressione tipica di Meher baba, un maestro spirituale indiano..insomma dietro a questo testo c’è anche qualcosa di mistico a magico. Ascoltiamoci allora l’originale del 1988

Ecco il testo:
Here’s a little song I wrote
You might want to sing it note for note
Don’t worry, be happy.
In every life we have some trouble
But when you worry you make it double
Don’t worry, be happy.
Don’t worry, be happy now.

CHORUS:
Don’t worry, be happy. Don’t worry, be happy.
Don’t worry, be happy. Don’t worry, be happy.

Ain’t got no place to lay your head
Somebody came and took your bed
Don’t worry, be happy.
The landlord say your rent is late
He may have to litigate
Don’t worry, be happy.

CHORUS:
(Look at me — I’m happy. Don’t worry, be happy.
Here I give you my phone number. When you worry, call me,
I make you happy. Don’t worry, be happy.)

Ain’t got no cash, ain’t got no style
Ain’t got no gal to make you smile
Don’t worry, be happy.
‘Cause when you worry your face will frown
And that will bring everybody down
Don’t worry, be happy.

CHORUS:
(Don’t worry, don’t worry, don’t do it.
Be happy. Put a smile on your face.
Don’t bring everybody down.
Don’t worry. It will soon pass, whatever it is.
Don’t worry, be happy.
I’m not worried, I’m happy…)


Derby del Tyne Wear tra musica e calcio

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derby Tyne Wear sunderland newcastle newcastle sunderland Tyne Wear Tyne Wear derby Il derby del Tyne Wear, la sentitissima partita di football tra i Magpies di Newcastle ed i Black Cats di Sunderland tra musica e calcio.

Si tratta di un big match, una sfida ad altissimo livello, se non di classifica, per i sentimenti e le emozioni!

Le rivalità calcistiche nascono in tanti modi, ma spesso ci sono dei motivi di campanile, di conquiste e guerre alle spalle.

Il contesto geografico:
da il nome alla sfida, Newcastle sorge sul fiume Tyne, mentre Sunderland è attraversata dal Wear..ecco spiegato il nome dell derby.

La storia del Tyne and Wear derby:
è una moderna estensione giorno di una rivalità tra Sunderland e Newcastle che risale alla guerra civile e la ribellinio giacobita, con Newcastle a sostegno degli Hannover con il tedesco King George, e Sunderland schierato con gli scozzesi Stuart.

Ma quello tra Geordies e Mackems è anche una rivalità musicale:
Sono tanti gli uomini di spettacolo e gli influencer divisi tra Toon e gatti neri e ci sono diversi cantanti e musicisti:
Mark e David Knopfler, Sting, Andy Taylor dei Duran Duran urlano Howay the Lads per sostenere la squadra del cuore, mentre i Futurehead, Don Airey dei Deep Purple, David Steward degli Eurythmics cantano Ha’way the lads per supportare i propri colori!

Da Barbadillo:

Nel bellissimo e secolare St.James’ Park di Newcastle risuonano le note di Local Hero, canzone strumentale scritta da Mark Knopfler per l’omonimo film, e viene cantata a squarciagola la famosissima The Blaydon Races, una sorta di “la società dei magnaccioni” o un “O mia bela Madunina” in salsa Geordies, se vogliamo trovare un equivalente nostrano. Nel nuovo e altrettanto bello Stadium of Light di Sunderland, che è andato a sostituire il vetusto Roker Park dopo la riforma degli stadi, invece, risuona un’altra aria, “I’m on my way”, proveniente dal film La ballata della città senza nome (conosciuta anche come “Paint your wagon”) con Clint Eastwood, e soprattutto la bellissima I can’t help falling in love with you di Elvis Presley (“take my hand, take my whole life too..”) cantata a squarciagola con le sciarpe biancorosse tese.

Wise men say only fools rush in
But I can’t help falling in love with you
Shall I say Would it be a sin?
If I can’t help falling in love with you

Like a river flows surely to the sea
Darling so it goes
Some things are meant to be
Take my hand, take my whole life too
For I can’t help falling in love with you

Like a river flows surely to the sea
Darling so it goes
Some things are meant to be
Take my hand, take my whole life too
For I can’t help falling in love with you

Coro Curva Nord Latina Guardo il cielo da quaggiù

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curva nord latina ultras latina curva nord curva nord littoria 32 gianni togni luna disco Per tornare al legame tra gli ultras e la musica vi parliamo del coro della Curva Nord Latina Guardo il cielo da quaggiù.
Ecco il video dei tifosi pontini in trasferta in Romagna per la sfida valida per le semifinali di playoff del 2014 allo stadio Manuzzi di Cesena:

Gli ultras della Nord cantano:
E guardo il cielo da quaggiù,
mi accorgo che,
il suo colore è sempre più, neroblu,
e dalla curva si alzerà,
un coro, “Grande Latina, Facci Sognare!”
e chi non salta è un ciociaro alè alè,
e chi non salta è un ciociaro alè alè,
e chi non salta è un ciociaro alè alè!
Le parole dei tifosi del Latina fanno riferimento ai rivali di sempre, il Frosinone, un campanilismo che va oltre al campo da gioco ed al football e che coinvolge tutti gli abitanti dell due città.
Note e melodia del coro da stadio sono riprese da una famosa canzone italiana Luna, un disco di Gianni Togni del 1980 pubblicato dall’etichetta CGD. Un vinile di grande successo, il secondo inciso dal cantante romano e con un titolo lunghissimo: … e in quel momento, entrando in un teatro vuoto, un pomeriggio vestito di bianco, mi tolgo la giacca, accendo le luci e sul palco m’invento…
Luna, il singolo composto a 4 mani con Guido Morra, raggiunse la prima posizione in classifica e fece il record di vendite del 1980.
Ecco il brano Luna di Gianni Togni:

Il testo di Luna:
E guardo il mondo da un oblò
mi annoio un po’
passo le notti a camminare
dentro un metrò
sembro uscito da un romanzo
giallo
ma cambierò, si cambierò
Gettando arance da un balcone
così non va
tiro due calci ad un pallone
e poi chissà
non sono ancora diventato
matto
qualcosa farò, ma adesso no
Luna!
Luna non mostri solamente la tua parte migliore
stai benissimo da sola sai cos’è l’amore
e credi solo nelle stelle
mangi troppe caramelle…Luna!
Luna ti ho vista dappertutto anche in fondo al mare
ma io lo so che dopo un po’ ti stanchi di girare
restiamo insieme questa notte
mi hai detto no per troppe volte…Luna!
E guardo il mondo da un oblò
mi annoio un po’
se sono triste mi travesto
come Pierrot
poi salgo sopra i tetti e grido
al vento
guarda che anch’io ho fatto a pugni con Dio
Ho mille libri sotto il letto
non leggo più
ho mille sogni in un cassetto
non lo apro più
parlo da solo e mi confondo
e penso
che in fondo sì sto bene così
Luna!
Luna tu parli solamente a chi é innamorato
chissà quante canzoni ti hanno già dedicato
ma io non sono come gli altri
per te ho progetti più importanti…Luna!
Luna non essere arrabbiata dai non fare la scema
il mondo è piccolo se visto da un’altalena
sei troppo bella per sbagliare
solo tu mi sai capire…Luna!
E guardo il mondo da un oblò
mi annoio un po’
a mezzanotte puoi trovarmi
vicino a un juke-box
poi sopra i muri scrivo in latino
evviva le donne, evviva il buon vino
Son pieno di contraddizioni
che male c’è
adoro le complicazioni
fanno per me
non metterò la testa a posto
mai
a maggio vedrai che mi sposerai…Luna!
Luna non dirmi che a quest’ora tu già devi scappare
in fondo è presto l’alba ancora si deve svegliare
bussiamo insieme ad ogni porta
se sembra sciocco cosa importa…Luna!
Luna che cosa vuoi che dica non so recitare
ti posso offrire solo un fiore e poi portarti a ballare
vedrai saremo un po’ felici
e forse molto più che amici…Luna!

Canzone per il Pescara, Stem Sembr A Qua

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rangers curva nord pescara SPORT: SERIE A PESCARA - SAMPDORIA davidone puro love pescara ultras pescara

C’è una canzone per il Pescara 1936 che spopola nel web, si tratta di Stem sembr a qua, un brano di Davidone in dialetto pescarese per l’unica squadra abruzzese che ha raggiunto la serie A.

Questo pezzo raggamuffin è pieno di frasi colte dai cori dei tifosi della Curva Nord Marco Mazza dello Stadio Adriatico e di riferimenti importanti come la citazione dei Rangers, gruppo ultras portante della tifoseria biancoazzurra, o la menzione di Bubù, l’ultras pescarese scomparso prematuramente.

Purtroppo non abbiamo il testo, ma siamo sicuri che qualcuno tra di voi ci aiuterà inviandoci le parole di Stem sembr a qua via mail o commentando questo articolo.

Per ora riusciamo a dirvi che Davidone è un dj, non solamente un “selecta” (selecter), della reggae crew Puro love

Il derby Ternana Perugia visto dagli Altoforno

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altoforno derbby umbria università perugia TERNANA-Perugia Gli Altoforno con una canzone rivedono la rivalità umbra, il derby Ternana Perugia.
Non siamo soliti parlare di argomenti “contro” qualcosa o qualcuno, non perchè abbiamo imparato il politically correct, ma per scelta..poi è chiaro che, ognuno si esprime come vuole e non saremo certamente noi a censurare!

In questo caso, il brano è scherzoso quindi non può che creare ilarità nei lettori non umbri, gli altri saranno agguerriti!

La canzone parla in generale di Perugia, ma nomina anche il derby, daltronde gli artisti de L’Altoforno tifano Fere, si sà.
Ed allora ascoltiamo la canzone Perugia degli Altoforno, dall’alto della loro “ternitudine”:

Grazie Birè!

Nuovo inno della Lazio Combatto, lotto e corro

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Un nuovo inno della Lazio, Combatto, lotto e corro sta correndo in rete,le parole sono di Massimiliano Soldini e Federico Scrima, che è il cantante e che ha scritto la musica con Luca Tesoro.

Al momento non abbiamo altre informazioni, ma appena potremo vi informeremo; se volete aggiungere informazioni, testo o altro, scrivete nei commenti o contattateci via mail.

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